Tre decenni di libri come fossero oggetti del desiderio: il mondo secondo l’editrice Assouline
- Postato il 26 luglio 2025
- Editoria
- Di Artribune
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Tutto inizia grazie a un colpo di fulmine: quello per La Colombe d’Or, storica locanda situata a Saint-Paul de Vence, tra le colline soleggiate della Costa Azzurra. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il locale era diventato uno dei rifugi prediletti di giganti dell’arte come Matisse, Léger, Picasso, Braque, Calder e Chagall, che spesso pagavano il conto con le proprie opere, contribuendo così, poco per volta, a trasformarlo nello scrigno di una raccolta spontanea e preziosa di capolavori. Negli Anni Cinquanta iniziarono a frequentarlo anche Yves Montand e Simone Signoret, e con loro altri attori, poeti e filosofi. Si cenava sotto le pergole, si discuteva di cultura e politica in libertà, in un’atmosfera rilassata e familiare. Quarant’anni dopo, Prosper Assouline e sua moglie Martine, soggiornando tra quelle stesse mura, rimasero affascinati dalla memoria di epoche irripetibili che ancora aleggiava al loro interno. Decisero di raccontarla in un libro: non un semplice volume illustrato, ma un oggetto capace di restituire lo spirito del luogo. Martine scrisse i testi, Prosper scattò le fotografie. Fu il primo titolo della loro futura casa editrice.
Come comincia l’avventura editoriale di Assouline
Era il 1994. Da quel momento, Assouline cominciò a tracciare un percorso che va oltre il racconto, celebrando, con oltre duemila pubblicazioni oggi tradotte in dieci lingue, un modo raffinato di vivere la cultura. Ogni volume firmato da questa “maison d’édition” è concepito come un oggetto di design, un frammento di uno stile di vita. Copertine in tela, pagine corpose e profumate, fotografie sontuose a piena pagina. Non sono semplici libri, ma mondi in miniatura, scrigni di storie ambientate tra palazzi veneziani, atelier, giardini d’inverno e saloni d’ambasciata. La sede centrale di Assouline, al ventisettesimo piano di un grattacielo a Park Avenue, New York, ha il respiro di un salotto culturale cosmopolita più che di un ufficio. Dalle sue grandi vetrate si gode di una vista che abbraccia il Chrysler Building, capolavoro dell’Art Déco, e la Grand Central Station, una delle più grandi e raffinate stazioni ferroviarie al mondo. Ma è nella sede di Londra che il progetto editoriale si trasforma in esperienza concreta: qui, un edificio storico di Piccadilly progettato da Sir Edwin Lutyens accoglie una libreria-concept store che fonde volumi pregiati, arredi su misura, oggetti vintage e pezzi unici. Al suo interno, lo Swans Bar offre un rifugio dedicato alla lettura e alla conversazione.








Una biblioteca fuori dagli schemi
Nel catalogo convivono eleganza e eccentricità. I titoli non seguono logiche di mercato, ma passioni personali, come Gypset, che racconta i boho-chic che girano il mondo con un caftano e un jet privato, o Palm Beach, un viaggio attraverso decenni di mondanità, tra piscine a sfioro, occhiali oversize e cene in lino bianco. Tra le collezioni più emblematiche, la Ultimate Collection raccoglie volumi a tiratura limitata e di grande formato, rilegati a mano e custoditi in cofanetti, spesso dedicati a icone del lusso e della cultura come Versailles, la Formula 1 o il design italiano. Ma l’universo editoriale della casa editrice si estende oltre: dalle biografie raffinate della Legends Collection ai volumi più compatti delle Icons, dedicati ai simboli dell’eleganza contemporanea. La Classic Collection si distingue per copertine vivaci e titoli a caratteri cubitali, spaziando tra moda, architettura, arte, design e lifestyle. Ai viaggi è dedicata la Travel Series, che documenta destinazioni iconiche come Capri, Mykonos, Gstaad o Marrakech, mentre la Hospitality Collection celebra i migliori luoghi dell’accoglienza, hotel, ristoranti e resort, che hanno fatto scuola nel mondo. Infine, la collezione XXL riunisce pubblicazioni fuori scala: edizioni monumentali pensate per gallerie, fondazioni o collezionisti.
Lo sviluppo del progetto Assouline e le nuove linee di produzione
Nel tempo, la produzione si è estesa anche ad arredi su misura, oggetti di design, accessori da biblioteca e profumazioni d’ambiente. Nel 2010, Prosper Assouline ha ricevuto il titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura francese, a riconoscimento del suo contributo alla promozione dell’arte e della cultura. Dal 2016, alla guida di Martine e Prosper si è unito il figlio Alexandre, portando nuova energia e visione contemporanea alla casa editrice. Tra le sue iniziative, la collaborazione lanciata nel 2019 con l’organizzazione no-profit One Tree Planted per contribuire alla creazione di un clima più sano, alla tutela della biodiversità e al sostegno di progetti di riforestazione nel mondo. Un impegno concreto, che riflette la convinzione che il bello e il benessere non debbano essere un privilegio per pochi, ma un diritto e un piacere che appartiene a tutti. Così, pur celebrando l’eccellenza e il gusto per il raro, la casa editrice non si rivolge solo a un’élite, a collezionisti o intenditori, ma a chiunque ami la cultura e un’estetica senza tempo. In questo spirito, e controcorrente rispetto alla frenesia digitale, Assouline continua a concedersi, e a offrire, il lusso della lentezza. Ogni libro invita a rallentare, a posare la mano sulla copertina e ad aprirlo come si aprirebbe una finestra.
Nicoletta Rita Speltra
L’articolo "Tre decenni di libri come fossero oggetti del desiderio: il mondo secondo l’editrice Assouline" è apparso per la prima volta su Artribune®.