Sciopero improvviso nei cantieri della metropolitana, lavoratori Manelli ancora senza stipendio
- Postato il 28 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Sciopero improvviso questa mattina per i lavoratori del cantiere della metro di Brin e di Corvetto dipendenti della ditta Manelli,
Gli edili, spiegano i sindacati, sono scesi in sciopero perché non hanno ricevuto lo stipendio di settembre e probabilmente resteranno anche senza quello di ottobre.
“Il Comune di Genova, capofila dell’appalto e interessato del problema già dalla settimana scorsa, non è ancora intervenuto. Gli edili, esasperati dalla situazione, questa mattina hanno deciso di incrociare le braccia: è incomprensibile come in un appalto pubblico di questa importanza si possano verificare situazioni simili”, spiega la Fillea Cgil che già ieri aveva denunciato la situazione.
Sul posto sono presenti il segretario generale della Filca Cisl Liguria Andrea Tafaria e il segretario provinciale della Fillea Cgil Serafino Larosa.
“Noi tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto – replica l’assessore alle Infrastrutture Massimo Ferrante -. La nostra direzione è stata rassicurata da Manelli che avrebbero pagato gli stipendi di settembre e ottobre, li abbiamo richiamati più volte a rispettare il contratto e abbiamo ricevuto diverse lettere da parte loro. Del resto gli stessi sindacati due settimane fa mi hanno ringraziato per l’accordo sulla salvaguardia occupazionale”.
La situazione nei cantieri della metropolitana è critica da tempo, ma è deflagrata dopo che il Comune ha avviato l’iter per la rescissione del contratto nei confronti di Metrogenova Scarl, il raggruppamento temporaneo che si era aggiudicato l’appalto integrato per i due prolungamenti Brin Canepari e Brignole-Martinez. All’origine della decisione, annunciata ad agosto dalla sindaca Salis, i ritardi sulla tabella di marcia e le inadempienze contestate a Manelli in qualità di azienda esecutrice.
A settembre Ferrante aveva spiegato che era in corso di valutazione il subentro di un’altra impresa nell’ambito dello stesso consorzio, procedura che aprirebbe a un accordo di risoluzione consensuale senza contenziosi ed eviterebbe le lungaggini di un nuovo affidamento o – peggio – una nuova gara d’appalto. “Abbiamo sospeso l’azione legale, nel frattempo la ditta è ancora sotto contratto fino alla conclusione dell’opera. Si tratta di un percorso molto lungo“, precisa oggi l’assessore.