I 20 anni dalla scomparsa di Aldo Mondino si celebrano in Monferrato 

Inizialmente tra gli esponenti del Movimento Concettuale dell’Arte Povera, Aldo Mondino (Torino, 1983 – 2005) indirizzò gradualmente la sua ricerca su un versante più pittorico, concependo l’arte come un perenne processo di rielaborazione di forma, materia, contenuto e strumenti esecutivi. Un artista eclettico, curioso e visionario che il Monferrato intende omaggiare a vent’anni dalla morte con Mondinorabilia, la mostra ospitata negli spazi della Crescentina – Laboratorio per l’Arte dal 21 settembre all’11 gennaio 2026. Curato da Marzia Capannolo, in collaborazione con l’Archivio Mondino, il progetto espositivo riunisce le opere più significative dell’artista, accompagnando il pubblico alla scoperta degli elementi e dei maestri che hanno influenzato il suo immaginario. 

Non solo, mercoledì primo ottobre la project room dell’Hotel NH Collection Piazza Caprina (Torino), presenterà una mostra di ritratti fotografici dell’artista realizzati da Fabrizio Garghetti, insaldando il legame che unisce la struttura alberghiera alla Crescentina.

La Crescentina – Laboratorio per l’Arte di Fubine Monferrato

Acquistata a metà degli Anni Ottanta dall’architetto Alessandro Monteforte e Fiorella Miraglio, la Crescentina è stata oggetto di diversi interventi di recupero che la rendono oggi una casa dalle ampie metrature incastonata nelle campagne del Monferrato. Diventata associazione culturale nel 2020, la Crescentina – Laboratorio per l’Arte intende ricostruire e documentare i rapporti con i protagonisti del mondo dell’arte che i coniugi intrattenevano con gli artisti, ponendo le basi di una narrazione che passa attraverso gli interventi artistici pensati appositamente per il parco – giardino, come quelli di Urano Palma, Patrizia Guerresi e Aldo Mondino (per citarne solo alcuni). 

Aldo Mondino
Aldo Mondino

La mostra di Aldo Mondino alla Crescentina – Laboratorio per l’Arte di Fubine Monferrato

La mostra Mondinorabilia, quindi, si sviluppa sia negli spazi interni che esterni della casa: si parte dalla galleria principale al primo piano con il trittico Kew gardens. Ritratto di Lord e Lady Cavendish (Serra), del 2004, composto da tre pannelli a olio su linoleum, vetro e ferro. L’imponente composizione – un insieme di ‘serre’ dalle quali si intravedono i due duchi di Devonshire immersi tra i petali dei delicati fiori del ciclo Orchidee , venne presentata alla XIV Quadriennale di Roma Fuori Tema/Italian feeling inaugurata il 9 marzo 2005, e rappresentò l’ultima uscita pubblica di Aldo Mondino prima della sua improvvisa scomparsa il giorno seguente a Torino. 

A questa grande installazione si uniscono i ritratti dei grandi maestri da cui l’artista trae ispirazione. Una selezione molto ricca tra cui spicca Renoir, del 1993, nume tutelare rivisitato come epifania del piacere della pittura. Il progetto espositivo intende anche valorizzare il legame tra l’artista e la Crescentina e, per l’occasione, verranno presentate al pubblico tre nuove acquisizioni: due tappeti del 1997 e la grande scultura in bronzo, Iniziazione, che campeggia nel giardino principale della struttura. 

La musica nelle opere di Aldo Mondino in mostra a Monferrato 

Ad animare il percorso espositivo saranno anche diversi lavori degli Anni Settanta dedicati alla musica. Le opere realizzate con strumenti tecnici e linguistici eterogenee sono dedicate al compositore del primo Novecento Eric Satie e alla sua musica anti-accademica, che includeva rumori e suoni non convenzionali come il “piano preparato” (tecnica che consiste nell’inserire oggetti tra le corde del pianoforte per alterarne il suono), successivamente sviluppata e resa famosa dal compositore americano John Cage. In omaggio al grande interesse di Mondino per la musica, e grazie alla collaborazione con il Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria, durante l’inaugurazione del 21 settembre verranno eseguiti al pianoforte alcuni brani del compositore francese.

Aldo Mondino - Siena
Aldo Mondino – Siena

Aldo Mondino e il distacco dall’Arte Povera

Altra opera fondamentale nel percorso della mostra è il dipinto Il Creativo, l’ultimo lavoro di uno dei cicli più significativi dell’artista che segna nel 1969 il suo distacco dall’Arte Povera, dal mercato delle gallerie, dalle mode e allo stesso tempo il suo avvicinamento ai misticismi orientali, con una particolare fascinazione per il trattato di filosofia cinese I Ching. Su questa grande tela sono rappresentati i soli strumenti di lavoro del pittore, che danno forma a un Mondino tormentato e lontano dalla sua tipica ironia

Aldo Mondino - Mondine copia
Aldo Mondino – Mondine copia

Parola alla curatrice Marzia Capannolo

L’intenzione è quella di cercare di evidenziare quelli che sono stati i passaggi principali nella ricerca di Aldo Mondino attraverso le sue suggestioni, le sue passioni e gli interessi”, spiega la curatrice Marzia Capannolo ad Artribune. “Un artista che ha dimostrato di avere una grande inventiva e una proteiformità che gli ha consentito di lavorare su tutti i fronti. Non solo, questo gli ha permesso di approfondire concettualmente il linguaggio ‘principe’ della pittura e reinventarlo continuamente in una chiave teorica, anti-accademica, anti-classica, introducendo anche il linoleum che va a sostituire la tela rivelandosi un supporto perfetto per l’effetto di scioltezza e immediatezza che voleva esprimere. Risorse grazie alle quali la pittura si concentra nell’immagine favorendo la creazione di stratificazioni, di velature, quasi improvvise, che rivelano all’occhio dei livelli successivi di lettura”. Uno stile apparentemente semplice ma che in verità cela degli enigmi, dei rebus, nonché “un’attenzione molto acuta dei livelli di comprensione e di senso”
Nella ricerca di Mondino non manca poi l’elemento ironico, l’utilizzo della parola e di “inciampi” enigmistici nelle opere “consentendo di dare loro una nuova visione, una nuova prospettiva ai lavori realizzati”. E Parigi che valenza ha avuto nella sua vita? “In una vita vissuta tra Italia e Francia, Parigi gli ha consentito di essere sempre aderente ai linguaggi più contemporanei e universali dell’arte contemporanea e, al tempo stesso, di mantenere una cifra personale”. 

Valentina Muzi 

L’articolo "I 20 anni dalla scomparsa di Aldo Mondino si celebrano in Monferrato " è apparso per la prima volta su Artribune®.

Autore
Artribune

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