“Hanno cercato di investirmi con un’auto, mi hanno detto: ‘Ti ammazziamo’. Una cosa così non mi era mai successa”: la denuncia dello youtuber Simone Cicalone
- Postato il 13 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Giovedì scorso, in pieno giorno e nel traffico della zona Piramide, Simone Cicalone ha vissuto una scena da incubo. Lo youtuber romano, noto per i suoi reportage nelle stazioni della metropolitana dove documenta furti e tentativi di borseggio, ha raccontato a RomaToday quanto accaduto: “Ero sceso di casa e stavo passando su un attraversamento pedonale. Ho notato che c’era un’auto ferma, che mi ha visto passare. Quel veicolo, all’improvviso, ha accelerato e per poco non mi colpiva. Mi è arrivato praticamente ai piedi”. A bordo della vettura, una Fiat Punto, “pare senza assicurazione”, tre uomini tra i 25 e i 30 anni che lo hanno riconosciuto: “Mi hanno detto ‘Cicalò, che lavoro fai?’ Io ho risposto che faccio video. E loro hanno aggiunto ‘La devi fare finita’. A quel punto ho chiesto che cosa facessero loro. Uno mi ha detto che vende auto. Ma ovviamente non gli ho creduto”.
L’intimidazione non si è conclusa lì. Cicalone ha spiegato che i tre uomini hanno tentato di bloccarlo mentre cercava di allontanarsi: “Cercavano di non farmi passare, fino a quando ci sono riuscito. Mi sono trattenuto, sono rimasto tranquillo. L’unica cosa è che non ho avuto la prontezza di fare un video”. Poco dopo, una pattuglia dei carabinieri si è avvicinata. “Nel corso del tempo giudizi negativi nei miei confronti li ho ricevuti da quelli che chiamo hater. Scritte contro di me sono apparse in diversi quartieri, a San Lorenzo come a Colle Salario. Ma una cosa così diretta non mi era mai capitata”, ha aggiunto lo youtuber.
Il giorno successivo, Cicalone è stato nuovamente preso di mira, stavolta sotto casa. Un’altra auto, una Smart Brabus, ha rallentato davanti a lui. A bordo due uomini diversi da quelli del giorno prima. Le parole, ancora una volta, sono state minacciose: “Mi hanno detto ‘Ti ammazziamo’. Li abbiamo inseguiti fino al semaforo, poi si sono dileguati”. Ma Cicalone ha chiarito che questi episodi non lo spingeranno ad abbandonare la sua attività: “Personalmente questi episodi non mi fermeranno. Continuerò a filmare quanto avviene nelle stazioni delle metropolitane, perché si tratta di una situazione che merita una decisa attenzione, con turisti e viaggiatori vittime dei borseggiatori. Non ho le statistiche alla mano, ma non vi rendete conto dei documenti dei malcapitati che raccogliamo di volta in volta”.
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