Un viaggio nel tempo: la straordinaria scoperta dei rotoli del Mar Morto

  • Postato il 4 giugno 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Negli aridi deserti del Medio Oriente, dove il tempo sembra essersi fermato e la sabbia conserva i segreti delle civiltà antiche, una nuova luce si è accesa sull’enigmatico universo dei rotoli del Mar Morto. Questi manoscritti, tra i più importanti ritrovamenti archeologici del XX secolo, tornano oggi al centro dell’attenzione mondiale grazie a una scoperta che promette di rivoluzionare ciò che si sapeva finora.

Una combinazione inedita di archeologia, scienza dei materiali e intelligenza artificiale ha permesso di analizzare e datare in modo più preciso questi testi millenari, svelando che alcuni potrebbero essere più antichi di quanto si fosse mai immaginato. La scoperta dei rotoli del Mar Morto non è solo una questione di storia, ma un affascinante viaggio nel tempo, una finestra aperta sul mondo di duemila anni fa. E oggi, grazie a strumenti digitali sempre più sofisticati, si possono osservare quei testi con occhi nuovi, penetrando i segreti della loro origine con una precisione mai raggiunta prima.

La scoperta: quando l’IA incontra la storia

A guidare questa importante ricerca è stato il professor Mladen Popović, insieme a un team internazionale di studiosi dell’Università di Groningen, nei Paesi Bassi. Il cuore della scoperta è un programma di intelligenza artificiale chiamato Enoch, progettato per analizzare e interpretare gli stili di scrittura dei manoscritti antichi. Addestrato con documenti datati tramite radiocarbonio, il sistema è stato in grado di costruire un modello affidabile per stimare l’età dei testi che non riportano indicazioni cronologiche esplicite.

Quello che rende questa tecnologia così rivoluzionaria è la sua capacità di individuare minime variazioni nella forma delle lettere, invisibili anche all’occhio più esperto. Ogni tratto, ogni curva della penna, diventa un indizio prezioso per ricostruire la cronologia degli scritti. L’intelligenza artificiale, dunque, non si limita a imitare l’intuizione umana, ma la potenzia in modo straordinario.

Attraverso l’analisi di 135 rotoli, Enoch ha fornito risultati che in circa l’80% dei casi sono stati ritenuti coerenti dagli esperti di paleografia. In molti casi, le date suggerite dall’intelligenza artificiale si sono rivelate più antiche rispetto alle stime ottenute con i metodi tradizionali, aprendo nuove prospettive sulla storia e la trasmissione dei testi sacri.

rotoli del mar morto
Fonte: Popović et al., 2025, PLOS One
Rotoli del Mar Morto che cambiano la datazione

Perché questa scoperta è importante

Questa innovazione ha implicazioni enormi. Per la prima volta, due frammenti di rotoli biblici sono stati attribuiti a un’epoca compatibile con quella dei loro presunti autori. Un risultato storico, che ci avvicina alla genesi delle Scritture e arricchisce la comprensione delle culture che le hanno prodotte. Ma il valore della scoperta va oltre i rotoli stessi.

Il metodo sviluppato con Enoch potrebbe essere applicato a molte altre collezioni di manoscritti antichi non datati, aprendo così una nuova era nello studio dei testi storici. È un esempio virtuoso di collaborazione tra discipline diverse — archeologia, scienza dei dati, linguistica — che uniscono le forze per rispondere alle grandi domande del passato.

Come affermano gli studiosi, con Enoch, è come se avessimo costruito una macchina del tempo, capace di riportarci indietro e farci osservare, quasi da vicino, le mani che hanno scritto le parole che ancora oggi influenzano la nostra cultura.

Autore
SiViaggia.it

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