“Ghiacciai che fondono? Impariamo dalla Svizzera”: la Carovana di Legambiente parte dal paese distrutto
- Postato il 19 agosto 2025
- Ambiente
- Di Il Fatto Quotidiano
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Le Alpi si stanno scaldando a una velocità doppia rispetto al resto del mondo. E con esse, naturalmente, i ghiacciai, che alimentano fiumi, laghi e falde acquifere e assicurano l’acqua a milioni di persone. Per questa ragione la sesta edizione di Carovana dei ghiacciai di Legambiente è partita da Blatten, il paese nel canton Vallese che circa tre mesi fa è stato distrutto dal crollo della parete e dal collasso del ghiacciaio del Birch. E il messaggio è uno: impariamo, almeno per quanto riguarda il monitoraggio, dalla Svizzera.
Sì, perché numerose associazioni (tra cui Cipra Italia, la Fondazione glaciologica italiana, il Cai, la stessa Legambiente) chiedono da tempo una governance europea dei ghiacciai. Che parta, appunto, dal monitoraggio criosferico. Esattamente ciò che è stato fatto in Svizzera, dal 2022, quando è entrato in funzione il modello di gestione che ha permesso di mappare e geolocalizzare 89 aree a rischio tra le quali il paese di Blatten. Qui, secondo le stime volumetriche fornite dall’unità rischi naturali Canton Vallese, sono crollati il 28 maggio scorso nove milioni di metri cubi di roccia e tre milioni di metri cubi di ghiaccio: un intero comune spazzato via. Sarebbe stata una tragedia se le autorità elvetiche non avessero evacuato per tempo il borgo alpino. E così questa mattina Carovana dei ghiacciai ha simbolicamente esposto lo striscione con la scritta “Governance europea dei ghiacciai”.
“Da Blatten – commenta Vando Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente Cipra Italia – ribadiamo l’importanza di creare un sistema europeo di monitoraggio criosferico, favorendo la condivisione di esperienze maturate a livello locale e regionale, avendo come riferimento il caso esemplare di gestione di Blatten, e sviluppando un insieme comune di regole per il monitoraggio”. Da domani Carovana dei ghiacciai (e fino al 23 di agosto) si sposta in Lombardia per la prima tappa italiana. Quest’anno l’obiettivo è verificare lo stato di salute del ghiacciaio della Ventina, nel cuore della Valmalenco. In più verrà posta l’attenzione sull’abbandono dei rifiuti in quota e sulla promozione del turismo sostenibile, tutti aspetti legati tra loro e che hanno lo scopo di preservare – e insegnare a preservare – la montagna.
“Siamo contenti – dice Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia – che quest’anno Carovana dei ghiacciai apra la sua prima tappa italiana qui. Una tappa importante dove torneremo a ribadire l’urgenza di prevedere più politiche di mitigazione e adattamento per contrastare la crisi climatica che non risparmia neanche l’alta quota e i cui effetti si ripercuotono anche a valle. Il tempo di agire è ora: non sono ammessi ulteriori ritardi, perché ogni esitazione rende ancora più fragile il futuro delle nostre montagne. Per questo serve promuovere un turismo montano sostenibile, che non si limiti a consumare la montagna, ma che impari a conoscerla, a riconoscerne i valori più profondi e a valorizzare quella ‘altra montagna’, più fragile e autentica, che rischia di scomparire proprio a causa dei cambiamenti climatici e delle scelte rimandate”. Crisi climatica e abbandono dei rifiuti in quota “saranno i due temi principali di questa tappa”, aggiunge Laura Brambilla, responsabile della campagna di Legambiente Puliamo il Mondo: “I rifiuti non devono essere abbandonati lungo i sentieri, ma devono essere gettati negli appositi cassonetti seguendo i principi della raccolta differenziata. Anche in quota ci vuole sempre rispetto e attenzione per l’ambiente e la biodiversità”.
Il programma: si inizierà mercoledì 20 agosto con il convegno “Parchi e qualità dell’esperienza turistica” a Tirano alle 17.30, presso il Local Hub Palazzo Foppoli (piazzetta Trombini, 5). Il 21 e il 22 agosto escursione in quota verso il ghiacciaio della Ventina: appuntamento giovedì 21 agosto alle 9.00 a Chiesa in Valmalenco, da dove inizierà l’attività di volontariato ambientale e di raccolta rifiuti. Alle 15 al rifugio Ventina riflessioni e confronto su “La montagna che vogliamo: tra desiderio e responsabilità. Osservazione tipologie di rifiuti raccolti in alta quota”. Venerdì 22 agosto, partenza alle 8.30 dal Rifugio Ventina, lungo il sentiero glaciologico “Vittorio Sella” verso il ghiacciaio della Ventina con l’osservazione delle morfologie glaciali a cura di Mattia Gussoni, meteorologo (ilmeteo.it) e Servizio Glaciologico Lombardo; Marco Giardino vicepresidente Fondazione Glaciologica Italiana, Università di Torino. Alle ore 14.30 saluto al ghiacciaio. Sabato 23 agosto a Sondrio alle 10,30, nella sala Gianoli del Museo MVSA (Via Maurizio Quadrio 27, Sondrio), si terrà la conferenza stampa sullo stato di salute del ghiacciaio lombardo.
Mail: a.marzocchi@ilfattoquotidiano.it
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