Valletta Carbonara, per nuovo parco e campi sportivi fine lavori spostata a giugno 2026
- Postato il 21 agosto 2025
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- Di Genova24
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Genova. I lavori per la riqualificazione di Valletta Carbonara, nel quartiere di Castelletto, a Genova, non si concluderanno – come da pannello di cantiere – a novembre 2025 ma comunque procedono e saranno ultimati, salvo qualche limatura, entro giugno 2026, anche per rispettare le scadenze imposte dalla normativa sui fondi Pnnr.
A confermarlo è Marco Sinesi, commissario straordinario dell’Istituto Brignole, proprietario dell’area da 24mila metri quadri alle spalle dell’Albergo dei Poveri e interessata da un grande piano di rilancio e accessibilità che viaggia parallelo a quello di realizzazione di un nuovo studentato e polo didattico nell’edificio universitario.
L’istituto Emanuele Brignole, in nome di una convenzione con il Comune di Genova, è il soggetto attuatore di un intervento che vale circa 10 milioni di euro con Sviluppo Genova come stazione unica appaltante). L’impresa appaltatrice è HW Style, azienda bergamasca che ha seguito progetti celebri come quelli del parco di City life a Milano e, “a casa nostra”, il Giardino lineare lungo la Guido Rossa Cornigliano. Il progetto esecutivo è dello studio Dodi Moss, titolare a Genova di varie partite soprattutto nell’ambito del Parco del ponte e del Memoriale.

Marco Sinesi, che oltre a dirigere il Brignole è anche architetto, ha seguito da vicino le prime battute della progettazione, affidata ad Andrea Michelini e Nicoletta Piersantelli, e sottolinea: “L’obiettivo primario di questa operazione è aprire al pubblico uno spazio verde enorme e fino a ieri non sfruttato, l’aspetto interessante è che Valletta Carbonara è rimasta per 60 anni come in una bolla che ha fermato il tempo ed è nostra volontà non snaturare il suo aspetto ma migliorarlo soprattutto a livello di accessibilità con delle rampe e un ascensore che consentiranno di viverlo a pieno anche a chi porti un passeggino o a chi si trovi su una carrozzina”.
I lavori per il restyling di Valletta Carbonara sono partiti, in sostanza, nell’ottobre 2023. “Abbiamo avuto qualche piccola battuta d’arresto – dice Sinesi – a causa di un cedimento di materiale franoso su una delle strade interne, problema che però è stato risolto. Adesso però stiamo viaggiando con regolarità, l’azienda realizzatrice è seria e, sembrerà un’annotazione tecnica ma è fondamentale, c’è un’ottima direzione lavori”.
“Il futuro degli spazi di Valletta Carbonara a Genova è un punto di incontro tra la memoria storica del vivaio e nuovi innovativi servizi per la comunità – si legge in una presentazione di HW Style – siamo felici di contribuire con la nostra expertise alla rinascita di questo importante progetto di riqualificazione urbana, che trasformerà l’ex vivaio comunale della città in un parco pubblico polifunzionale, con coltivazioni a chilometro zero, progetti di inclusione sociale, un bistrot e un ristorante e un’area dedicata allo sport. Gli attuali lavori in corso si stanno concentrando sulle aree del pratone centrale e della serra ovest“.
Il commissario dell’Istituto Brignole conferma che al termine dei lavori Valletta Carbonara avrà un bistrot, un ristorante con orto e frutteto a chilometro zero, uno spazio per il coworking, spazi per le associazioni e spazi pubblici all’aperto, come il pratone e i camminamenti sui bastioni e vicino alle serre, e poi due campi da padel e uno da volley, nella parte bassa del parco, vicino all’ala nord dell’Albergo dei Poveri. “A uso soprattutto, speriamo, degli studenti”, dice Sinesi. Che specifica: “Lo spazio sarà aperto al pubblico, non privato”.
Inoltre, lo storico vivaio comunale manterrà alcune funzioni di servizio ad esempio per il rimessaggio delle piante a cura di Aster, anche se lo storico magazzino delle felci sarà ridimensionato e trasformato in coworking. Saranno mantenute e restaurate le serre storiche, verranno mantenute parzialmente e ristrutturate le serre a pettine.
Ancora da definire gli aspetti legati alla gestione del futuro parco urbano: “Ci sono due ipotesi che dovremo valutare – continua Marco Sinesi – la gestione diretta da parte del Brignole o l’affidamento in gestione con uno o più bandi, vedremo”.