Schlein a Genova: “Meloni abbassi i toni”. Incontro con la sindaca Salis e con i volontari di Music For Peace

  • Postato il 11 ottobre 2025
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Genova. Una densa mezza giornata genovese per la segretaria del Pd Elly Schlein, a Genova per intervenire al congresso nazionale di Area democratica per la giustizia. Schlein è l’unica leader di partito a essere intervenuta in persona, mentre sempre questa mattina il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha inviato un messaggio da remoto. Ieri era stato il turno di Matteo Renzi, protagonista di un’intervista, ma sempre da remoto.

Elly Schlein, però, ha approfittato dell’occasione per infilare una serie di altri appuntamenti. Primo fra tutti quello, a palazzo Tursi, con la sindaca di Genova Silvia Salis. La prima cittadina genovese ha incarnato, per prima, la formula del campo largo e della coalizione “testardamente unitaria” propugnata dalla stessa Schlein. Tuttavia, negli ultimi tempi, si sono moltiplicate le suggestioni che indicano la sindaca Salis come possibile competitor della segretaria dem in un’ottica anti Meloni.

Sul tema Schlein, interpellata dai giornalisti davanti al Teatro della Tosse, ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Dopo l’intervento al congresso di Area, l’esponente del centrosinistra sarà a palazzo Tursi, poi incontrerà i vertici locali del partito (nella sua orbita si sono visti Andrea Orlando, Lorenzo Basso, Valentina Ghio, Alberto Pandolfo, Alessandro Terrile, Simone D’Angelo) e poi passerà per un saluto alla sede di Music For Peace, l’organizzazione che ha sostenuto l’avvio della mobilitazione pro Gaza a Genova e che è stata protagonista della raccolta di generi di prima necessità.

A proposito di Palestina, Schlein risponde alle affermazioni di Giorgia Meloni con un invito “ad abbassare i toni”. Ieri la premier ha paragonato la sinistra italiana ad Hamas in quanto a “fondamentalismo”. “Non si è mai sentito in una democrazia che la presidente del consiglio desse dei terroristi alle opposizioni – ha aggiunto Schlein – invito veramente Meloni e il governo ad abbassare i toni e ad affrontare invece con spirito costruttivo la discussione sulla manovra, perché non ci sono misure che possano far riprendere la nostra economia”.

“In un momento in cui la manifattura italiana è in crisi – ha osservato la segretaria Pd – con un calo della produzione industriale da molti mesi consecutivi, l’impatto dei dazi di Trump con cui fare i conti, ancora aspettiamo dal governo di sapere quali misure intende mettere in campo per sostenere le imprese e le famiglie italiane. Non vediamo ancora una misura di sostegno ai salari, perché noi sosteniamo l’idea di un salario minimo, e oltre a questo di riuscire a incentivare i rinnovi contrattuali che aspettano ancora milioni di lavoratori in Italia. E poi c’è la questione dell’energia. Ogni imprenditore ci dice a causa del prezzo dell’energia in Italia non si può reggere il passo della competizione con le imprese tedesche, spagnole o francesi. Si può fare molto su questo anche a costo zero. Quello che noi proponiamo è di fare lo il disaccoppiamento, cioè scollegare il prezzo dell’energia da quello del gas, perché il gas è la fonte più cara, ma è quella che determina il costo delle bollette, delle imprese, delle famiglie italiane. Quindi invitiamo ancora una volta il governo a fare un’azione di questo tipo per scollegare il prezzo dell’energia da quello del gas”.

Autore
Genova24

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