“Finite le cure per il cancro ho toccato il fondo mentale, sono caduta in depressione. A salvarmi la vita è stata la psico-oncologa”: la confessione di Bianca Balti
- Postato il 25 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Questa estate ho toccato il fondo mentale, sono entrata in una grande depressione, proprio quando pensavo di essere uscita dalla parte più difficile del percorso oncologico, mi sono trovata ad affrontare la parte mentalmente più dura”. È con questa dichiarazione di grande lucidità che Bianca Balti ha raccontato al Vanity Fair Stories, tenutosi al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, la sua “nuova normalità” dopo la malattia. La modella, presentatasi sul palco con la professoressa Gabriella Pravettoni (direttrice della Divisione di Psico-Oncologia dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano), ha spiegato come la battaglia per sconfiggere il tumore sia stata seguita da un crollo emotivo inatteso, che ha trovato risoluzione solo grazie alla psico-oncologia.
La modella ha ricostruito la progressione del suo difficile percorso mentale. Inizialmente, la diagnosi aveva innescato una forza reattiva: “Quando mi era stato diagnosticato il tumore, l’urgenza mi aveva tirato fuori una grandissima forza, ero pronta a fare tutto il necessario, mi erano usciti un coraggio e una potenza che non sapevo di avere”. L’errore, ha ammesso, è stato quello di confrontare il presente con il suo passato: “Piano piano, però, è entrata la normalità quella vera, quella della quotidianità, ma non era più come prima, era tutto cambiato e non ero pronta a questa cosa, non sapevo come affrontarla“. La depressione è arrivata tra giugno e agosto, proprio quando la malattia era in remissione, spingendola ad allontanarsi dai social media per cercare le risposte nel silenzio. “Finita l’emergenza, mi sono ritrovata in una situazione veramente difficile”.
Per superare la depressione, la modella ha riconosciuto di aver bisogno di un aiuto specialistico. Nonostante la sua rete di sostegno fosse ancora presente – “tutta la mia struttura di sostegno, le amiche, il mio fidanzato, la mia famiglia, tutti quelli che mi avevano aiutata durante le cure erano ancora lì” – non era sufficiente. “A salvarmi la vita è stata la figura della psico-oncologa“, ha spiegato Balti. Avendo già affrontato un percorso di psicoterapia e avendo un passato di dipendenza da sostanze, la modella aveva scelto di rifiutare l’aiuto farmacologico. La chiave per la rinascita è arrivata da un consiglio, apparentemente banale, ma fondamentale: “La prima cosa che ha fatto la mia psico-oncologa alla prima seduta è stata suggerirmi di pensare ad altro, di non ossessionare la mente sul dolore, dato che ero appena stata operata”. Ha continuato: “A dirla così so che sembra una banalità, una cosa scontata, però detta al momento giusto e da una professionista ha un potere enorme. Vivere una vita piena, basata sul ‘se ti fa stare bene, fallo’, mi ha aiutato moltissimo”.
Forte della sua esperienza, Bianca Balti ha deciso di collaborare con la professoressa Pravettoni per lanciare un progetto di salute mentale dedicato specificamente alle persone che affrontano un tumore. Il suo percorso l’ha portata a una nuova consapevolezza sul presente: “La chiave della felicità, ed è un lavoro continuo, è quella di cercare di accettare il presente, di vedere la gratitudine anche nelle difficoltà. Non mi aspettavo che la mia vita sarebbe andata in questa maniera e certe volte ho dei crolli, ma la verità è che noi abbiamo questa forza dentro”. La modella ha concluso con una riflessione sulla resilienza: “Più difficoltà abbiamo nella vita e più abbiamo l’opportunità di mostrare a noi stessi quanto siamo forti e nel mio caso le tante sventure che ho avuto mi hanno dato la possibilità di costruire questa resilienza che ho dentro”.
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