GP Monaco, sfida tra muretti: a Montecarlo la magia del circuito più iconico della F1
- Postato il 21 maggio 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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Il Mondiale di F1 torna ad accendere i motori, subito dopo la tappa italiana dello scorso weekend. Il Circus sbarca nel Principato di Monaco e il prossimo 25 maggio alle ore 15, sarà la volta del Tag Heuer Grand Prix de Monaco 2025, ottava gara del calendario.
Le Circuit de Monaco è un tracciato cittadino tecnico e impegnativo, unico nel suo genere, simbolo di tutto il motorsport. In questo articolo, analizziamo le caratteristiche del tracciato, le sfide per i piloti e le strategie che potrebbero fare la differenza.
Il circuito
Si corre sul circuito cittadino di Monte Carlo nel Principato di Monaco dal 14 aprile 1929, l’edizione numero uno valida per il campionato mondiale è invece datata 21 maggio 1950. Da allora, la corsa monegasca si è sempre disputata regolarmente, con le eccezioni degli anni 1951, 1953, 1954 e 2020. Considerato uno dei GP più antichi, fa parte della cosiddetta “Triple Crown” del motorsport insieme alla 24 Ore di Le Mans e alla 500 Miglia di Indianapolis.
Lungo 3,337 km, è anche la pista più corta del mondiale dove si affronteranno 78 giri per una distanza complessiva di 260 km. Il circuito, in cui vige la deroga al minimo standard, è contrassegnato da 19 curve, alcune con angolo molto acuto, da una carreggiata particolarmente stretta, dall’assenza quasi totale di vie di fuga e dalla vicinanza delle barriere di protezione.
La gara del 2025 vedrà anche l’introduzione di una novità regolamentare. Sarà obbligatorio effettuare almeno due pit-stop. Il doppio pit-stop azzererà ogni eventuale problema legato ai sorpassi e al degrado degli pneumatici, peraltro tradizionalmente molto ridotto su questo tracciato.
Primo settore
Appena scatta il semaforo, subito la prima curva, la Sainte Dévote. Qui si può perdere la gara in un soffio. L’ingresso è cieco, i muretti sfiorano le monoposto e sono pronti a punire al minimo errore. Se si esce bene, si allunga verso Beau Rivage e Massenet dove il tracciato si stringe e porta in alto, tra le palme e gli yacht. Dopo la salita e una curva decisa ecco il Casinò che anticipa la discesa verso Mirabeau Alta e a seguire la Loews e Fairmont Hairpin, nello specifico una curva a gomito da prima marcia. Ogni tipo di sorpasso nel settore è quasi impossibile.
Secondo settore
Il secondo settore si apre accelerando da Portier fino a entrare nel tunnel. È il punto più veloce del tracciato che conduce alla chicane del porto dove ogni centimetro è fondamentale. Tagliarla al limite senza toccare il cordolo è riconosciuta come arte. Poi il Tabaccaio, curva velocissima e cieca con il costante rischio di terminare contro le barriere. Anche qui, il margine di errore è zero.
Terzo settore
Al terzo settore si entra nella zona delle Piscine che porta a un cambio di direzione fulmineo con il pubblico vicinissimo. Poi arriva La Rascasse, che costringe a rallentare e quindi curva secca, quasi a gomito, e subito dopo l’ultima piega, la Antony Noghès. Con le gomme giuste si può spingere fino all’arrivo ma i piloti devono mantere la concentrazione perché il terzo è il settore più impressionante, le ruote sfiorano i guard-rail. Fino all’ultimo metro, ogni passaggio è una prova d’equilibrio tra audacia e disciplina. Ed è per questo che vincere a Monte Carlo vale più che altrove.
La storia
Il circuito cittadino di Monte Carlo, noto per la sua bellezza e difficoltà, è uno degli eventi più iconici della F1. Tante sono le sfide e le emozioni cha ha regalato negli anni. Il primo a vincere fu William Charles Frederick Grover-Williams su Bugatti nel 1929, quando ancora il circuito non apparteneva ad alcun campionato.
Juan Manuel Fangio su Alfa Romeno trionfò invece nel 1950 quando Monte Carlo diventò tappa del mondiale. Il primo italiano a vincere fu Tazio Nuvolari nel 1935 mentre la prima della Ferrari fu con Vittorio Marzotto nel 1952. Nel 2024 la vittoria storica di Charles Leclerc con la SF-24, primo monegasco a trionfare nella gara di casa.
Il giro più veloce appartiene a Lewis Hamilton che, nel 2021 su Mercedes, fermò il cronometrò sull’1,12:909.
Curiosità
Il GP di Monaco è stata la seconda gara valida per il Campionato del Mondo Piloti nel 1950, la prima cui partecipò la Scuderia Ferrari, l’unico team sempre presente in ogni edizione della massima competizione automobilistica.
Quasi la metà delle vittorie (32) è stata ottenuta da chi è partito dalla pole position. Si capisce una volta di più quanto il risultato del sabato sia determinante per quello della domenica. Peraltro, nel 1996 vinse un pilota, Olivier Panis, che aveva piazzato la sua Ligier sulla quattordicesima piazza della griglia di partenza.
Il tracciato di Monte Carlo è stato anche teatro di alcuni gravi incidenti. Nelle edizioni 1955 e 1965 i piloti Alberto Ascari e Paul Hawkins finirono infatti con la loro vettura nelle acque mentre nel 1967 vi perse la vita Lorenzo Bandini a causa dell’urto di una bitta non adeguatamente protetta.
Dal 2026, la gara si sposterà dal tradizionale fine settimana di maggio al primo weekend di giugno, una modifica volta a evitare sovrapposizioni con la 500 Miglia di Indianapolis e a ottimizzare la logistica.
Altri numeri
La Ferrari è primatista assoluta per titoli iridati vinti, 15 Piloti e 16 Costruttori, 248 vittorie,253 pole position, 263 giri più veloci in pista e 830 piazzamenti sul podio.
Le edizioni fin qui disputate sono state 70, essendo stato sempre presente ad eccezione del periodo 1951-1954 e del 2020. Il principe di Monaco è Ayrton Senna, vincitore 6 volte, una in più di Graham Hill e di Michael Schumacher. Il brasiliano è anche primatista di pole position (5) e di piazzamenti sul podio (8). Tra i piloti ancora in gara, 3 sono i successi di Lewis Hamilton, 2 quelli di Fernando Alonso e Max Verstappen.
Fra le squadre, la più vittoriosa c’è la McLaren con 15 successi, seguita dalla Ferrari con 10 e da Lotus e Red Bull, appaiate al terzo posto con sette vittorie ciascuna. La squadra di Maranello è prima come pole position (13), con la McLaren seconda (11) e la Lotus terza (9). Schiacciante il dominio della Rossa anche in termini di piazzamenti sul podio (57), classifica in cui doppia la McLaren (28), con la Lotus ancora una volta terza (16).
Il futuro
Il GP monegasco ha recentemente assicurato alla F1 il suo posto fisso nel calendario del campionato fino al 2031. Inoltre, si sta allineando agli obiettivi di sostenibilità della F1, che mirano alla neutralità carbonica entro il 2030. Parallelamente, si stanno esplorando nuove modalità di coinvolgimento del pubblico, come esperienze digitali immersive, per attrarre le nuove generazioni di appassionati.
In sintesi, il futuro del Gran Premio di Monaco si prospetta come un equilibrio tra la preservazione della sua eredità storica e l’adattamento alle esigenze moderne di competitività, sostenibilità e innovazione tecnologica.