Su Amt l’ora della verità, mercoledì commissione sui conti dell’azienda: nuovi tagli in vista

  • Postato il 13 ottobre 2025
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Genova. Settimana importante, quella che si apre, per i conti di Amt Genova. Mercoledì 15 ottobre nella sala rossa di palazzo Tursi è fissata una commissione consiliare “sulla situazione economico-finanziaria dell’azienda di trasporto pubblico locale e suoi sviluppi futuri”. Sarà presente il vicesindaco e assessore a Bilancio Alessandro Terrile, ma sono stati invitati anche i sindacati e i vertici della partecipata.

Un momento della verità, e della chiarezza, sui conti della società dopo che in una conferenza stampa, una decina di giorni fa, la giunta Salis ha parlato di un buco che varia dai 70 ai 100 milioni di euro, secondo le stime dei consulenti di PriceWaterHouseCoopers, oltre a un deficit patrimoniale di circa 90 milioni.

Entro il 15 ottobre sono, infatti, le linee guida del piano di salvataggio di Amt, uno studio redatto dai professionisti Giancarlo Strano e Giovanni Bravo insieme al management dell’azienda e che dovrà indicare la strada per recuperare la pesante situazione di rosso dovuta sia a problematiche strutturali comuni a tutte le società di trasporto pubblico (aumento dei costi di carburante e materiali, aumento del costo del lavoro, insufficienza di contributi statali) sia di gestione specifica, a partire dalle politiche tariffarie volute dal precedente governo comunale di centrodestra.

Ed è per questo che, da un lato, il piano Amt non potrà non includere un maggiore impegno economico da parte dei soci, primo fra tutti il Comune già pronto a stanziare 8 milioni prelevandoli dalla parte corrente del bilancio e – a medio e lungo termine – una ricapitalizzazione dell’azienda con l’ingresso di nuovi soci, probabilmente la Regione Liguria, ma sul breve termine, probabilmente già a partire da novembre, Comune e Amt saranno costretti a rivedere lo schema tariffario, che comprende gratuità, agevolazioni, biglietti e abbonamenti.

Secondo alcune prime indiscrezioni – ma è tutto da confermare – probabile l’introduzione di parametri Isee per le gratuità, in particolare per quelle destinate agli over70 e per gli abbonamenti Miv (metropolitana e impianti verticali), un possibile ridimensionamento territoriale delle agevolazioni in base, differenziando residenti a Genova e nella città metropolitana.

Possibile anche un ritocco verso l’alto del costo degli abbonamenti annuali interi, che nell’attuale piano tariffario costa 295 euro per tutti: potrebbero tornare abbonamenti annuali con prezzi diversi per diverse fasce di età e/o reddito. Non dovrebbe aumentare, invece, il prezzo del biglietto singolo solo bus né quello del biglietto integrato bus+treno.

Nel frattempo, da novembre, i genovesi dovranno però fare i conti anche con un ridimensionamento del servizio. A causa dei pensionamenti e del mancato turn-over non ci sono abbastanza autisti per coprire i turni dell’orario invernale. Dopo i 70 turni già saltati dalla scorsa primavera, si parla di altri 70 turni circa in meno da spalmare sulle linee collinari e su quelle dei principali assi di forza (costa e vallate).

L’obiettivo dell’azienda è cercare di impattare il meno possibile su frequenze e quindi sull’affollamento, cercando di non penalizzare le corse nelle ore di punta e quelle dell’entrata e uscita da scuola degli studenti. Amt ha inoltre avviato una richiesta al ministero dei Trasporti per potenziare il servizio della metropolitana aggiungendo carrozze ai treni in servizio, ma questa misura difficilmente potrà essere attuata prima dell’inizio del 2026.

Per quanto riguarda la situazione economica di Amt Genova, mercoledì in commissione si preannuncia battaglia da parte del centrodestra che sicuramente tenterà di difendere le scelte fatte in passato insieme alla governance che poi ha dovuto rassegnare le dimissioni. Su questo, nei prossimi giorni, la sindaca Salis e il vicesindaco Terrile dovrebbero presentare alcuni documenti alla Corte dei Conti. L’appuntamento è fissato per il 22 ottobre.

Mercoledì 15 ottobre in commissione ci saranno anche i sindacati. Fino a ora sia i confederali sia i principali sindacati di base hanno mantenuto un atteggiamento di responsabilità ma gli animi iniziano a scaldarsi. Venerdì 17 ottobre sono già fissate quattro ore di sciopero di Cub Trasporti. Il sindacato ha criticato la giunta comunale che “litiga con la precedente amministrazione sul bilancio Amt e organizza incontri monotematici”, mentre il personale aziendale si trova a gestire un’azienda in difficoltà.

Dall’altra parte c’è la voce di Usb: il sindacato denuncia un “cannoneggiamento” inatteso da parte della stessa amministrazione, sottolineando come, “di pari passo con la crisi, si ripresentino puntuali ed immancabili le voci su nuovi soci e privati”. Il riferimento è alla stessa Amt ma anche ad Amiu. “La giunta chiarisca, si vuole aprire ai privati?”.

Autore
Genova24

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