Turismo di massa: ecco le destinazioni da evitare perché troppo affollate
- Postato il 14 maggio 2025
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- Di SiViaggia.it
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Con l’avvicinarsi dell’estate, il tema dell’overtourism si fa sempre più presente nel dibattito generale sul turismo. L’ultima ricerca è stata svolta da Which?, un marchio britannico che, attraverso la verifica dei prodotti, mira a fornire ai consumatori gli strumenti per fare acquisti consapevoli di beni e servizi. Una consapevolezza che riguarda anche la loro scelta in termini di vacanze: lo studio, infatti, ha messo in evidenza sia le destinazioni più colpite dal turismo di massa che le gemme nascoste ancora da scoprire.
Analizzando i dati sul turismo della Commissione Europea (CE), le mete più visitate sono risultate Zante, Maiorca e Parigi, mentre quelle meno battute dal turismo di massa Murcia, Lille o l’Estonia. Tenendo in considerazione tre fattori come il numero di turisti per residente, il numero totale di pernottamenti e il numero di pernottamenti per chilometro quadrato, queste sono le destinazioni da evitare se non volete avere a che fare con il turismo di massa.
Zante, Grecia
Tenendo in considerazione i parametri che abbiamo descritto prima, Zante, conosciuta anche come Zacinto, è considerata a tutti gli effetti la capitale dell’overtourism. Su 40.000 abitanti, ha registrato nel 2023 ben sei milioni di pernottamenti, ossia 150 pernottamenti per ogni residente.
Zacinto non ha il maggior numero di visitatori in termini assoluti, ma rispetto ai residenti il volume di turisti è enorme. Le conseguenze di questa situazione sono diverse, per il turista significa soprattutto luoghi affollati, esperienze culturali poco autentiche e costi maggiori.
Istria, Croazia
L’Istria si è classificata seconda in Europa per sovraffollamento turistico, registrando la sorprendente cifra di 133.467 pernottamenti ogni 1.000 residenti. Un risultato che contrasta con le campagne pubblicitarie che descrivono la penisola istriana come una gemma nascosta, seppur non sia l’unica meta della Croazia a patire l’alto numero di turisti.
Tra i luoghi più visitati, infatti, c’è la città di Dubrovnik, sulla costa della Dalmazia, dove il centro storico si sta rivelando impreparato a ospitare così tanti turisti e i costi di ristoranti e alloggi sono molto più alti rispetto ad altre zone del Paese.

Fuerteventura, Isole Canarie
Che le Isole Canarie siano colpite dall’overtourism è risaputo, in particolare Fuerteventura. Secondo lo studio eseguito da Which?, qui si sono registrati 118.720 pernottamenti per residente, mostrando come la crescente attrazione per le fughe sulle isole spagnole continui a persistere nonostante le continue proteste contro il sovraffollamento turistico da parte dei residenti.
Lanzarote, Isole Canarie
Fuerteventura non è l’unica delle Isole Canarie a comparire nella lista: con 117.785 pernottamenti, è seguita da Lanzarote. I suoi aspri paesaggi vulcanici, il clima piacevolmente caldo e le spiagge invitanti dipingono un quadro paradisiaco. Eppure, andando oltre la superficie, l’isola si è trasformata in un luogo dove tre milioni di visitatori ogni anno superano in numero i suoi 150.000 abitanti. Tra i problemi più diffusi tra i residenti evidenziamo la scarsità idrica e la difficoltà nel trovare appartamenti con affitti a prezzi ragionevoli.
Le isole del Dodecaneso, Grecia
Torniamo in Grecia dove, oltre all’isola di Zante, anche quelle del Dodecaneso si stanno ritrovando a dover affrontare il problema dell’overtourism. In particolare, tra le più visitate c’è Rodi, una meta molto apprezzata per la sua architettura medievale e le sue splendide spiagge. Tuttavia, il numero annuale di turisti supera quello dei residenti: 113.790 pernottamenti ogni 1.000 residenti.
Nonostante i benefici economici, il sovraffollamento turistico sta mettendo a dura prova le infrastrutture, complicando anche l’accessibilità economica degli alloggi. Il governo greco ha introdotto diverse misure per contrastare il sovraffollamento, come limiti giornalieri agli arrivi delle navi da crociera e una tassa sulla crisi climatica sui pernottamenti in hotel.
Tiroler Oberland, Pinzgau-Pongau e Außerfern, Austria
L’Austria compare nella lista con tre zone specifiche. La prima è quella del Tiroler Oberland, con 112.716 pernottamenti: si tratta di un’area ricca di bellezze naturali, dove le piccole cittadine alpine si ritrovano in difficoltà per gestire l’alto flusso di visitatori. La seconda è quella di Pinzgau-Pongau, nell’area di Salisburgo, con 109.009 pernottamenti, e la terza quella di Außerfern, con 97.299 pernottamenti.
Tra i casi più famosi di overtourism in Austria, citiamo la piccola cittadina di Hallstatt, dove il numero di turisti è così elevato che, a volte, è quasi impossibile camminare tra le sue stradine e dove i residenti si sono più volte lamentati del comportamento scorretto e irrispettoso dei visitatori.
Le isole Cicladi, Grecia
Anche le Cicladi sono risultate tra le destinazioni greche più vulnerabili al sovraffollamento turistico con 104.152 pernottamenti ogni 1.000 abitanti. Isole come Santorini e Mykonos sono diventate le mete predilette di sempre più visitatori, a discapito dei greci che spesso si ritrovano impossibilitati a permettersi gli alti prezzi dell’isola. Una situazione resa ancora più complicata dalla presenza di gigantesche navi da crociera, per le quali si sta cercando una soluzione sotto forma di tasse maggiori per i croceristi.

Kerkyra, Grecia
Infine, l’ultima destinazione da evitare è Kerkyra a Corfu, dove lo studio ha evidenziato un numero di pernottamenti pari a 100.079 ogni 1.000 residenti. Qui sono diversi i problemi che, da anni, i residenti si sono ritrovati ad affrontare: dall’approvvigionamento idrico alla gestione della spazzatura.