Elezioni in Calabria, No alle macchine da preferenze, parlateci dei vostri programmi
- Postato il 22 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
Elezioni in Calabria, No alle macchine da preferenze, parlateci dei vostri programmi
Elezioni regionali in Calabria, no alle macchine da preferenze, parlateci dei vostri programmi… l’editoriale del direttore Razzi
Sarà dunque Roberto Occhiuto vs Pasquale Tridico per la poltrona più importante alla Cittadella e per il Consiglio regionale: la compattezza del centrodestra contro l’ampiezza del campo larghissimo del centrosinistra. Con le due figure al comando che richiamano due idee diverse della politica e delle cose da fare per migliorare l’esistenza dei calabresi. E c’è da augurarsi che, questa volta, siano davvero i contenuti, i programmi a far capire al cittadino cosa potrebbe essere meglio per la sua vita. Facile a dirsi. E, mentre lo scrivo sento le risatine di amici e colleghi: “Seehh, sei in Calabria. Qui contano le liste. Contano i nomi di quelli che sanno raccogliere le preferenze. Neanche alle politiche, qui da noi, c’è un voto di opinione. La gente vota per chi pensa gli sia più amico…”.
Bene, allora, qualcuno dovrebbe spiegare perché, grazie al voto basato sui nomi, le facce e i legami personali, l’affluenza alle urne, dal 2005 a oggi è scesa a rotta di collo. Nel 2005 votarono 1 milione e 188 mila calabresi pari al 64,39%. Nel 2010 furono 1.118 mila (59,27) e nelle tre tornate successive, tra il 2019 e il 2020/21 (quando si votò due volte a causa della scomparsa della presidente Jole Santelli) il numero dei votanti si è stabilizzato intorno agli 836/840 mila con percentuali da rabbrividire del 44%. E per il 5/6 ottobre qualcuno fa pronostici di ulteriore discesa sotto quota 800 mila. Quasi fosse normale, in una regione che si spopola, spopolare anche le urne.
“Ormai si vota un nome e una faccia. I programmi? E chi li legge?”.
Infatti, andate a vedere la differenza tra lo scorso millennio e i giorni nostri. I partiti di allora (con tutti i loro gravissimi difetti), avevano ciascuno uno zoccolo duro che li portava a oscillazioni relative. Nelle ultime tornate elettorali, le forze politiche basate sul nome dei leader ne hanno viste di tutti i colori: Salvini, Renzi, Di Maio, Conte, la stessa Meloni hanno portato i loro partiti sulle montagne russe con picchi negativi e positivi tra il 5 e il 35 per cento come se niente fosse. Perché? Perché, forse, come anche in amore e in tante altre cose della vita, si fa prima a lasciare una persona che un’idea o una fede (religiosa, politica o calcistica che sia).
Quindi, di certo, nelle prossime settimane vedremo le famose liste e cominceremo a pensare che “Peppino lo conosco vecchio” e che “Francesca mi ha detto che…” “e quell’altro, come si chiama, mi dicono che aiuta tutti”. Ecco, ancora una volta, la politica della conoscenza e del do ut des. Mi voti, ti sistemo il figlio; non mi voti: fatti tuoi. Quella che, ci scommetto, quando li intervisteremo, entrambi i candidati e le rispettive coalizioni ci giureranno di voler smontare. E sono certo che, davvero, vorrebbero farlo. Ma, dietro, a spingere e a tirare il carro delle forze politiche ci saranno sempre loro. Quelli che sanno come raccogliere 8/10 mila preferenze per raggiungere un seggio, un pezzo di fama e un buon stipendio da consigliere e che, alla fine, hanno la meglio perché il candidato presidente non ne può fare a meno.
Però, almeno voi due, presidente Roberto Occhiuto e onorevole Pasquale Tridico, vorrete in questo poco tempo che ci resta, in questa campagna elettorale “fast and furious” mostrare alla gente e all’opinione pubblica un modo diverso di provare a raccogliere il consenso? Un esempio? Come sapete, sulla sanità (tema fondamentale di questa campagna elettorale), questo giornale ha lanciato ormai quasi otto mesi fa una campagna che invita la Calabria ad “alzare la testa”.
Sulla questione del diritto dei calabresi alla salute c’è stata anche una manifestazione a Catanzaro, il 10 maggio scorso: Tridico c’era e ha anche parlato; Occhiuto, pur invitato, non venne, ci fece garbate critiche e ci augurò una buona riuscita. Ma quello è già passato. Questa volta, i comitati, che sono la base di “Sanità, Calabria alza la testa” vi chiederanno risposte precise e concrete su alcuni punti fondamentali da cui dipende la vita o la morte di noi e dei nostri cari. In base alle vostre risposte, vi daranno un voto come a scuola e, forse, dei voti: tanti o pochi a seconda di cosa risponderete.
E ci sono tanti altri movimenti e gruppi in Calabria che pongono problemi sociali, strutturali, economici, di lavoro e sicurezza del lavoro, di ambiente, di scuola e di cultura che hanno domande ficcanti da porvi. Cosa ne dite, candidato Occhiuto, candidato Tridico, di provare ad ascoltarli e, solo dopo, dare la risposta che c’è a pagina 74 o 93 del vostro rispettabilissimo programma? Magari cambierebbero alcune cose; magari le vostre risposte sarebbero più credibili, magari potreste chiudere in casa per qualche giorno i grandi raccoglitori di preferenze, le idrovore del voto personale.
Come vedete, ho tralasciato volutamente molte cose. Ve le lascio in forma di domande. Ha fatto bene o male Occhiuto a rovesciare il tavolo e mandarci al voto? E’ stato giusto metterci venti giorni per trovare un candidato del campo larghissimo? Ha fatto bene Occhiuto a dimettersi da commissario? Fa bene chi, nel centrosinistra (ma anche qualcuno nel centrodestra) pensa ancora che la magistratura possa risolvere il problema?
A quest’ultima domanda, una risposta vorrei darla anch’io. Non è giusto, a mio parere, che per cinque volte, i presidenti della Regione Calabria (di ambo gli schieramenti politici) siano stati “azzoppati” da inchieste e avvisi di garanzia che, finora, non hanno portato a nemmeno una condanna. Anche se l’azione penale è obbligatoria, essa dovrebbe avere qualche limite di fronte alle istituzioni, dovrebbe essere resa più chiara nei suoi contenuti all’opinione pubblica e, soprattutto, svolgersi in tempi assolutamente più brevi. Altrimenti non vale.
Il Quotidiano del Sud.
Elezioni in Calabria, No alle macchine da preferenze, parlateci dei vostri programmi