Femminicidio di Sara Campanella, Argentino aveva sul pc una foto della ragazza con la scritta “ti ucciderò”

  • Postato il 26 luglio 2025
  • Giustizia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Stefano Argentino già da ottobre studiava su internet quali parti del corpo di Sara Campanella colpire, sul cellulare aveva anche una foto della struttura anatomica della gola, mentre sul Pc aveva una foto della ragazza, tutta scarabocchiata e sotto la foto aveva scritto: “Ti ucciderò”. Sono alcuni degli elementi emersi dalle indagini che hanno portato la procura guidata da Antonio D’Amato, con i sostituti Marco Colamonici e Alice Parialò, a chiedere il giudizio immediato per Argentino, contestando le aggravanti dell’aver agito per motivi abietti e futili, con crudeltà e premeditazione. La prima udienza di fronte alla corte d’Assise sarà il 10 settembre. Non sarà presente Giulia Bongiorno – che solo in settimana ha festeggiato il primo via libera al reato di femminicidio – ha rinunciato alla nomina legale fattale dal padre e dal fratello di Sara, la famiglia sarà seguita dall’avvocata Cetty La Torre. E sono tantissimi i particolari che potrebbero provare la premeditazione: il 27enne di Noto aveva comprato su Amazon il coltello con il quale ha poi ucciso la studentessa.

Il pacco è stato rintracciato dai carabinieri, guidati da Lucio Arcidiacono (lo stesso che ha catturato Matteo Messina Denaro), a casa del ragazzo a Messina, mentre l’arma del delitto non è stata trovata. Tutta la sequenza degli ultimi attimi della vita della ragazza sono stati registrati dal telefono di lei che aveva avviato la registrazione, dallo stesso telefono un attimo prima aveva anche mandato un vocale alle amiche e colleghe di corso, dicendo “dove siete? Il malato mi segue”. La ragazza, originaria di Misilmeri, uccisa lo scorso 31 marzo a soli 22 anni, era da tempo perseguitata da Argentino. L’aveva attesa quel giorno al termine della lezione, entrambi erano infatti studenti di biomedicina a Messina, e poi l’aveva seguita. Campanella ha tentato di seminarlo, ma lui l’ha afferrata da dietro e con un coltello le ha inflitto dei tagli alla spalla e tagli mortali alla giugulare. Nell’audio si sentono i gemiti di dolore di Sara. L’autopsia della medica legale Elvira Spagnolo ha svelato la sequenza dell’assassinio: Argentino ha inferto un colpo al capo, uno al braccio sinistro e due colpi al dorso, che le hanno lacerato la pleura e il polmone. Infine il colpo al collo a destra le ha reciso la giugulare. Dal “sognarmi a essere il tuo peggiore incubo”, ha scritto Argentino nella chat whatsapp inviata al suo stesso numero. Una sorta di diario che, secondo l’avvocato del 27enne, Giuseppe Cultrera, sarebbe prova di uno stato mentale precario del ragazzo, e non sarebbe l’unico elemento: “Prendeva un farmaco, degli ormoni, generalmente usati anche per l’alopecia, che in alcuni casi è stato dimostrato possono provocare pensieri sucidi e omicidi”. Il gip, Eugenio Fiorentino ha però rigettato la richiesta di perizia psichiatrica: “Quando ha rigettato non era ancora a conoscenza del farmaco, chiederò nuovamente la perizia”, ha sottolineato Cultrera. La procura però, dopo avere raccolto tutti gli elementi delle indagini, non ha avuto dubbi, chiedendo e ottenendo il giudizio immediato.

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Il Fatto Quotidiano

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