Skoda Felicia Fun, il ritorno di un mito: il nuovo concept digitale

  • Postato il 1 settembre 2025
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  • Di Virgilio.it
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La maggior parte delle auto deve essere utile o veloce, ma ogni tanto qualcuna ignora le regole e pensa solo a far divertire la persona al volante. Negli anni Novanta, Skoda lanciò una piccola rivoluzione con la Felicia Fun, un pick-up giallo acceso che portava in strada lo spirito delle spiagge californiane anziché quello dell’Europa centrale. Con la sua coda trasformabile, i sedili supplementari a cielo aperto e un design fuori dagli schemi, divenne subito un cult tra gli appassionati, soprattutto perché era reale: un’auto in vendita, mica un prototipo da salone.

Oggi, a distanza di oltre vent’anni, la domanda è tornata: come apparirebbe la Felicia Fun se fosse ridisegnata secondo il linguaggio Modern Solid che sta guidando il futuro del marchio? La risposta arriva da Julien Petitseigneur, designer francese di interni in Skoda, che nel tempo libero ha deciso di reinterpretare l’icona con occhi moderni, senza tradirne l’anima spensierata.

Dalla storia alla leggenda

La Felicia Fun originale nacque nello stabilimento di Kvasiny tra il 1997 e il 2000. Era basata sulla più sobria Felicia pick-up, ravvivata da una trovata geniale: la paratia posteriore scorrevole dietro i sedili anteriori permetteva di ricavare due posti supplementari nel cassone, protetti da un semplice tetto in tela. Facevi scorrere il pannello, aprivi la coda e all’improvviso la piccola si trasformava in un’auto adatta alle gite marittime, ai campeggi improvvisati o ai weekend avventurosi.

Skoda Felicia Fun: ritorno in forma digitale
Ufficio Stampa Skoda
La Skoda Felicia Fun torna in forma digitale

Con appena 4.216 unità uscite di fabbrica, rigorosamente verniciate di giallo con inserti a scelta tra verde, arancione e nero, la Felicia Fun è rimasta tra i modelli più rari ed eccentrici di Skoda, complice uno stile riconoscibile al primo sguardo grazie ai paraurti bombati, allo spoiler sul portellone, ai colori accesi e a quell’aria spensierata atipica in un’epoca dominata da vetture serie e compassate.

Lo sguardo del designer

Nato con concept come la Vision 7S, preludio del futuro elettrico del brand, Modern Solid è la nuova filosofia estetica del costruttore, amalgama di linee pulite, superfici tese, proporzioni robuste e dettagli minimalisti, e la sfida era quindi quella di rispettare i codici nel rispetto della personalità esuberante della Felicia Fun. Lo stesso Petitseigneur racconta:

“L’originale non si prendeva mai troppo sul serio, ed è questo che mi affascina ancora oggi. Volevo vedere se quello stesso spirito poteva vivere nel linguaggio Modern Solid senza diventare una caricatura. Mi sono imposto di non esagerare. Niente soluzioni impossibili o futurismi forzati: solo un’interpretazione credibile, che si potesse immaginare davvero su strada

Proporzioni moderne, anima anni Novanta

Il risultato unisce due mondi apparentemente opposti. Da un lato ci sono le proporzioni muscolose e contemporanee: carreggiate larghe, cerchi di grande diametro con copriruota aerodinamici, paraurti e passaruota in nero a contrasto con la carrozzeria gialla, in fede al nuovo linguaggio Škoda. Dall’altro sopravvive il gusto anni Novanta, nella carrozzeria sempre gialla, mentre tocchi di rosa negli interni, nei fari posteriori e persino nel logo richiamano quell’atmosfera pop e solare dell’originale.

Skoda Felicia Fun: il pick-up anni Novanta gode di una seconda giovinezza
Sulle orme del pick-up tuttopepe degli anni Novanta, Skoda attualizza la Felicia Fun

Il frontale adotta il Tech-Deck Face, la calandra chiusa che caratterizza i modelli elettrici del marchio, affiancata da sottili fari a LED a forma di T, e lo stesso motivo si ripete dietro, dove Julien ha inserito una barra luminosa a tutta larghezza con luci posteriori rosa, un omaggio esplicito agli anni Novanta.

“Quel colore fa subito estate, fa subito spiaggia. Era importante conservare un tocco giocoso, altrimenti sarebbe diventata solo un altro pick-up elegante ma anonimo”

Un interno tra futuro e nostalgia

L’abitacolo interpreta il Modern Solid con semplicità, ma nasconde citazioni sottili al passato. Julien ha immaginato un cruscotto con un display a tutta larghezza, richiamante i vecchi monitor CRT, con grafiche volutamente retro ispirate ai videogiochi dell’epoca. La disposizione dei comandi resta orientata al guidatore, mentre sedili e pannelli porta riprendono i colori vivaci dell’esterno, creando continuità tra l’anima giocosa del modello storico e il design pulito dell’era a zero emissioni.

“La Felicia Fun era un’auto divertente anche dentro, quindi volevo evitare l’austerità minimalista che spesso vediamo oggi. Qui la tecnologia c’è, ma con un sorriso”

 

Il ruolo dell’intelligenza artificiale

Curiosamente, parte del processo creativo ha coinvolto strumenti di intelligenza artificiale. Julien racconta di aver usato l’AI per generare le prime bozze, sperimentando diversi prompt per esplorare direzioni stilistiche alternative, e dopo le prove ha rifinito i dettagli manualmente, lavorando tre ore a sera per due settimane.

“L’AI è utile per velocizzare la fase iniziale. Fornisce idee grezze, spunti visivi. Ma sono solo punti di partenza: la vera progettazione inizia dopo, quando prendi quelle suggestioni e le trasformi in qualcosa di coerente e tuo. Non è un tempo lungo per un progetto di design, ma per me era un esercizio creativo, qualcosa di personale. E la Felicia Fun è sempre stata una macchina per il tempo libero, quindi aveva senso viverla così.”

Tra passato e futuro del marchio

Negli anni Novanta nessun altro costruttore europeo propose un pick-up compatto, economico, portatore di soluzioni intelligenti, tra cui la coda trasformabile e una personalità così spensierata e forse proprio per questo la Felicia Fun è ricordata ancora con affetto dagli appassionati, mossa da un’anima leggera merce rara ai giorni nostri. L’impronta Modern Solid concepita da Julien riesce a mantenere lo stesso spirito, pur parlando il linguaggio del presente. Le superfici tese, le proporzioni robuste e i dettagli tecnologici la collocano idealmente nella gamma elettrica Skoda, mentre i tocchi di colore e le citazioni retro le impediscono di diventare un esercizio sterile.

La Felicia Fun reinventata porta in un’unica immagine la memoria di un’epoca e la spinta del presente, mescolando ironia e rigore geometrico, e mostrando come il design, quando sa rischiare, possa trasformare la nostalgia in un oggetto vivo, capace di parlare oggi con la stessa energia dei fasti d’oro. Ed è questo magari il segreto della Felicia Fun: ricordarci che l’auto può essere motivo di spensieratezza, qualcosa che valeva nel 1997 e che, a giudicare dalla interpretazione Modern Solid, potrebbe continuare a valere anche domani.

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Virgilio.it

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