Stellantis avvia la produzione della 500 ibrida a Mirafiori e si autocelebra. Urso esulta: “Mantengono le promesse”

  • Postato il 25 novembre 2025
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Ottobre non fa primavera, anche se a Mirafiori John Elkann e Antonio Filosa, presidente e Ceo di Stellantis, il sindaco di Torino Stefano Lorusso, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il ministro del Made in Italy Adolfo Urso hanno trionfalmente celebrato l’avvio della produzione della Fiat 500 ibrida, l’auto che deve rilanciare lo storico stabilimento. E contribuire anche alla riscossa del marchio: lo scorso mese in Europa Fiat ha guadagnato il 21%, quattro volte il mercato europeo, ma il bilancio da inizio anno resta negativo: -13,4%, mentre l’andamento complessivo è leggermente positivo (quasi il 2%).

Urso ha rivendicato il ruolo dell’Italia, che grazie all’intesa con la Germania, ha accelerato il processo di revisione delle norme sulle CO2 e frenato le multe: il sito (3 milioni di metri quadrati con, attualmente, attorno ai 12.800 addetti, inclusi i colletti bianchi oltre alle tute blu) “è un simbolo soprattutto perché si tratta di una tappa cruciale del percorso che abbiamo avviato per primi in Italia, per primi in Europa, nel nostro ministero per garantire che la transizione dell’automobile non lasci indietro l’Italia e la sua filiera”. Ha sostenuto e reso merito a Stellantis di non aver licenziato come sta accadendo, ha ricordato, in altri Paesi, come in Germania, evitando di menzionare i 10.000 dipendenti in meno del gruppo dal 2021 in poi nonché la raffica di cassa integrazione che colpirà tutti gli stabilimenti almeno nei primi sei mesi del 2026. Ed evitando anche di citare il crollo della produzione nazionale, appena 300.000 auto nel corso del 2024 riportando il Belpaese indietro di quasi settant’anni. Senza contare che il 2025 si chiuderà con cifre ancora peggiori.

Ciò nonostante, Urso ha affermato che “a un anno dall’annuncio del piano Italia di Stellantis, possiamo dire con chiarezza che molti passi avanti sono stati compiuti, siamo sulla strada giusta, sulla strada della responsabilità sociale della squadra Italia, come auspicai proprio qui, quando celebrammo insieme i 125 anni della Fiat”. Con la 500 “i” (inclusiva, iconica e italiana, oltre che ibrida, ha evidenziato Olivier Francois, numero uno di Fiat) sono state anche assunte 400 persone e ritorna il secondo turno. Da gennaio lo stabilimento lavorerà dalle 6 di lunedì alle 22 di venerdì per assicurare la produzione del nuovo modello (ne sono previste 100.000 unità l’anno), che si sommeranno alla versione elettrica, decisamente meno richiesta (tra le 20 e le 25 mila).

La produzione ufficiale è cominciata lo scorso 15 novembre – questo fine settimana la macchina debutterà già nelle concessionarie – ed entro fine anno ne verranno assemblati 6.000 esemplari, mille in più di quelli immaginati, per venire commercializzati ad un prezzo base di 16.950 euro. “Sono felice di questo incontro – ha spiegato Filosa – per ribadire con fermezza e convinzione, e con la forza delle azioni concrete, la nostra determinazione a fare tutto il possibile affinché l’Italia faccia la sua parte nel riportare alla crescita l’industria automobilistica europea. Stellantis sta mantenendo i propri impegni con il suo piano per l’Italia, dando priorità alla competitività e alla sostenibilità industriale”. Promesse, le ennesime, che si spera non vengano smentite nel giro di poco tempo se l’auto non dovesse ricevere un’adeguata risposta dai consumatori.

La nuova 500 ibrida, che in realtà è la conversione di un modello nato per essere esclusivamente elettrico, per Filosa è “esattamente il prodotto di cui l’Europa ha bisogno per ringiovanire il suo parco auto, fatto da 150 milioni di autovetture (quasi il 60% del totale), che hanno più di 10 anni, quindi più inquinanti”. Il presidente Elkann ha promesso che “entro il 2027 (la palazzina uffici di Mirafiori, ndr) ospiterà migliaia di colleghi, a ribadire ancora una volta il ruolo centrale che Torino riveste per Stellantis”. Elkann ha parlato all’Unione Europea, esprimendo una richiesta per un “inderogabile obiettivo”, che è “un nuovo e tempestivo quadro normativo che consenta ai costruttori di produrre e commercializzare le auto che i clienti desiderano e, soprattutto, vogliono comprare”. Pur confermando una “immutata fiducia” nel futuro elettrico – ribadita dal Battery Technology Center, dalla linea di assemblaggio per trasmissioni elettrificate eDCT e dal Circular Economy Hub – il presidente ha avvertito che il gruppo è pronto: “Il mercato certamente non lo è. E per mercato intendo le persone, i clienti”. La 500 ibrida è una risposta alla “loro richiesta ampliando la loro scelta”. Ora bisognerà capire cosa ne pensa il mercato.

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