F1 | Intervista ESCLUSIVA a Liam Lawson: “Tornare in VCARB mi ha aiutato. Periodo in Red Bull? Non rimpiango niente”
- Postato il 4 giugno 2025
- A Tc
- Di F1ingenerale
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Liam Lawson si è dedicato ai microfoni di F1inGenerale per un’intervista ESCLUSIVA, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua stagione: dal difficile periodo in Red Bull alla rinascita in VCARB.
Abbiamo avuto l’opportunità di dialogare con uno dei piloti più giovani e promettenti della griglia, accolti direttamente all’interno dell’hospitality di Visa Cash App Racing Bulls da lui e dal gentilissimo staff del team. In questa intervista esclusiva, Lawson ci ha parlato senza filtri del suo percorso, dell’importanza di ritrovarsi in un ambiente familiare e di come le esperienze passate lo abbiano reso oggi un pilota più consapevole e determinato.

L’inizio in Red Bull e il passaggio in VCARB
Dopo un periodo intenso con la Red Bull, sei tornato in un team che conosci bene come VCARB. Quanto è stato importante per te — sia a livello personale che professionale — tornare in un ambiente familiare?
“Penso che aiuti sicuramente, in quella situazione, piuttosto che andare in un posto dove non sono mai stato. Sicuramente rende la transizione molto più fluida e, dato che avevamo solo una settimana di pausa tra la Cina e il Giappone, è stato molto importante.”
Nei momenti difficili, quanto è stato prezioso il supporto che hai ricevuto dai fan sui social?
“È davvero bello da vedere, ovviamente. Era un periodo in cui ricevevo anche molte critiche in quel momento dell’anno e credo che sia bello sentire quel supporto. Allo stesso tempo, cerco di evitare il più possibile di guardare i social in generale, come i commenti che vengono fatti, perché possono influire molto su come ti senti e io in quel momento ero talmente concentrato sulla preparazione per correre in Giappone e per questo team, che è su quello che cercavo di mantenere il focus.”
Un’ultima domanda sul passato: si dice che i momenti difficili insegnino più del successo. Guardando alla tua esperienza in Red Bull, quali lezioni ti sono rimaste e ti hanno reso un pilota più maturo oggi?
“Penso che naturalmente ogni gara che fai ti rende più esperto, impari sempre qualcosa e per me quelle gare, per quanto dure siano state, mi hanno comunque insegnato tanto. Penso che dimostrino quanto sia stretto il margine nel nostro sport e quanto sia importante massimizzare ogni cosa. È stato qualcosa che, col senno di poi, non rimpiango, abbiamo fatto tutto il possibile, onestamente, per ottenere il massimo dei risultati. A volte ci sono cose fuori dal tuo controllo che possono influenzarli e, purtroppo, è una grande parte del nostro sport, vista la quantità di variabili che ci sono in Formula 1 e che non puoi controllare.”
Sguardo al presente e al futuro
Guardando al resto della stagione, quali obiettivi ti sei posto — sia in termini di performance in pista che di crescita personale come pilota di Formula 1?
“La cosa più importante è continuare a imparare per diventare un pilota migliore ed è quello che cercherò di fare ogni volta che sarò in macchina. In termini di obiettivi stagionali, penso che il mio inizio sia stato piuttosto difficile, quindi credo sia ottenere buoni risultati. A livello di velocità ci siamo, si tratta più che altro di mettere tutto insieme, perciò voglio semplicemente fare buone gare e portare a casa dei punti.”
Insieme a Isack formate una delle coppie di piloti più giovani sulla griglia. Quali sono i potenziali vantaggi di questo e come descriveresti il vostro rapporto di lavoro?
“Il rapporto di lavoro è buono. Ovviamente siamo entrambi piuttosto nuovi in Formula 1 e penso che questo porti con sé molti aspetti positivi. Lo sviluppo che i giovani piloti hanno oggi rispetto al passato è migliorato molto, si è evoluto parecchio, e ora siamo in una posizione in cui le attività al simulatore etc. siamo abituati a farle da anni, e questo aiuta molto. Ovviamente, come team stiamo migliorando la macchina ogni weekend e sia io che Isack siamo concentrati sul massimizzare i risultati.”
Hai corso in diverse categorie prima di arrivare in F1 — dal DTM alla Super Formula. Quali lezioni pensi di aver tratto da queste esperienze che ti danno un vantaggio sulla griglia attuale?
“Penso che naturalmente, quando guidi in diverse auto, in categorie differenti, devi adattarti a stili di guida diversi e cose del genere. Credo che questo aiuti molto di più nelle situazioni difficili, che si tratti di maltempo o di un momento in cui non ti senti a tuo agio con la macchina. Devi adattarti a una nuova situazione e penso che sia lì che queste esperienze mi aiutano, grazie alle diverse cose che ho guidato nel corso degli anni.”
Per concludere, da giornalista italiano devo chiedertelo: VCARB ha sede a Faenza, che rapporto hai con l’Italia e c’è qualcosa in particolare della cultura italiana che senti nel lavoro quotidiano del team?
Prima di rispondere, mostra uno spontaneo sorriso: “È emozionante per un pilota, ovviamente. C’è molta storia in Formula 1 in Italia, soprattutto. Ad esempio abbiamo recentemente avuto la nostra gara di casa come team ed è stato davvero molto emozionante, soprattutto per me farne parte. Inoltre vedere anche tutto il lavoro che si fa in fabbrica a Faenza, poter vedere tutto questo è stato molto bello e qualcosa di davvero entusiasmante per me come pilota.”
Grazie mille, Liam!
“Grazie!”
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Crediti immagine di copertina: ©F1inGenerale
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