“Father Mother Sister Brother” è il Leone d’Oro di Venezia 82

  • Postato il 6 settembre 2025
  • Cinema & Tv
  • Di Artribune
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Volge al termine l’82esima Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e a trionfare è il trittico Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch. Tanta la delusione, però, per non vedere premiato con il riconoscimento più alto un film che trascende il cinema e che si posiziona di diritto tra i più importanti e fondamentali del nostro secolo: The voice of Hind Rajab della regista tunisina Kaouther Ben Hania, che racconta la disumanità di quanto sta avvenendo a Gaza in questi anni, mesi, giorni e attimi, mettendo la finzione al servizio della realtà rappresentata dall’audio di una bambina che chiede aiuto.

I premiati di Venezia 82. Le scelte caute della giuria

La giuria del concorso ufficiale, presieduta da Alexander Payne, invisibile e silente per tutta la durata della mostra, ha scelto di tenere fuori dai riconoscimenti anche film come A House of Dynamite di Kathryn Bigelow e No Other Choice di Park Chan-wook, titoli che nel concorso di questa edizione hanno fatto la differenza. L’amarezza maggiore sta però nel non vedere trionfare The voice of Hind Rajab, considerato dalla gran maggioranza della stampa il vincitore morale di Venezia 82 (film che ha aperto anche una notevole discussione sul potere del cinema e sulla sua funzione oggi, nel nostro presente).

Il cast di The voice of Hind Rajab. Photo A. Kalka. Courtesy La Biennale di Venezia
Il cast di The voice of Hind Rajab. Photo A. Kalka. Courtesy La Biennale di Venezia

Le parole della regista Kaouther Ben Hania

Dedico il premio alla Mezzaluna palestinese e a tutti quelli che rischiano la vita per salvare vite a Gaza, cercano di ascoltare voci che non trovano risposta come quella di Hind e continuerà finché qualcuno non si prenderà responsabilità di quello che sta accadendo. Il cinema non ce la riporterà e non oscura le atrocità commesse, ma il cinema può conservare la sua voce perché la sua storia non è solo sua ma tragicamente di un popolo che subisce un genocidio da parte dell’esercito israeliano. Grazie a tutti coloro che hanno sostenuto questo film, spero che il Mondo non si dimentichi che la storia di Hind è solo una tra quelle di migliaia di bambini che devono essere salvati”.

Paolo Sorrentino e Toni Servillo. Photo A. Kalka. Courtesy La Biennale di Venezia
Paolo Sorrentino e Toni Servillo. Photo A. Kalka. Courtesy La Biennale di Venezia

I premi per l’Italia a Venezia 82

Per l’Italia però c’è qualche soddisfazione: Toni Servillo riceve la Coppa Volpi maschile per La grazia di Sorrentino e Gianfranco Rosi riceve il premio della giuria per il suo documentario in bianco e nero su Napoli e i suoi dintorni, Sotto le nuvole. Servillo dal palco ha ringraziato il regista Paolo Sorrentino per “questo Presidente della Repubblica è una tua creazione e io ho cercato di servirti nei limiti delle mie capacità”. E ha aggiunto: “A nome di un sentimento che tutto il cinema prova voglio esprimere la mia ammirazione per chi ha deciso di mettersi in mare e raggiungere la Palestina e portare un segno di umanità in una terra in cui ogni giorno la dignità umana è vilipesa”. Rosi ha ricordato il suo precedente premio ricevuto qui: “Dodici anni fa ho improvvisato e ora sono un po’ più attento a quello che devo dire. Considero il documentario cinema, è una sfida per me, in questa Mostra ci sono 15 documentari a dimostrazione che il genere può essere avamposto e resistenza. Il nostro compito è filmare, raccontare e testimoniare anche le atrocità e condivido con loro questo premio. Dedico il premio alle persone che ho incontrato e mi hanno dato fiducia”.

Benedetta Porcaroli. Photo A. Kalka. Courtesy La Biennale di Venezia
Benedetta Porcaroli. Photo A. Kalka. Courtesy La Biennale di Venezia

I premi a Benedetta Porcaroli e Giacomo Covi per “Orizzonti”

Altri due premi all’Italia arrivano dalla sezione Orizzonti con Giacomo Covi e Benedetta Porcaroli, che vincono come migliori attori rispettivamente per Un anno di scuola di Laura Samani e per Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli. Covi è alla sua prima prova davanti alla macchina da presa, scovato mentre lavorava in un bar: “Sono sopraffatto dalla gioia e desidero ringraziare la giuria dal profondo del cuore: questo premio significa molto per me. Vorrei anche ringraziare Laura per aver creduto in me per il suo film, e i miei meravigliosi colleghi Stella Wendick, Pietro Giustolisi e Samuel Volturno, che hanno reso la realizzazione di questo film una meravigliosa esperienza personale e professionale”. La Porcaroli è stata magnifica e incisiva dicendo “viviamo in un mondo che ci indica modelli irraggiungibili ma con i personaggi di Carolina è diverso. Non esiste un’età per essere impavidi come la giovane protagonista con cui divido il premio. Dedico con tutto il mio amore questo premio agli amici sulla Flotilla. Non tutto è finito, c’è un motivo valido per alzarsi la mattina e che si chiama umanità”.

Margherita Bordino

TUTTI I PREMI

SELEZIONE UFFICIALE

Leone d’Oro – Father Mother Sister Brother

Gran Premio della Giuria – The voice of Hind Rajab

Premio speciale della Giuria – Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi

Leone d’Argento per la migliore regia – Benny Safdie per The smashing machine

Miglior sceneggiatura – Valérie Donzelli e Gilles Marchand per À pied d’œuvre

Premio Mastroianni – Luna Wedler per Silent Friend di Ildikò Enyedi

Coppa Volpi maschile – Toni Servillo per La grazia

Coppa Volpi femminile – Xin Zhilei per The Sun Rises On Us All

ORIZZONTI

Miglior Film – En el camino di David Pablos

Migliore Regia – Songs of Forgotten Trees di Anuparna Roy

Premio Speciale della Giuria Orizzonti – Harà Watan (Lost Land) di Akio Fujimoto

Migliore Interpretazione Maschile – Giacomo Covi per Un anno di scuola

Migliore Interpretazione Femminile – Benedetta Porcaroli per Il rapimento di Arabella

Migliore Sceneggiatura – Hiedra di Ana Cristina Barragán

Miglior Cortometraggio – Utan Kelly di Lovisa Sirén

VENEZIA CLASSICI

Miglior Documentario sul Cinema – Mata Hari di Joe Beshenkovsky e James A. Smith

Miglior Film Restaurato – Bashù – Il piccolo straniero di Bahram Beyzai

VENICE IMMERSIVE

Gran Premio Venice Immersive – The Clouds Are Two Thousand Meters Up di Singing Chen

Premio Speciale Giuria Venice Immersive – Less than 5Gr of Saffron di Négar Motevalymeidanshah

Premio Realizzazione Venice Immersive – A Long Goodbye di Kate Voet, Victor Maes

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Autore
Artribune

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