Milano Pride, il programma della “Resistenza arcobaleno”: “Prepariamo un gemellaggio con Budapest dove Orban l’ha vietato”

  • Postato il 11 giugno 2025
  • Diritti
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Resistenza Arcobaleno”: è questo il tema e il motto di Milano Pride 2025, presentato nelle scorse ore in conferenza stampa a Palazzo Marino e che culminerà nella parata di sabato 28 giugno per le strade della città. Uno dei più grandi eventi nazionali dedicati alla lotta per i diritti LGBTQIA+, giunto alla sua 24esima edizione, invita a non abbassare la guardia soprattutto in un momento storico in cui “il riemergere di una cultura della violenza e dell’odio minacciano la società in modo trasversale”. Alice Redaelli, Presidente di CIG Arcigay Milano, commenta: “Il Milano Pride lancia un messaggio forte e chiaro: è ora di mobilitarci tutti, contro ogni forma di discriminazione e violenza. In un tempo in cui vediamo messi in discussione anche i più basilari diritti umani e civili e la progressiva erosione delle libertà fondamentali, dobbiamo scendere in piazza per dimostrare che insieme possiamo essere un nuovo movimento di Resistenza”.

E non solo: “Quest’anno anche il Milano Pride cadrà il 28 giugno, che è l’anniversario delle rivolte di Stonewall a New York, in maniera più evidente cadrà anche in contemporanea il Budapest Pride, che quest’anno è stato vietato dal governo Orban e che si terrà comunque, in un vero e proprio atto di resistenza, in maniera clandestina”. “Stiamo costruendo anche un gemellaggio con loro, per avere la loro voce anche al Milano Pride. In questo momento vediamo come in Europa, in Italia e nel mondo siano sotto attacco da parte di governi di una certa parte politica. In Ungheria il Budapest Pride è stato vietato dal governo Orban con modifica costituzionale agghiacciante. Il 28 giugno il Budapest Pride avverrà in maniera clandestina. Stiamo lavorando per avere là una nostra delegazione e un loro contributo alla nostra giornata. Per questo pensiamo sia essenziale esserci e ci aspettiamo una grande partecipazione”.

Gli occhi del capoluogo lombardo durante tutto il “pride month” – che quest’anno si è aperto con un’inaugurazione in piazza a Dergano per valorizzare il lavoro delle realtà che lavorano nei quartieri più periferici – andranno ben oltre i confini nazionali: dagli ordini esecutivi contro la comunità queer negli Stati Uniti di Trump, fino al divieto del Budapest Pride nell’Ungheria di Orban, e condanna del silenzio del governo italiano di quanto perpetrato dal governo israeliano in Palestina.

Milano Pride 2025, gli eventi – Tanti, come di consueto, gli eventi e le attività che accompagneranno la cittadinanza in attesa della parata del 28 giugno: dalla presentazione di libri a drag show, stand up comedy, dj set, musica e talk (calendario completo nella sezione “Eventi” sul sito). Un ruolo centrale sarà ricoperto anche dallo sport. Sabato 21 e domenica 22 giugno, infatti, la piazza all’Arco della Pace si trasforma nella Pride Sport Arena, due giorni di tornei, incontri e festa aperti a tutta la città per promuovere l’inclusione, la gentilezza e il rispetto attraverso lo sport.

Immancabili nel quartiere di Porta Venezia le Pride Square: da mercoledì 25 a venerdì 27 giugno talk, dibattiti, arte e cultura senza dimenticare l’importanza della salute e della prevenzione. In Largo Bellintani sarà infatti presente un presidio con infopoint e test HIV e sifilide, rapidi, anonimi e gratuiti in collaborazione con Milano Checkpoint.

Il percorso della parata – L’appuntamento più atteso e partecipato resta la parata di sabato 28 giugno. Quest’anno si stima che a sfilare saranno 350mila persone e 50 carri L’appuntamento è in via Vittor Pisani dalle ore 15:00, mentre la partenza è fissata per le 15:30 da Piazza della Repubblica per continuare lungo via della Liberazione, Melchiorre Gioia, Piazza XXV Aprile, i Bastioni di Porta Volta e viale Elvezia. Da qui si costeggerà il Parco Sempione lungo viale Byron, via Melzi d’Eril per terminare all’ombra dell’Arco della Pace. Una marcia che tenterà di limitare i danni per l’ambiente: per ogni mezzo inquinante, Milano Pride destinerà una cifra proporzionale a progetti di riforestazione urbana, e il carro che meglio coniugherà l’impegno per l’ambiente e la creatività sarà premiato con il riconoscimento “Green To Queer” sul palco dell’evento finale.

L’evento di chiusura – Dalle 18:00 la festa si sposterà sul palco allestito all’Arco della Pace. Qui si leveranno le voci delle associazioni, le richieste della comunità LGBTQIA+ e le rivendicazioni degli attivisti, oltre ai saluti delle istituzioni e a momenti di intrattenimento. Fra i presentatori dell’evento: Daniele Gattano, Edoardo Zedda e Marta Zoboli. Numerosi gli ospiti e gli artisti che si alterneranno on stage. Tra questi: Ambra Angiolini, BigMama, Sarah Toscano, Sarafine, Alex Wyse, Michele Bravi, Italy Bares, Orietta Berti, Mida, Romina Falconi, Levante, Mille, Alexia, Senza_Cri, Antonia, Remon Karam. L’evento finale sarà fruibile anche dalla zona di parco Sempione adiacente alla piazza di Arco della Pace, grazie a delay audio, e in streaming sul canale YouTube del Milano Pride.

Il Comune al fianco del Pride – Milano Pride è organizzato dal CIG Arcigay Milano in collaborazione con le associazioni del Coordinamento Arcobaleno e l’insieme delle associazioni LGBTQIA+ del territorio. L’edizione 2025 ha il Patrocinio della Commissione Europea, della Città Metropolitana di Milano oltre che del Comune di Milano e di numerosi Comuni del territorio. “Anche quest’anno – dichiara l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé – siamo orgogliosi di essere al fianco di CIG Arcigay Milano e delle associazioni del Coordinamento Arcobaleno a sostegno del Milano Pride. Una scelta che facciamo con il patrocinio comunale per ribadire l’impegno dell’Amministrazione e della città a favore dei diritti della comunità LGBTQIA+ e contro ogni forma di discriminazione”.

Pride tutto l’anno – Il Pride non si esaurisce con la fine del mese di giugno. Grazie al Rainbow Social Fund, fondo istituito per sostenere progetti e servizi dedicati alla comunità LGBTQIA+ ma non solo, le donazioni e i fondi raccolti, al netto delle spese, sono destinati al sostegno di progetti tesi al cambiamento sociale 365 giorni all’anno. Tra i progetti sostenuti dal Rainbow Social Fund figurano Casa Alba per donne senza fissa dimora, housing assistito per i richiedenti asilo politico LGBTQIA+, assistenza legale per le vittime di violenza omotransfobica, il progetto Milano Checkpoint dedicato alla salute e alla prevenzione, il MiX Festival e la piattaforma Pessima Art che promuove artisti transgender e non binary.

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