Occhiuto: «Ospedale di Cosenza unico nel sud Italia a custodire l’antidoto contro il botulino»
- Postato il 26 novembre 2025
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Occhiuto: «Ospedale di Cosenza unico nel sud Italia a custodire l’antidoto contro il botulino»

Il governatore calabrese Roberto Occhiuto annuncia: «L’ospedale di Cosenza sarà l’unico nel Sud Italia a custodire l’antidoto contro il botulino, garantendo interventi più rapidi».
COSENZA – Un’importante novità per la sanità del sud Italia è stata annunciata dal Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, durante il convegno “Botulino: il veleno che ferma il respiro. Il valore della tradizione, l’importanza della prevenzione”, organizzato dall’Azienda ospedaliera di Cosenza. Occhiuto ha rivelato che l’ospedale Annunziata di Cosenza è stato individuato come microdeposito autorizzato per la custodia dell’antitossina botulinica, diventando così l’unico ospedale del Sud Italia ad avere una scorta permanente dell’antidoto.
LA GESTIONE NAZIONALE E LE POLEMICHE PASSATE
Il Governatore ha esordito ricordando le polemiche sorte lo scorso agosto quando a Diamante venne segnalato un focolaio di intossicazione da botulino. Un episodio che aveva sollevato interrogativi sulla mancanza dell’antidoto sul posto. «Forse in pochi sanno – ha detto Occhiuto- che praticamente nessun ospedale in Italia, ad eccezione dei poli strategici di Roma e di Pavia, può detenere questo siero, che viene invece conservato in specifici depositi statati e poi distribuito all’occorrenza attraverso il Centro Antiveleni di Pavia. L’antidoto contro il botulismo è del resto un farmaco eccezionale, un prodotto altamente specializzato, non disponibile in grandi quantità, non reperibile sul mercato e che richiede condizioni di conservazione estremamente rigorose. È proprio per questo che la sua gestione è regolata da protocolli molto severi, pensati per tutelare la sicurezza dei cittadini».
LA CUSTODIA CENTRALIZZATA STABILITA DALLA NORMATIVA
Ha spiegato Occhiuto, ricordando la normativa che: «stabilisce che nessun ospedale possa conservare autonomamente l’antitossina: la custodia è centralizzata, sotto il controllo diretto dello Stato». E, ancora che: «Ogni volta che viene confermato un caso di botulismo, è il Ministero della Salute ad autorizzarne l’utilizzo, attivando immediatamente il Centro Antiveleni. È questo centro, riferimento nazionale, a stabilire il dosaggio, i criteri di priorità e l’intero percorso clinico del paziente. Tutto avviene sotto la supervisione di personale altamente specializzato».
L’OSPEDALE DI COSENZA: UNICO PRESIDIO CON L’ANTIDOTO CONTRO IL BOTULINO NEL MEZZOGIORNO
La grande novità risiede nell’accordo raggiunto tra il Ministero della Salute e la Regione Calabria. «Permettetemi di sottolinearlo, abbiamo una grande novità. Grazie a un accordo tra il Ministero della Salute e la Regione Calabria, la Terapia Intensiva dell’ospedale Annunziata di Cosenza è stata individuata come microdeposito autorizzato per la custodia dell’antitossina botulinica. Sarà l’unico ospedale del Sud Italia ad avere una scorta dell’antidoto».
Questo significa, secondo il Presidente, «tempi di intervento più rapidi, maggiore autonomia operativa e un ruolo strategico che si estende non solo alla Calabria, ma a tutto il Mezzogiorno». Occhiuto ha concluso definendo l’accordo come un «passo avanti significativo, che rafforza la capacità del nostro sistema sanitario di rispondere a eventi rari ma potenzialmente gravissimi, e valorizza una collaborazione istituzionale, tra la Regione e gli enti nazionali, che oggi mostra risultati concreti e misurabili».
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Occhiuto: «Ospedale di Cosenza unico nel sud Italia a custodire l’antidoto contro il botulino»