Verso le elezioni regionali: Centrosinistra, occhi puntati su Roma

  • Postato il 18 agosto 2025
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Verso le elezioni regionali: Centrosinistra, occhi puntati su Roma

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Le candidature alle elezioni regionali del centrosinistra in Calabria sono in stallo: La decisione di Tridico è attesa, ma il tempo stringe, occhi puntati su Roma dove si decide il tutto.


LA similitudine è tanto abusata quanto, ci pare, appropriata: la scelta del candidato del centrosinistra in Calabria è diventata un po’ il feuilleton dell’estate. Un romanzo d’appendice in cui il colpo di scena finale – in questo caso – si fa un po’ attendere, mentre abbondano indiscrezioni, impressioni, malintesi, sottintesi, suggestioni, interpretazioni. E un discreto tatticismo. Nelle scorse ore – vuoi perché si era diffusa la notizia di una telefonata “chiarificatrice” tra Pasquale Tridico, il candidato atteso da tutta la coalizione, e Conte, vuoi perché dallo stesso Tridico erano forse arrivati segnali incoraggianti – si era diffuso un certo ottimismo in parte della coalizione. La riserva, però, Tridico ancora non pare l’abbia sciolta. «Sono solo speculazioni che non aiutano a costruire un percorso condiviso e chiaro» ci dice al telefono la coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle Anna Laura Orrico. Gli annunci, quando ci saranno, «arriveranno dal candidato o dal coordinamento regionale».

ELEZIONI REGIONALI: IL RUOLO DI ROMA E LE TRATTATIVE NAZIONALI DEL CENTROSINISTRA

La partita, insomma, per ora è in mano a Roma che da oggi, con la ripresa delle attività politiche dopo la pausa ferragostana, riaprirà la discussione sulle partite regionali ancora in bilico. «Ci sono nodi da sciogliere a livello nazionale e la Calabria è in questo quadro» aggiunge Orrico. Perché a Roma il campo largo ha sì chiuso gli accordi su Veneto, Marche e Toscana – con una leadership dem – ma deve ancora trovare la quadra al sud, dove Campania e Puglia si stanno dimostrando partite più ostiche del previsto. In Campania, candidato in pectore il pentastellato Roberto Fico, sarebbero le richieste di De Luca (a quanto pare, due liste, due assessorati di peso, la segreteria regionale dem per il figlio Piero) a tener ferma la trattativa.

Invece, in Puglia, Antonio Decaro è pronto a sfilarsi se nelle liste ci saranno gli ex governatori Emiliano e Vendola (che corre per Avs e Avs ha replicato seccamente che la lista se la fa da sé, senza veti). In questo quadro per nulla semplice è arrivata a fine luglio, senza preavviso, la Calabria, regione che al voto doveva andare tra oltre un anno. E fra un anno, ragionano i dirigenti del centrosinistra, sarebbe stata un’altra storia. O almeno, non ci sarebbero state di mezzo anche le partite aperte di Campania e Puglia. Adesso invece non solo le trattative si moltiplicano, ma per la Calabria c’è pochissimo tempo. Qui non si voterà a novembre inoltrato, come in Puglia e Campania, ma nel primo weekend di ottobre, con liste che andranno presentate tra meno di tre settimane.

LE DUE STRADE DEL CENTROSINISTRA

Il centrosinistra calabrese ha davanti due strade. La prima, la più agevole: se Tridico dà la sua disponibilità alla candidatura – e a questo punto, però, è inevitabile chiedersi se sia lui a tirar avanti da così tanto tempo questa riflessione o se non sia anche il Movimento a contribuire a questo stallo – la coalizione convergerà facilmente sul suo nome e si potrà passare al passo successivo. Se Tridico si farà da parte, il percorso si farà più tortuoso. La Calabria non è stata ‘assegnata’ a nessun partito del campo largo, nello scacchiere nazionale, e il Pd ha chiarito che avrebbe sostenuto Tridico sì, ma non altri candidati del M5s. Gli alleati lasceranno facilmente ai dem anche questa candidatura a governatore?

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