Gaza, l’appello delle ong: “Chiedete ai vostri comuni e alle regioni di sospendere le relazioni con Israele”

  • Postato il 12 giugno 2025
  • Diritti
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Chiedere ai propri rappresentanti nei consigli regionali, comunali, provinciali e delle città metropolitane di riconsiderare le relazioni con Israele o le sue amministrazioni locali”. È l’appello di 13 organizzazioni umanitarie, che si rivolgono alla società civile per mobilitarsi “in difesa dei diritti fondamentali della popolazione palestinese, di fronte ai crimini commessi dal Israele nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania occupata”, all’inerzia del Governo italiano e dalla comunità internazionale.

“Vista la rilevanza generale delle norme di diritto internazionale violate spiegano le organizzazioni promotrici in una nota congiunta – la Corte internazionale di giustizia riconosce anche una serie di obblighi in capo agli Stati terzi”. Obblighi che in Italia, secondo gli articoli 114 e 117 della Costituzione, riguardano anche Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni. “Aderendo al nostro appello si potrà quindi non solo esercitare dal basso una pressione più incisiva sul Governo israeliano per un immediato cessate il fuoco e la fine dell’occupazione, ma mandare anche un messaggio chiaro al Governo Meloni, che finora si è mostrato impermeabile alle pronunce della Corte. L’Italia non può essere complice dei crimini commessi da Israele attraverso la fornitura di armamenti o schierandosi con la Germania contro la sospensione dell’Accordo di associazione tra Unione europea e Israele”.

Nel gruppo ci sono Oxfam Italia, Acli, Amnesty International Italia, Aoi, ARCI, Assopace Palestina, Ciss, Cospe, Libera, Manifesta, Rete Italiana Pace e Disarmo, Un Ponte Per, Vento di Terra. Le organizzazioni ricordano le violazioni del diritto internazionale commesse da Israele nella Striscia di Gaza, tra cui il “massacro di oltre 54mila persone, la distruzione del 92% di abitazioni e infrastrutture, lo sfollamento di due milioni di persone e il blocco all’ingresso di cibo, acque e medicinali, con la militarizzazioni degli aiuti”. Tutto questo mentre in Cisgiordania prosegue “l’espulsione o il trasferimento forzato di almeno 40mila persone, e si è intensificata la campagna illegale di occupazione con il sostegno alla violenza esercitata dai coloni”.

Ciascun cittadino o amministratore può scaricare dal sito www.entiterritorialiperlapalestina.it, un documento da presentare in votazione nel consiglio del proprio ente. “L’obiettivo è arrivare all’adesione del maggior numero di enti territoriali, dopo le prime posizioni assunte da alcune Regioni. – concludono le organizzazioni promotrici – Per questo supporteremo i cittadini e le cittadine e tutte le associazioni che vorranno unirsi alla campagna nel diffondere e portare avanti la richiesta di adesione all’appello, affinché il nostro paese possa schierarsi dalla parte giusta della storia”.

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Il Fatto Quotidiano

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