“L’impronta ritrovata di Andrea Sempio è una bufala”: parla l’avvocato difensore Massimo Lovati. Aveva già detto: “È stato un sicario a uccidere Chiara Poggi”

L’avvocato Massimo Lovati è tornato a parlare a “Mattino Cinque” della famosa impronta che è stata dichiarata compatibile a Andrea Sempio, unico indagato nel nuovo filone di indagine sull’omicidio di Chiara Poggi.

“Dove sono andati a prendere l’impronta palmare? – si chiede Lovati ai microfoni di Mattino 5 – Sono inutilizzabili perché non mi hanno neanche avvertito, gli hanno telefonato. Una cosa… lasciamo perdere”. Federica Panicucci ha incalzato: “L’impronta palmare l’hanno presa e l’hanno comparata con quella sul muro“. E Lovati ha risposto: “Ma quell’impronta è inutilizzabile”. La conduttrice ha tenuto aa sottolineare: “Il consulente della procura dice un’altra cosa”.

Sempre a Mattino 5 nella puntata del 21 maggio Lovati aveva dichiarato: “Meno male che non ci siamo presentati in procura con Sempio perché con quella storia dell’impronta ci massacravano a sorpresa. Non ne sapevamo nulla”.

Le affermazioni dell’avvocato Lovati, dunque, si ricollegano alle altre dichiarazioni rilasciate il 6 maggio scorso a “Storie Italiane”: “Io l’ho sempre detto: è stato un sicario a uccidere Chiara Poggi. Non parlo da avvocato, ma da criminologo o da cittadino normale che ha una sua idea”.

E ancora: “Sono difensore di Andrea Sempio dal 2016, ero vivo anche nel 2007 e come tutti i cittadini e gli addetti ai lavori, ho sempre avuto le mie opinioni che esprimo in questa circostanza: ho sempre pensato che Stasi sia innocente”.

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