Tassa di sbarco a Varenna, lo splendido borgo sul lago di Como fa la proposta
- Postato il 23 giugno 2025
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- Di SiViaggia.it
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Il lago di Como è una delle zone preferite dai turisti, specialmente da quelli che arrivano dagli Stati Uniti affascinati dai borghi e dall’atmosfera luxury scelta da numerosi VIP per le proprie case vacanza. Tra i più belli? Senza dubbio Varenna che, affacciato sulla sponda orientale, subisce un inevitabile boom di visitatori nelle giornate più calde e dalla primavera in poi.
Il successo ha un prezzo caro da pagare: l’overtourism sta portando la cittadina a un flusso così alto da mettere in difficoltà i servizi essenziali, ed ecco che il sindaco Mauro Manzoni si espone con una proposta pronta a far discutere. L’idea, infatti, è quella di introdurre una tassa di sbarco destinata solo ai turisti giornalieri. Un piccolo contributo simbolico, ma che potrebbe fare una grande differenza per le casse comunali e per la gestione del territorio.
Tassa turistica a Varenna
La proposta del primo cittadino nasce da una constatazione chiara: esistono due categorie di turisti. Da un lato, chi soggiorna per più giorni in strutture ricettive e già versa la tradizionale tassa di soggiorno. Dall’altro, una fetta ben più ampia di visitatori “mordi e fuggi” che arrivano la mattina, visitano la città e ripartono nel pomeriggio o alla sera, senza lasciare contributi economici diretti al Comune.
Durante il weekend di Pasqua, ad esempio, si sono contati oltre 100.000 arrivi, molti dei quali tramite i treni regionali provenienti da Milano. Scene di calca, code infinite e treni affollati sono diventate la norma. “Anche questi turisti”, ha spiegato Manzoni, “vanno accolti con dignità. Ma occorre che contribuiscano almeno in parte ai costi che generano”.

Tra le principali criticità evidenziate ci sono la gestione del traffico, la sicurezza e la pulizia urbana. Per un comune di appena 1.000 abitanti, garantire un’accoglienza dignitosa a decine di migliaia di visitatori è una sfida quotidiana. Servono più ausiliari del traffico, più agenti di polizia locale, più personale per la pulizia delle strade, spiega il sindaco in un’intervista rilasciata a La Repubblica. Bisogna però sapere che i limiti di spesa imposti dallo Stato non danno modo di poter assumere altro personale.
Ecco allora l’idea di introdurre un contributo per l’accesso giornaliero, sul modello di quanto già avviene in altre località italiane soggette a iperturismo, come Venezia o alcune isole minori. Una misura che, secondo Manzoni, potrebbe portare sollievo alle finanze comunali e migliorare sensibilmente l’esperienza turistica.
Altri borghi del lago di Como coinvolti
Il sindaco ha già sottoposto la sua proposta al Ministero del Turismo, suggerendo l’estensione del contributo di sbarco anche ad altri comuni con meno di 1.000 abitanti. Un modello replicabile che potrebbe rappresentare una soluzione concreta per molte realtà italiane afflitte dagli stessi problemi.
Nel frattempo, altri sindaci della zona iniziano ad adottare misure restrittive per limitare i disagi: a Como, ad esempio, è stato imposto un limite ai gruppi turistici e ai promotori turistici non autorizzati. Varenna, con la proposta guidata dal primo cittadino, apre un dibattito legato a come coniugare accoglienza e sostenibilità. Una sfida che, da nord a sud, tocca centinaia di piccoli gioielli del nostro Paese.