“Il senso di colpa mi ha divorato dentro per anni, vedere il suo nome è stato un dono di Dio”: il dramma per la morte della bisnonna e il “segno” arrivato dall'”aldilà”
- Postato il 28 ottobre 2025
- Storie Dal Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Il senso di colpa mi ha divorato dentro per anni”. Inizia così il racconto toccante di una donna che, in un post su Reddit, ha condiviso la sua difficile elaborazione di un lutto, complicato dalla distanza e dal rimpianto. Per anni, si è sentita tormentata per non essere stata presente alla morte della sua bisnonna, ma un evento inaspettato, un “segno dall’aldilà” che lei stessa definisce “un dono di Dio“, le ha finalmente dato la pace.
Nel suo post, la donna descrive la bisnonna come “la donna più tosta mai esistita”. Una polacca, nata nel 1922, sopravvissuta alle avversità della Seconda Guerra Mondiale, che aveva cresciuto due figli da sola dopo aver perso il marito, diventando la “matriarca de facto” della famiglia. Quando questa figura eroica è venuta a mancare, la pronipote, allora 22enne, era l’unica assente: “È morta circondata da tutta la mia famiglia, tranne me, perché vivevo all’estero”, ha scritto. Quell’assenza si è trasformata per lei in un fardello emotivo duraturo.
Il senso di colpa è riemerso con forza di recente, durante un periodo di forte stress accademico. Sopraffatta, una sera la giovane donna ha avuto un crollo e ha fatto qualcosa che non faceva di solito: ha chiesto aiuto all’universo. “Ho implorato per un segno che lei stesse bene, che fosse felice ovunque si trovasse”, ha raccontato. Il giorno seguente, è accaduto l’inaspettato. Mentre seguiva un corso online, la sua attenzione è stata catturata da un nome nella sezione dei commenti. “Ho notato il suo nome esatto, che commentava un modulo, [scrivendo] quanto le piacesse e quanto fosse ben strutturato“. La donna ha ammesso con lucidità che quel nome non è raro in Polonia e che, logicamente, potrebbe trattarsi di una semplice coincidenza. Eppure, la tempistica di quell’apparizione le è sembrata profondamente significativa: “Vedere il suo nome apparire il giorno dopo aver chiesto un segno qualsiasi è stato come un dono di Dio“, ha scritto.
Questo segnale “dall’aldilà”, arrivato nel momento di maggior bisogno, ha avuto un effetto catartico, aiutandola ad alleviare il dolore che si portava dentro. La sua riflessione finale è un’ammissione di fede ritrovata: “Sì, credo che una volta che qualcuno se n’è andato, sia ancora in giro spiritualmente, a prendersi cura di te, assicurandosi che tu stia bene”. Un piccolo segno digitale che, per lei, ha significato la chiusura di una ferita profonda.
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