‘Ndrangheta, controllo giudiziario per un’azienda di Genova contigua alla cosca Grande Aracri di Cutro
- Postato il 9 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
‘Ndrangheta, controllo giudiziario per un’azienda di Genova contigua alla cosca Grande Aracri di Cutro
Misura eseguita dalla Dia di Genova nei confronti di un’impresa vicina ai Grande Aracri di Cutro, in Emilia ditta riammessa alla white list
CUTRO (CROTONE) – La Brc, azienda genovese con un fatturato superiore ai 4,5 milioni di euro, è riconducibile alla cosca Grande Aracri di Cutro. Per questo la Direzione investigativa antimafia (Dia), eseguendo un provvedimento della Sezione per le misure di prevenzione del Tribunale di Genova, ha applicato il controllo giudiziario nei confronti della spa, operante a livello nazionale nel settore degli appalti pubblici edilizi.
Gli accertamenti svolti dal Gruppo interforze antimafia operativo presso la Prefettura di Genova avevano già portato all’emissione di interdittive antimafia a carico della stessa spa. Le indagini si sono concentrate in particolare sul ruolo e le connessioni di due ex dipendenti della società, condannati in via definitiva per associazione mafiosa e legati da significativi rapporti con l’azienda ora sottoposta a misura di prevenzione.
GENOVA, BONIFICA AZIENDALE PER L’AZIENDA RITENUTA VICINA AI GRANDE ARACRI DI CUTRO
Il Tar ligure, basandosi sugli elementi raccolti in questa fase del procedimento, ha rilevato sufficienti indizi per ritenere che la gestione dell’impresa abbia, in passato, agevolato imprenditori gravitanti nell’orbita della cosca Grande Aracri, radicata a Cutro ma con ramificazioni in Nord Italia. Per questo motivo, l’autorità giudiziaria ha disposto il controllo giudiziario per la durata di un anno. Una misura, quella del controllo giudiziario, che mira alla bonifica dell’azienda sotto la guida dell’autorità giudiziaria. L’obiettivo è quello di ripristinare i principi di legalità e trasparenza, reinserendo l’azienda nel contesto economico sano degli appalti pubblici e spezzando connessioni con le dinamiche criminali.
IN EMILIA
Intanto, in Emilia, epicentro della cosca Grande Aracri, e pertanto territorio in cui si concentra la gran parte delle interdittive antimafia contro le imprese ritenute vicine al clan, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Cpg Costruzioni di Giuseppe Capperi, ribaltando la decisione del Tar di Parma che aveva respinto l’istanza contro il rigetto del rinnovo dell’iscrizione nella white list. Accolta la tesi dell’avvocato Oreste Morcavallo, secondo cui sarebbe stato dato peso eccessivo ai legami familiari dell’amministratore e di un socio, anteriori alla prima iscrizione.
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SELF-CLEANING
Pur essendo emersa l’azienda nell’indagine Bilions, concentratasi su dichiarazioni fraudolente mediante uso di fatture inesistenti, la nuova istruttoria non ha dimostrato, dicono i giudici, il rischio di una regia del clan dietro le attività economiche. Il provvedimento evidenzia che l’azienda si è dotata di un modello di organizzazione e gestione per realizzare misure di self-cleaning. Si conclude un complesso iter che si era protratto per due anni e mezzo per l’azienda dell’imprenditore Capperi, che adesso potrà essere reinserito nella white list e contrattare con la pubblica amministrazione.
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‘Ndrangheta, controllo giudiziario per un’azienda di Genova contigua alla cosca Grande Aracri di Cutro