Il Museo dell’Automobile di Torino apre le porte all’arte contemporanea
- Postato il 11 ottobre 2025
- Arte Contemporanea
- Di Artribune
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Al Museo dell’Automobile di Torino, che ha iniziato il 2025 riaprendo al pubblico il Centro storico Fiat e i suoi archivi e ha confermato di recente la buona affluenza di visitatori registrata nel 2024 (staccando solo nel mese di agosto oltre 35mila biglietti), il mese di ottobre si apre con la celebrazione del quarantesimo anniversario del film Ritorno al futuro.
La mostra sul tempo e lo spazio al MAUTO. Da “Ritorno al futuro” a Anri Sala
Intorno all’inconfondibile DeLoreanDMC-12 del 1981 disegnata da Giorgietto Giugiaro, prototipo di autovettura futuribile che si prestò perfettamente a incarnare la macchina del tempo del Dottor Emmett Brown nella saga di Zemeckis, il MAUTO allestisce la mostra Ritorno al futuro. Prototipi di tempo, a cura di Gianluigi Ricuperati, che è in realtà una riflessione più ampia sulla relazione tra due degli oggetti di design di massa più diffusi: le automobili e gli orologi.
Ma il progetto, allestito dal primo ottobre e visibile fino all’11 gennaio 2026, è anche il primo segnale di un’inedita apertura al mondo dell’arte contemporanea da parte del museo fondato nel 1933 per raccontare l’evoluzione storica dell’automobile.
In mostra, infatti, saranno esposte anche dodici opere della serie Suspended dell’artista Anri Sala: presentati per la prima volta insieme in una sede museale, i lavori – dodici come il numero di ore del quadrante di un orologio – si concentrano sulla sospensione e sulla fluidità del tempo, tra eidos e cronos (spazio e tempo).

L’arte contemporanea entra al MAUTO
Solo dalla fine di ottobre, però, si entrerà nel vivo dell’aggiornamento, a partire dal riallestimento del percorso permanente, che si avvarrà anche di un nuovo apparato didascalico e informativo e proporrà accanto alla collezione di vetture anche materiali d’archivio utili ad approfondire il tema della progettazione, dai disegni tecnici alle fotografie. La vera novità, però, riguarderà l’introduzione di opere d’arte del secondo Novecento nel percorso di visita, in collaborazione con le istituzioni culturali del contemporaneo, torinesi e non, sotto il cappello dell’iniziativa ribattezzata Convergenze (quelle tra il mondo dell’automobilismo e altre forme artistiche e culturali).

La collaborazione con Fondazione Sandretto e Triennale Milano
Il primo atto di questa progettualità – voluta dal presidente Benedetto Camerana e guidata dal direttore del MAUTO Lorenzo Bravetta per proporre il museo come piattaforma “capace di affiancare alla propria identità storica un’attitudine dinamica, relazionale e critica” e interlocutore culturale attivo nel sistema torinese – vedrà il coinvolgimento della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Un sodalizio che si concretizzerà nella mostra News from the Near Future (dal 30 ottobre all’8 marzo 2026), estensione del progetto espositivo allestito nella sede della Fondazione in via Modane, in occasione del suo trentesimo anniversario.
Al contempo il museo ripenserà anche gli spazi dedicati al design, in collaborazione con la Triennale di Milano. E novità potrebbero profilarsi all’orizzonte anche per valorizzare il Centro di conservazione e restauro interno al MAUTO.
Livia Montagnoli
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