Il silenzio della comunità ebraica italiana su Gaza è complicità. Il mio appello: uscite dal ghetto!
- Postato il 2 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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In tutto il mondo, migliaia di ebrei stanno manifestando contro l’eccidio in corso a Gaza: da New York a Londra, da Parigi a Dublino, persino, seppur in piccola parte, a Tel Aviv. Ma in Italia, la voce della comunità ebraica resta assente. Un silenzio assordante davanti a un genocidio che ogni giorno cancella vite, radici, famiglie intere.
È paura o adesione al piano criminale di Netanyahu?
Ad eccezione di poche voci libere, la comunità ebraica italiana appare indifferente all’orrore che si consuma in Palestina. Il segretario generale dell’Onu, António Guterres, ha dichiarato che Gaza è diventata un “campo di sterminio”. Davanti a una simile affermazione, si può davvero restare in silenzio? Il male non ha bandiera né colore politico: va denunciato, sempre.
Chi conosce la storia del ghetto ebraico di Roma sa bene cosa significa essere disumanizzati. Umiliazioni, violenze, deportazioni, la razzia del 16 ottobre 1943. Bambini strappati alle madri. Famiglie cancellate. Chi ha ereditato quella memoria dovrebbe oggi alzare la voce. Perché il “mai più” non può valere a intermittenza. Altrimenti è ipocrisia.
Non si può restare zitti mentre scuole, ospedali, campi profughi vengono bombardati. Non si può tacere mentre bambini palestinesi vengono massacrati, anche con armi fornite dal governo italiano.
Il silenzio, oggi, è complicità. E i primi a dover denunciare e dissociarsi da questo orrore dovrebbero essere proprio coloro che hanno vissuto, o ereditato nella propria storia familiare, le mostruosità di Auschwitz o Dachau. La vera identità ebraica è giustizia, non sopraffazione. È pietà, non vendetta. È memoria, non strumentalizzazione della Shoah per giustificare nuovi crimini.
Oggi, il governo italiano più a destra della storia repubblicana difende e arma Israele. Non vi inquieta che il presidente del Senato esponga il busto di Mussolini nella propria abitazione? È questo l’alleato della comunità ebraica?
È tempo di uscire dal silenzio. È tempo di liberarsi dal sionismo, come l’Italia si è liberata dal fascismo. Dopo decine di migliaia di vittime civili, la vera memoria è responsabilità. E la pace esige coraggio e giustizia per un popolo martire come quello palestinese.
Su YouTube ho rivolto un appello alla comunità ebraica italiana: alcuni hanno commentato il video pubblicamente; altri, che temono di esporsi, mi hanno scritto in privato.
Il mio invito è: uscite dal ghetto! Unitevi a chi protesta: sarete i benvenuti. Ma fatelo ora. Prima che sia troppo tardi.
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