F1 | Paragoni con la Ferrari 2024? D’Ambrosio predica calma e spiega il perchè

  • Postato il 23 maggio 2025
  • Formula 1
  • Di F1ingenerale
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Jerome D’Ambrosio riflette sull’evoluzione tecnica Ferrari e spiega la difficoltà di fare paragoni con gli anni precedenti.

Alla vigilia del Gran Premio di Monaco, Jerome D’Ambrosio ha offerto una riflessione dettagliata sul percorso di crescita della Ferrari SF-25 rispetto all’anno precedente, evidenziando le difficoltà nel trarre confronti diretti con il 2024. L’ingegnere belga ha analizzato i cambiamenti tecnici, il comportamento della monoposto su piste a bassa velocità e il costante sforzo per estrarre prestazione in qualifica, sottolineando come il contesto sia oggi molto più complesso da interpretare rispetto al passato.

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Jerome D’Ambrosio al muretto Ferrari – Foto Marco Talluto per F1inGenerale

Secondo D’Ambrosio, uno degli elementi chiave che rende complicato confrontare i dati con il 2024 è il grande numero di variabili in gioco: “Ogni weekend cambia. Le mescole, il layout del tracciato, la temperatura e anche le specifiche tecniche aggiornate alterano completamente lo scenario. Anche se abbiamo osservato buone performance a Imola, dobbiamo continuare a lavorare per sbloccare il potenziale sul giro secco, dove ultimamente abbiamo faticato.”

L’ex pilota ha anche parlato della gestione dei cordoli, un punto di forza della SF-24 a Monaco, ma più difficile da valutare quest’anno: “Molte cose evolvono da una stagione all’altra, serve scendere in pista per avere una reale conferma.”

Altro nodo critico è la difficoltà nel trovare la giusta finestra di utilizzo degli pneumatici: “Non è facile estrarre il massimo potenziale in qualifica. Lo abbiamo visto anche dai distacchi interni tra compagni di squadra. La performance cambia rapidamente e bisogna essere bravi a leggere ogni condizione.”

D’Ambrosio ha inoltre commentato le anomalie osservate nei precedenti weekend, dove la SF-25 ha girato più veloce con gomme usate rispetto a quelle nuove: “Abbiamo delle idee sul perché, ma finché non siamo in pista, non possiamo trarre conclusioni definitive. Ogni weekend presenta dinamiche nuove.”

Infine, ha ribadito che non esistono soluzioni magiche: “Non si guadagnano due decimi da un solo intervento. È un insieme di piccoli dettagli che costruisce la prestazione. La sfida è mettere insieme il pacchetto nel modo più efficace.”

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