“Soffro di sessonnia, è imbarazzante. Quando dormo a casa di amici sono costretta a chiudere la porta con un lucchetto per non fare danni”: la storia di Lauren

Di giorno ha una vita del tutto normale, da donna felicemente sposata e madre di due figlie adulte. Ma di notte, quando si addormenta, Lauren Spencer “assume una personalità completamente diversa”, spinta da un impulso che non può controllare: quello di cercare un rapporto sessuale. Lauren, 50 anni, del Devon, soffre di sessonnia, un raro e complesso disturbo del sonno (una forma di parasonnia) che la porta ad avere comportamenti sessuali durante il sonno, senza averne alcuna consapevolezza o ricordo al risveglio.

È stata li stessa a raccontare la sua storia al Daily Star: “Vivo da sola con mio marito, e lui non si lamenta“, spiega Lauren. Il marito, Charlie, 52 anni, ha confermato che, mentre la moglie dorme, lei si accoccola a lui o cerca di iniziare un rapporto sessuale accarezzandolo. Una situazione che la coppia ha imparato a gestire con dialogo e apertura: “Charlie, ovviamente, coglie l’occasione e a volte le cose progrediscono”, ha confessato Lauren. “Abbiamo discusso a lungo della mia condizione e ho deciso che sono felice di fare sesso quando questo accade, è completamente consensuale”. Nonostante questo accordo, ammette che “la mancanza di controllo è imbarazzante, ma fortunatamente non è qualcosa che accade così spesso”.

Se tra le mura domestiche la coppia ha trovato un suo equilibrio, il problema si pone quando Lauren deve dormire fuori casa, ad esempio a casa di amici. Il timore di potersi alzare nel sonno e “vagare nella camera da letto di qualcun altro” l’ha spinta ad adottare misure di sicurezza estreme: “Se stessi a casa di un’amica e finissi a letto con il suo partner, sono sicura che non sarei molto popolare”, ha detto con amara ironia. Per evitare situazioni del genere, quando viaggia, porta sempre con sé un lucchetto a cavo per legare la maniglia della porta della sua stanza dall’interno. A questo aggiunge l’uso di un sonnifero da banco, il Nytol, “nella speranza di dormire più profondamente e di non alzarmi dal letto”.

La diagnosi è arrivata nel 2021, dopo che Lauren si era rivolta al suo medico temendo un problema neurologico. La sua vita notturna, infatti, non è caratterizzata solo da comportamenti sessuali. Ha una storia di sonnambulismo, parla nel sonno e a volte cade dal letto. In alcune occasioni, si è alzata per fare le pulizie o ha persino inviato messaggi di testo, senza averne alcun ricordo la mattina seguente. Gli episodi, racconta, sembrano più frequenti quando è particolarmente stressata, ma non è ancora riuscita a identificare un fattore scatenante preciso. Generalmente, preferisce non parlare della sua condizione per non essere giudicata o fraintesa: “Non vorrei che pensassero che sono pazza, ed è qualcosa di cui la maggior parte delle persone non ha mai nemmeno sentito parlare”, ha spiegato.

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Il Fatto Quotidiano

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