“Il gatto è arrivato alla porta della clinica veterinaria da solo. Era denutrito e gravemente malato”: la storia di Sir Bigotes è diventata virale

  • Postato il 28 aprile 2025
  • Animal House
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Nel novembre del 2024, a Tocancipá, in Colombia, un gatto randagio, visibilmente malato, si è presentato davanti alla porta di una clinica veterinaria. Battezzato Sir Bigotes dallo staff della Fundación La Casa de los Gordos, il gatto pesava appena tre chili, era denutrito, assetato e gravemente malato. Nonostante la fondazione avesse sospeso l’accoglienza di nuovi animali per difficoltà economiche, nessuno ha avuto il coraggio di lasciarlo fuori.

Dal giorno del salvataggio, per Sir Bigotes è iniziato un lungo percorso di cure. Gli esami, tra radiografie, ecografie e visite da specialisti, hanno rivelato un’infezione polmonare grave. Dopo settimane di incertezze, la diagnosi: polmonite da Klebsiella, con un ascesso polmonare che rendeva difficilissima la respirazione. Come se non bastasse, è emersa anche la Fiv, il virus che compromette le difese immunitarie. A febbraio, una nuova emergenza ha messo a dura prova il suo corpo già provato: un edema polmonare. “Il nostro caro Sir Bigotes è stato molto male”, ha raccontato la fondazione, “ma continuiamo a lottare per lui”.

Fortunatamente, le cure costanti, una dieta su misura e il sostegno dei veterinari gli hanno permesso di riprendere lentamente peso e forza. Sui social, chi lo segue da mesi lo definisce “il gatto più forte che abbiamo mai conosciuto”. La “Fundación La Casa de Los Gordos” ha raccontato il percorso di cure di Sir Bigotes come una “montagna russa di emozioni”. La stessa fondazione ha invitato le persone a collaborare attraverso piccole ma significative donazioni: “Aiutarlo è credere nella forza della vita e del potere dell’empatia”.

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Il Fatto Quotidiano

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