Una notte per Gaza, voci per la Palestina al Pala Gianni Asti di Torino

  • Postato il 15 ottobre 2025
  • Cultura
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Serata importante quella di ieri al Pala Gianni Asti di Torino, “Una Notte per Gaza – Voci per la Palestina”, il grande concerto atteso e voluto da un’intera comunità, che ha riunito sul palco alcune tra le voci più significative della scena musicale torinese e nazionale per un appuntamento di musica, solidarietà e impegno civile.

L’evento, organizzato dall’Associazione Radar con il Patrocinio della Città di Torino e con l’adesione di ANPI e ARCI Torino, destinerà l’intero ricavato a Medici Senza Frontiere, organizzazione indipendente impegnata a garantire cure mediche e supporto umanitario alla popolazione civile palestinese, in particolare a Gaza, dove la situazione è ogni giorno più drammatica.

Sul palco sono salite alcune delle band più amate della scena torinese e nazionale, da sempre accomunate da un unico messaggio di pace e fratellanza. Alcuni dei nomi che hanno fatto grande la scena torinese tra la fine degli anni 80 in avanti, i Fratelli di Soledad, storica formazione torinese che da sempre intreccia combat rock, ironia e impegno sociale; i The Originals, super band nata dall’incontro tra Africa Unite e The Bluebeaters; i Persiana Jones, pionieri dello ska-core; e ancora gli Statuto, simbolo del movimento mod torinese e voce da sempre vicina ai temi di giustizia sociale e identità cittadina. Prima di loro sul palco i Loschi Dezi, i Medusa, Lotta, gli Oh Die! con Tino Paratore, Paolo Scapazzone (C.O.V. e Arturo) e Nitto dei Linea 77 alla voce, e i Fiori, costola dei Titor con Scasso dei Fratelli di Soledad al basso e alla voce. Ospite speciale della serata Samuel, frontman dei Subsonica, che con la sua presenza e la sua musica porterà la voce di una Torino che da sempre sa unire suono e impegno civile.

Collante della serata i momenti di riflessione grazie agli interventi e alla co-conduzione di Domenico Mungo, scrittore, poeta e musicista con il progetto Black Mungo, e di Elena Ruzza, attrice, autrice e attivista da sempre impegnata sui temi della memoria, della pace e contro ogni forma di discriminazione. Tra gli ospiti speciali sul palco anche Maria Elena Delia, torinese e portavoce della Global Summud Flottilla, Martina Marchiò, infermiera di Medici Senza Frontiere appena rientrata da Gaza, con un racconto molto toccante sulla drammatica situazione in Palestina, e Andrea Villa, il “Banksy torinese”, che per l’occasione ha realizzato un’opera inedita dedicata a Gaza, le cui copie numerate e autografate saranno vendute a sostegno di MSF.

“Una Notte per Gaza” è stata non solo una grande serata di musica e divertimento ma anche un grande evento di partecipazione civile, che ha riportato la musica e l’impegno collettivo al centro della vita culturale torinese, segnando anche il ritorno del Pala Gianni Asti come luogo simbolico della città: uno spazio ritrovato che torna a essere teatro di incontri, emozioni e solidarietà.

“Ringraziamo profondamente gli organizzatori e tutti gli artisti che sul palco hanno prestato la loro voce non solo per sostenere la nostra azione medico-umanitaria ma anche per tenere viva l’attenzione sul dramma in corso a Gaza” – dichiara Laura Perrotta, direttrice della raccolta fondi di Medici Senza Frontiere. “Ogni singola donazione è di vitale importanza per un’organizzazione indipendente come MSF: anche un gesto semplice come partecipare a questo concerto si traduce in cure mediche, assistenza pediatrica, supporto alla salute mentale e distribuzione d’acqua per la popolazione di Gaza.”

L’iniziativa è stata sostenuta da numerose realtà civiche e associative del territorio, tra cui Articolo 21, Acmos, Libera Piemonte, Benvenuti in Italia e CGIL Torino, che hanno condiviso il palco e lo spirito della manifestazione, contribuendo a rendere questa serata un grande atto collettivo di solidarietà.

Foto e report Paolo Pavan/QP

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Quotidiano Piemontese

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