Ritorna in Piemonte l’avvoltoio monaco, liberato ad Argentera dopo oltre 60 anni
- Postato il 18 agosto 2025
- Ambiente
- Di Quotidiano Piemontese
- 4 Visualizzazioni


ARGENTERA – Una specie assente dall’Italia da più di sessant’anni torna a solcare i cieli piemontesi. A Ferrere, nel comune di Argentera, è stato liberato un avvoltoio monaco, recuperato in Valle Varaita in condizioni di debolezza. L’esemplare, trovato a Sampeyre affamato e debilitato, è stato prontamente soccorso dai Carabinieri Forestali e trasportato al CRAS di Bernezzo, dove ha ricevuto le cure necessarie fino al completo recupero.
Il rilascio, avvenuto lungo la strada per il Puriac alla presenza del Presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, è stato accolto con entusiasmo dagli operatori e dai cittadini presenti. “Vederlo spiegare le ali e prendere il volo è un momento di grande emozione”, ha commentato l’assessore regionale per lo Sviluppo e la Promozione della Montagna, Marco Gallo, sottolineando come l’evento rappresenti “un simbolo della resilienza della natura e dell’impegno quotidiano di enti e volontari per la tutela della biodiversità”.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto al sindaco di Argentera, Monica Ciaburro, e al presidente del CRAS, Matteo Attolico, per aver reso possibile questa iniziativa, che non solo contribuisce al recupero di una specie preziosa, ma rafforza anche l’attenzione sulla conservazione della fauna alpina.
Il ritorno dell’avvoltoio monaco in Piemonte segna una tappa importante nei progetti di tutela e reintroduzione della biodiversità, dimostrando come collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini possa fare la differenza per l’ambiente.
L'articolo Ritorna in Piemonte l’avvoltoio monaco, liberato ad Argentera dopo oltre 60 anni proviene da Quotidiano Piemontese.