“Un soggetto privo di competenze educative e bardato di kefiah”: bufera politica sulla drag queen Priscilla che ha incontrato gli studenti di un Liceo

La drag queen Priscilla, nota per essere stata la conduttrice dell’edizione italiana di “RuPaul’s Drag Race”, ha incontrato gli studenti di un Liceo di Acerra, lo scorso gennaio. Ma i contenuti del confronto sono emersi solo oggi, dopo l’annuncio della Lega di un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

“L’incontro con i ragazzi – ha spiegato la stessa drag queen, l’attore 49enne Mariano Gallo – è stato voluto da loro, in occasione della settimana dello studente. Erano presenti gli insegnanti e la dirigente dell’istituto, che hanno partecipato con entusiasmo al dibattito”. Ma per il deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura, “nelle scuole c’è l’assalto di attivisti ideologizzati con la complicità di docenti di estrema Sinistra”.

Sasso ha sottolineato che l’ospite è entrata nel liceo “bardata di kefiah“, un “soggetto che senza alcuna competenza fa formazione, dicendo ai ragazzi che ‘spesso quello che viene costruito a scuola, viene distrutto a casa dalle famiglie‘. Niente a che vedere con un pedagogista, uno psicologo dell’età evolutiva o un esperto di comunicazione“.

La replica di Priscilla è stata: “Nessuna lezione o formazione e la frase è stata estrapolata dal contesto di un discorso più ampio sull’accettazione da parte delle famiglie dell’orientamento sessuale dei figli“.

La drag queen, che conta quasi 90mila followers su Instagram, ha all’attivo numerosi incontri in cui parla di temi sociali, inclusione e del “genocidio in Palestina”. Ha documentato sui social il suo ingresso nel liceo, accolto da una ovazione degli studenti: “Abbiamo parlato di bullismo, omofobia, della lotta alle discriminazioni, di diritti civili, di partecipazione attiva, del popolo palestinese. Ho trovato in loro una tale consapevolezza e determinazione che mi ha profondamente ispirato e commosso. La riforma scolastica ci vuole riportare al Medioevo, i/le giovani guardano avanti”.

In alcuni video su Instagram si documenta l’ovazione con cui Priscilla – che ha oltre 88mila followers su Ig e non è nuova a incontri durante i quali parla di temi sociali, di questioni legate all’inclusione, alla disabilità ed ora soprattutto del “genocidio in Palestina” – è stata accolta al suo ingresso nel liceo campano, vestita con uno scintillante tailleur pantalone fucsia e con una kefia sulle spalle. “È la prima volta in assoluto che una drag queen incontra gli studenti e le studentesse di un Liceo“, ha detto Priscilla nel video.

E nel post ha aggiunto: “Ho trovato in questi/e giovani ragazzi e ragazze una tale consapevolezza e determinazione che mi ha profondamente ispirato e commosso. E poi sono arrivate le domande e le considerazioni degli studenti e delle studentesse: è stato il momento più intenso ed emozionante”.

Come ad esempio “Antonio, 17 anni, ha sottolineato l’importanza di definirci come una sola comunità: La comunità dell’essere umano. Fabiana ha parlato della lotta alla dinamiche tossiche (politiche e sociali) e di quanto sia fondamentale manifestare il proprio dissenso. E poi abbiamo parlato di famiglia, in particolare di quelle famiglie che purtroppo non accolgono i propri figli e figlie per ciò che sono, creando un ambiente ostile in casa”.

“Ho salutato questi studenti e studentesse – ha concluso la drag queen – col cuore pieno di emozione e gratitudine. Manifestate sempre il vostro dissenso, ribellatevi. Combattete per quello in cui credete. Non permettete mai a qualcuno di zittirvi o di dirvi come dovete essere. Mi hanno regalato energia positiva. Sono fiero di loro. Credo in loro”.

Infine sulla vicenda è intervenuto anche Mario Rusconi, presidente dell’Associazione presidi di Roma, secondo cui “la scuola deve essere un luogo di confronto democratico”. Per Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil scuola, la politica deve concentrarsi “sulle priorità reali del mondo dell’istruzione, invece di sollevare polemiche strumentali e invadere il lavoro quotidiano della scuola”.

Una richiesta di chiarimenti all’assessore comunale all’Istruzione è stata invece annunciata dal coordinatore FdI di Acerra, Vincenzo Riemma.

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