Funivie, Arboscello (PD): “Dopo 6 anni di stop e innumerevoli promesse ci si accorge che i 50 milioni di euro per il ripristino non ci sono?”

  • Postato il 4 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Savona. “Destano non poca preoccupazione le ultime notizie sul destino delle funivie di Savona. Dopo 6 anni di stop, conditi da innumerevoli promesse su quella infrastruttura che tutti definiscono strategica per un intero territorio ci si accorge solo ora degli innumerevoli e pare insormontabili problemi tecnici che ne ostacolerebbero o peggio impedirebbero il ripristino“. Così il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello sull’impianto funiviario di Savona.

“Qualche mese fa – ricorda Arboscello -, percependo qualche difficoltà in merito al progetto, ho portato il tema in consiglio regionale presentando un’interrogazione ma la destra come al solito, superficiale e incurante dei reali problemi della Liguria, ha liquidato la domanda con le solite frasi di circostanza, del va tutto bene e sappiamo noi cosa stiamo facendo. Di fronte però alle ultime notizie che trapelano sulla situazione di Funivie pretendiamo delle risposte chiare e soprattutto ci domandiamo: cosa hanno fatto fino ad oggi il commissario Bucci, il sub commissario Ripamonti e il presidente della Provincia di Savona? Dopo 6 anni di inattività ci si accorge solo ora che servono 50 milioni di euro e che non ci sono? In questi mesi abbiamo assistito solo a siparietti di Ministri in visita a Savona e annunci di protocolli d’intesa rimasti solo sulla carta, mentre decine di lavoratori e le loro famiglie aspettano e un territorio ha perso un’infrastruttura ed è costretto a convivere con i mezzi pesanti che transitano attraverso i centri abitati, con gravi pericoli di sicurezza stradale e sanitari”.

Basta parole, promesse e impegni disattesi, chiediamo verità e chiarezza. Se non c’è la volontà di riaprire l’impianto che lo si dica. E se qualcuno non è stato in grado in tutti questi anni di farlo ripartire si dimetta dal ruolo affidatogli avendo chiaramente fallito e mostrando una chiara incapacità politica e amministrativa. Al nostro territorio servono più infrastrutture non altre chiusure”.

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Il Vostro Giornale

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