“Siete di sinistra?” e poi le botte: sull’aggressione in piazza Dante telecamere al vaglio della Digos
- Postato il 4 giugno 2025
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- Di Genova24
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Genova. La notte tra venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno si sono avvicinati a un gruppetto di studenti universitari sui vent’anni e li avrebbero provocati chiedendo loro se erano di sinistra. Alla risposta affermativa di uno di loro, uno dei quattro minorenni denunciati dalla polizia, gli ha detto che allora avrebbe dovuto fare il saluto romano. Poi l’aggressione fisica con un secondo giovane intervenuto a difendere l’amico.
Poi i minorenni, che indossavano capi di abbigliamento neri ma senza simboli espliciti dell’estrema destra, si sono allontanati. Mentre un’ambulanza soccorreva il ragazzo picchiato e il suo amico e una volante della polizia raccoglieva le prime testimonianze, un’altra volante che percorreva via XX Settembre ha notato il gruppo di giovanissimi un po’ troppo rumoroso e li ha fermati per un normale controllo. Ci hanno messo poco a capire, grazie alla contestuale descrizione del gruppo dei presunti aggressori di piazza Dante arrivata dalla sala operativa della Questura, che erano proprio loro. Per questo sono stati portati in Questura e denunciati per lesioni aggravate in concorso.
Adesso alcune immagini del pestaggio sono al vaglio degli investigatori della Digos che hanno ricevuto la delega alle indagini da parte della procura dei minori per capire se ci sia altro dietro l’aggressione e se il movente politico sia qualcosa di più di una ‘sparata’. Tra le telecamere acquisite quella della Banca d’Italia e di alcuni privati che sono minuziosamente analizzate in queste ore.
Dei quattro minorenni denunciati tre risiedono nel quartiere di Albaro: uno di loro ha 16 anni, gli altri tra i 17 e i quasi 18. Sono incensurati e non sarebbero ‘noti’ per la loro appartenenza politica a gruppi di estrema destra, ma vista la giovane età di per sé questo non significa molto.
Decisivo per inquadrare l’aggressione sarà risentire i ragazzi feriti e i loro due amici. Ai poliziotti delle volanti hanno parlato proprio di un movente politico all’aggressione, ma per poter contestare un’eventuale violazione della legge Scelba o della legge Mancino serviranno elementi solidi. Al momento i giovani feriti (che sono stati medicati con una prognosi di 15 e 5 giorni) non avrebbero ancora sporto querela ma hanno tre mesi di tempo per farlo. In ogni caso le lesioni aggravate dal numero delle persone sono perseguibili d’ufficio.