In discussione alla Camera la norma per far divenire la Stretto di Messina stazione unica appaltante
- Postato il 9 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
In discussione alla Camera la norma per far divenire la Stretto di Messina stazione unica appaltante
Il ministro Salvini mira a rendere più veloce l’iter di realizzazione del Ponte sullo Stretto, la norma che trasforma la Società Stretto di Messina in stazione unica appaltante approvata in commissione approda alla Camera
ROMA – Sarà oggi il giorno in cui il dl Infrastrutture approderà nell’aula della Camera dei deputati per l’esame e la prosecuzione dell’iter di conversione in legge. Già il governo aveva annunciato che avrebbe chiesto il voto di fiducia, atteso quindi per giovedì, poi dovrà ottenere entro il 21 luglio il sì del Senato, dopo quello atteso in settimana alla Camera. Pena la sua decadenza.
Ieri intanto tre emendamenti hanno riguardato la Calabria, in particolare il Ponte sullo Stretto, l’Autostrada Salerno – Reggio Calabria e le opere relative all’Alta velocità sull’asse Salerno – Reggio.
PONTE SULLO STRETTO
Un passo verso la sua realizzazione è stato compiuto con l’approvazione della misura che «mira ad accelerare un’opera prioritaria e di preminente interesse nazionale», così comunica il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
L’emendamento prevede che la società Stretto di Messina S.p.A. sia inserita di diritto nell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate. «Questa decisione segue quanto già stabilito per realtà come la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A. e Giubileo 2025 S.p.A., garantendo un iter più rapido», precisano dal Mit. La semplificazione introdotta dall’emendamento consente alla società «di operare quale stazione appaltante nella fase di progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici funzionali all’espletamento delle attività e dei compiti alla stessa assegnati e di procedere con maggiore celerità allo svolgimento delle attività necessarie per la realizzazione del Ponte».
Sulla norma, fortemente contestata solo lunedì scorso dalla Cigl, che ha denunciato un «attacco ai principi di trasparenza e legalità», la società concessionaria dell’opera ha sottolineato come «la Stretto di Messina sarebbe comunque sottoposta, come tutte le stazioni appaltanti qualificate, alle verifiche attuate dall’Autorità, in aggiunta agli ordinari controlli previsti per la Società. È necessario sottolineare al riguardo che la Società ha attualmente una struttura legale adeguata per questa attività».
C’è un altro provvedimento che potrebbe riguardare la mega opera, quello «che introduce una misura di semplificazione in materia di valutazione di impatto ambientale (VIA) per i progetti infrastrutturali, aventi quale unico obiettivo la difesa nazionale».
Oggetto di discussione in questo periodo è proprio la riqualificazione del Ponte sullo Stretto come possibile opera militare, se la decisione dovesse virare verso questa soluzione allora anche al Ponte verrebbero applicati i «tempi ridotti a 30 giorni per l’adozione del decreto del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con cui si esonerano dalla Via i progetti di difesa nazionale», come recita il testo della legge. Tuttavia, sul tavolo pare permanga solamente l’ipotesi del dual-use (civile e militare).
AUTOSTRADA A2 DEL MEDITERRANEO (EX SALERNO-REGGIO CALABRIA)
L’accelerazione per il completamento di un’opera strategica per il Sud come l’Autostrada A2 del Mediterraneo (già Salerno-Reggio Calabria) è alla base dell’emendamento che prevede la nomina dell’amministratore delegato di Anas come Commissario straordinario al fine di «completare celermente alcuni lotti già finanziati, compresi nel tratto tra Cosenza e Altilia», spiegano dal Mit, perché quest’approvazione assicurerà «procedure semplificate e accelerate per i lotti già finanziati garantirà la prosecuzione rapida degli interventi. Queste infrastrutture sono di estrema rilevanza per la sicurezza della circolazione dei cittadini e del traffico merci».
ALTA VELOCITÀ FERROVIARIA SALERNO-REGGIO
Sono 15 i milioni di euro finanziati dalla legge per le opere di mitigazione e riqualificazione dell’Alta Velocità Salerno – Reggio Calabria. Nel dettaglio, è stata autorizzata la spesa complessiva per gli anni 2026-2028 per assicurare la realizzazione di programmi e di progetti urgenti di riqualificazione e mitigazione urbanistica connessi al progetto della linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria – Lotto 1° (tratta Battipaglia-Romagnano). Poche nuove, dunque, per la Calabria dove il lotto Romagnano-Praia è nella fase autorizzativa mentre le gallerie Santomarco sono in fase di gara.
L’OPPOSIZIONE AGLI EMENDAMENTI
La discussione nelle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti alla Camera e l’approvazione del pacchetto di emendamenti hanno suscitato contrarietà nella minoranza i cui membri hanno abbandonato i lavori in segno di protesta contro il governo. «Si continua a giocare con norme improvvisate e incerte, tentando di scaricare sulle spalle dei cittadini i costi di scelte politiche sbagliate», hanno detto Marco Simiani e Anthony Barbagallo, capigruppo Pd commissioni Ambiente e Trasporti.
«Solo pochi giorni fa, il governo aveva dichiarato che non ci sarebbero stati ulteriori emendamenti. Una promessa puntualmente tradita. – chiariscono i dem – Le risorse per le infrastrutture esistono: basterebbe investirle nella manutenzione e nel potenziamento della rete viaria nazionale, anziché sperperarle in un’opera ideologica e insostenibile come il Ponte sullo Stretto, che continua ad assorbire miliardi sottraendoli alle vere priorità del Paese».
Il Quotidiano del Sud.
In discussione alla Camera la norma per far divenire la Stretto di Messina stazione unica appaltante