La nuova stazione metro di Napoli è di una bellezza impressionante ma mancano i treni

  • Postato il 12 settembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Dopo 25 anni, 7 mesi, 32 ore e qualche manciata di minuti dalla consegna del progetto, Anish Kapoor, scultore di fama mondiale tra i più grandi (confermato anche dall’Intelligenza Artificiale) inaugura la stazione della metropolitana di Monte Sant’Angelo a Napoli. A Roma si festeggia il Giubileo Santo, qui si festeggia l’ “Amministraziante”. Ma quale tra tante chiederete voi… chiedetelo all’AI: io non c’ero. Giovedì invece c’era tanta politica, troppa, a bearsi di una cosa di cui qualsiasi altro governo si vergognerebbe. Non il nostro che non conosce scuorno.

In mezzo a tanto rumore c’era solo l’aplomb dell’artista anglo/indiano Anish Kapoor, accompagnato dagli amici/galleristi di sempre Eduardo Cicelyn (Casa Madre) e Lorenzo Fiaschi (Galleria Continua). Che come i veri grandi non se la tira per niente. Chiunque con un briciolo di senso civico avrebbe tirato pietre alla “Disamministrazione”. Anish ha solo chiesto sottovoce: dove sono i treni? Ops, il trenino ciuciuciù ancora non si vede all’orizzonte. Intanto la sua opera è di impressionate bellezza, un gigantesco anello in cemento e granito. In tandem con l’inaugurazione oggi di altro suo site specific, un periscopio di riflessi argentati, installato nel Duomo del Rione Terra di Pozzuoli, un presepe arroccato sul mare fra vestigie romane, un incanto, la mostra Diffusa curata da Chiara Parisi, ideazione di Italics Art and Landscape (fino al 14 settembre correte a vederla).

Invece per vedere materializzarsi il treno della metropolitana bisognerà aspetterà oltre un mese, dopo la conclusione dei collaudi. Venticinque anni non sono bastati. E comunque ci sarà un treno ogni 24 minuti. Alla stazione di Santa Maria degli Angeli inaugurata lo scorso luglio, da un “beato” Manfredi (lì c’erano quattro gatti, io tra questi) tocca accendere un cero a San Gennaro. Il trenino ciùciuciuù (e non é una battuta) è obsoleto come la durata dei lavori della Linea 6, cominciata negli anni 80, passa ogni 20 minuti, se passa, si fanno ancora collaudi (?) e comunque chiude alle 3 del pomeriggio.

Il direttore dei lavori della linea di Montesanto, il professore Antonello De Luca, eccellenza della Facoltà di Ingegneria della Federico II, aveva promesso alle sue gemelline, Rita e Liliana, come regalo dei diciott’anni quest’anno, il funzionamento della linea che collega l’Università e Rione Triano con il centro della città. Mi sa che è meglio regalare alle girls uno scooter.

Antonio Bassolino è lui, prima degli altri che ha avuto la visione delle “Stazioni dell’Arte” come fossero veri e propri musei di Arte contemporanea è lui che ha inventato i concerti in piazza Plebiscito. Ma lui invitava Bruce Springsteen e Lucio Dalla. Il non-sindaco Manfredi il mese di settembre ha monopolizzato la piazza con ben 17 date, tra cui Gigi d’Alessio e Sal Da Vinci. Motivazione: concerti di grande richiamo internazionale. Sarà per questo che gli stranieri a Napoli non vengono più. E i bnb che infestano il centro storico come zoccole hanno cartelli fuori la porta: letto e spritz 25 euro. Siamo al Medioevo del turismo. Manfredi, burocrate oscuro ed ambizioso (vuole solo la presidenza del Pd e trama campi larghi d’alleanza con (la foglia di) Fico, degno orpello di un apparato di partito superato da anni.

P.S. Nel momento in cui scrivo, a mezzanotte e dintorni, dal porticato di Piazza Plebiscito, ovviamente blindato un intero quartiere, Nino D’Angelo spara i fuochi d’artificio di consuetudine di fine concerto. Superati ogni limite e decibel.

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Il Fatto Quotidiano

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