Stessa medaglia ma umori opposti, Quadarella: “Non me l’aspettavo, inseguivo questo record da tempo”. Ceccon: “Sono rimasto sorpreso”
- Postato il 29 luglio 2025
- Sport News
- Di Il Fatto Quotidiano
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Quando si sale sul secondo gradino del podio, le aspettative possono fare una differenza enorme tra la gioia e l’amarezza. Oggi l’Italia del nuoto ha conquistato due medaglie d’argento ai Mondiali di Singapore 2025 con Simona Quadarella e Thomas Ceccon. E se da una parte c’è l’entusiasmo della 26enne romana che mai aveva nuotato così velocemente i 1500 metri stile libero, dall’altra c’è il retrogusto amaro delle dichiarazioni del 24enne vicentino, che sui 100 metri dorso speravo di replicare l’oro vinto un anno fa alle Olimpiadi di Parigi 2025. Entrambi hanno vinto una medaglia ai Mondiali, entrambi hanno fatto una grande gara. Ma le parole vanno in direzioni opposte.
“Non mi aspettavo per niente questa prestazione, sapevo di andare bene ma non pensavo così tanto. Al record europeo ci pensavo da anni, ma non credevo potesse arrivare adesso. Sono contentissima”. Così Quadarella commenta a caldo la medaglia d’argento vinta nei 1500 sl ai Mondiali di nuoto di Singapore. L’azzurra sapeva di non poter battere Katie Ledecky, ma non pensava di riuscire a finire davanti all’australiana Lani Pallister: “Sapevo che sarebbero partite forti e ho cercato di stare dietro, non pensavo che Pallister avesse mollato così e questo mi ha aiutato. Una gara che ho studiato, ci ho messo tanta testa”.
Ai microfoni Sky, Quadarella ha ricordato il cambio tecnico di questa stagione, in cui è passata da Christian Minotti a Gianluca Belfiore: “Ho cambiato un po’ di cose nei miei metodi e questo significa che stiamo lavorando bene. Ci sto mettendo tutta me stessa per migliorare ulteriormente. Oggi è stato emozionante: non ho mai visto così vicina in vita mia la Ledecky“. Un concetto ribadito anche a RaiSport: “Ledecky? Non le sono mai stato così vicina, per me è stato emozionante”, ha detto poi Quadarella che ha così riscattato il quarto posto delle ultime Olimpiadi a Parigi. “Ora sono molto più tranquilla rispetto all’anno scorso e questo è un bello stimolo in vista di Los Angeles, mancano tre anni e ci sono ancora tanti appuntamenti. La delusione di Parigi ce la siamo messa alle spalle e con questa gara ancora di più, le delusioni fanno parte del percorso di un atleta. Le delusioni mi hanno anzi aiutato a crescere”, ha concluso.
Di diverso umore invece Ceccon: “L’arrivo era un po’ preparato, venivo qui per vincere ma va bene comunque ma con le pinze. Non pensavo che potessero andare così forte, sono rimasto sorpreso ma complimenti a loro”, ha detto ai microfoni di RaiSport. Stessi concetti ripetuti a Sky Sport: “Forse sono partito un po’ piano, ma volevo provare a giocare sul ritorno. Non mi aspettavo Coetze, nemmeno il francese. Sono stato sotto i 52 e sono felice per il tempo, si può limare qualcosa in vista della staffetta”. Poi Ceccon ha provato a cercare i lati positivi della sua prestazione: “Sono soddisfatto perché non nuotavo sotto i 52” credo da tre anni. Questa è una gara che sta cambiando e sta diventando molto veloce. Siamo in tanti e tutti vicini: voglio fare i complimenti a Coetze perché ha meritato la vittoria. Certo io ho il rimpianto per il passaggio troppo lento e per un arrivo non perfetto ma sono contento lo stesso”, ha detto alla Federnuoto.
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