Esami di guida, dal 1° novembre aumentano i costi

  • Postato il 24 ottobre 2025
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  • Di Virgilio.it
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Dal 1° novembre 2025 chi vorrà conseguire la patente dovrà mettere in conto un aumento medio di 25-30 euro sul costo complessivo dell’esame. Ma, contrariamente a quanto molti hanno creduto, non si tratta di un rialzo deciso dalle autoscuole: lo afferma l’Unasca, l’Unione Nazionale delle Autoscuole e degli Studi di Consulenza Automobilistica, sottolineando come il rincaro esuli da decisioni interne, ma vada imputato a un obbligo normativo.

L’aggiornamento del ministero

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha, infatti, ritoccato le tariffe in modo da aggiornare i rimborsi allo Stato e assicurare un introito maggiore alle casse della Motorizzazione civile. Non un rincaro imposto dalle autoscuole, dunque, ma un adeguamento pensato per coprire i costi del personale e delle attività d’esame.

Negli ultimi anni il sistema della Motorizzazione ha accumulato ritardi e carenze strutturali, dagli uffici in affanno alle code interminabili. In molte province l’attesa per sostenere la prova pratica supera ancora i tre o quattro mesi, il che determina dell’ovvio malcontento tra la popolazione. L’adeguamento delle tariffe, spiega Unasca, è pensato per rendere il servizio più efficiente, con l’obiettivo di garantire una maggiore disponibilità di sessioni d’esame e un miglior controllo della qualità formativa.

In una nota l’associazione spiega:

“L’aumento non porta alcun beneficio economico alle autoscuole, ma rappresenta un adeguamento imposto per legge e destinato a rafforzare un servizio pubblico essenziale”

Un modo per spazzare via sospetti e polemiche che nelle ultime settimane avevano preso piede tra i candidati e le famiglie, convinte che dietro i rincari ci fosse un’operazione di profitto.

Attraverso un programma di investimenti digitali e assunzioni, il dicastero guidato da Matteo Salvini intende modernizzare la Motorizzazione. Con i provvedimenti vagliati dall’esecutivo si copriranno in parte i nuovi ingressi nello staff e in parte la manutenzione e l’aggiornamento delle infrastrutture informatiche, adeguandole ai principali Paesi europei.

A nome del settore, Unasca si dice aperta a collaborare con le autorità politiche per garantire trasparenza e uniformità nell’applicazione della legge. Nonostante riconosca il contraccolpo sulle casse dei cittadini, l’associazione confida che il servizio migliori nei tempi di attesa sia per le prove di teoria sia per quelle di pratica, su cui vigilerà.

I motivi del rincaro e l’impegno di Unasca

Non saremmo dunque davanti a un fardello inutile per le ragazze e i ragazzi interessati alla licenza di guida, piuttosto a un investimento stradale e sull’efficienza amministrativa. Gli ultimi dati sugli incidenti invitano, d’altronde, a prestare sempre la massima attenzione sulla sicurezza. Dall’Unasca tengono a puntualizzare che il suo compito è continuare a offrire ai cittadini un percorso di formazione serio, trasparente e omogeneo lungo l’intero territorio nazionale.

Nel corso degli ultimi anni il sistema ha mostrato alcune crepe, a scapito sia del personale sia degli stessi esaminati. Pertanto, sebbene possa apparire una piccola ingiustizia per le casse di una singola famiglia, l’incremento di 25-30 euro potrebbe realmente dare la scossa necessaria all’intera organizzazione. Le promesse verranno mantenute? Solo il tempo ce lo dirà: se il servizio non si rivelasse più rapido e funzionale, il disagio dei cittadini sarebbe destinato a crescere.

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Virgilio.it

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