Vibo, taglio dei pini legittimo, il Tar dà ragione al Comune e torto al Wwf
- Postato il 29 settembre 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 3 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Vibo, taglio dei pini legittimo, il Tar dà ragione al Comune e torto al Wwf
La sentenza nel merito del Tar che ha dato ragione al Comune di Vibo e torto al Wwf riconoscendo il sacrificio ambientale e l’obbligo per l’ente di piantare nuovi alberi dopo l’abbattimento dei pini di Piazza Salvemini
VIBO VALENTIA – Dopo aver sentenziato sulla richiesta di sospensiva adesso il Tar di Catanzaro, sezione prima, ha respinto il ricorso del Wwf di Vibo Valentia anche nel merito contro l’ordinanza contingibile e urgente del 19 febbraio 2025, con cui il sindaco di Vibo Valentia aveva disposto l’abbattimento di 14 dei 18 pini domestici di Piazza Salvemini (denominata nei progetti piazzale Aldo Moro). La sentenza n. 1512/2025, depositata il 29 settembre 2025, chiude – almeno sul piano amministrativo – una vicenda che per mesi ha diviso cittadini, ambientalisti e istituzioni, imponendo però all’amministrazione comunale precisi obblighi di compensazione e lasciando aperte importanti considerazioni di carattere “politico” sulla gestione del verde urbano.
LA VICENDA DEL TAGLIO DEI PINI IN PIAZZA SALVEMINI E IL RICORSO DEL WWF
Il ricorso, patrocinato dall’avv. Alessandro Caruso Frezza, era stato promosso dal WWF per contestare l’ordinanza del sindaco che, sulla base di una perizia agronomica, aveva ordinato l’abbattimento dei pini ritenuti pericolosi per la pubblica incolumità. L’intervento si è concretizzato il 21 maggio 2025, quando i 14 alberi classificati con “propensione al cedimento estrema” sono stati rimossi, nonostante un’iniziale sospensione cautelare disposta dal Tar.
Alla data della decisione, restavano in piedi soltanto quattro esemplari. Una vicenda che aveva sollevato una serie di proteste da parte di alcuni cittadini e a farsene portavoce era stato il Wwf presentando ricorso al Tar contro il Comune di Vibo il quale, da parte sua, aveva motivato la decisione con la perizia negativa effettuata dai consulenti sulle piante, tutte in condizioni di salute ormai compromesse, evidenziando dunque i pericoli per l’incolumità delle persone.
LE MOTIVAZIONI DEL TAR CHE DANNO RAGIONE AL COMUNE DI VIBO
Nel rigettare il ricorso, i giudici – presidente Gerardo Mastrandrea ed estensore Nicola Ciconte – hanno ritenuto legittimo l’operato del Comune, basato su una relazione tecnica agronomica che, secondo il Tar, costituiva motivazione sufficiente dell’ordinanza. Il collegio ha precisato che l’analisi visiva (Vta) adottata dall’agronomo era conforme al Protocollo Isa, che prevede il pulling test solo in caso di dubbi e non quando la perizia visiva sia ritenuta esaustiva; l’ordinanza, pur non allegando integralmente la perizia, ne richiamava i contenuti, garantendo la conoscibilità dell’atto; non vi è stata contraddittorietà tra motivazione e dispositivo, poiché l’abbattimento riguardava solo gli alberi classificati a rischio estremo.
Il TAR ha inoltre riconosciuto la legittimità della previsione di compensazione ambientale, imponendo al Comune l’obbligo di piantare nuovi alberi in tempi celeri e di individuare le necessarie risorse economiche.
IL COMMENTO DEL WWF DI VIBO SULLA SENTENZA DEL TAR
Nel comunicato diffuso dopo il deposito della sentenza, l’avv. Alessandro Caruso Frezza, difensore del WWF e presidente facente funzioni di Italia Nostra Vibo Valentia, ha evidenziato alcuni passaggi critici della decisione. Secondo il legale, il Tar avrebbe “bypassato” il primo motivo del ricorso, relativo all’assenza dei presupposti di contingibilità e urgenza richiesti dall’art. 54 del Testo Unico Enti Locali. Se il giudice avesse affrontato questo profilo – sostiene Caruso Frezza – “l’esito sarebbe stato probabilmente diverso”. Il Wwf contesta inoltre il mancato accoglimento della richiesta di acquisire un parere ufficiale della Società Italiana Arboricoltori (SIA) sull’interpretazione del protocollo tecnico e di eseguire il pulling test, pure indicato nella fase cautelare.
Nel comunicato, il legale sottolinea come gli stessi giudici abbiano riconosciuto, seppur indirettamente, che l’analisi visiva costituisce una valutazione “opinabile” e che “rimane comprensibile che da parte dei reclamanti ci si aspettasse un diverso atteggiamento da parte dell’amministrazione resistente”.
Ancora più duro il giudizio “politico” sulla gestione della piazza, oggi dominata da lampioni che hanno sostituito i pini: «senza rami, senza foglie, senza produzione di ossigeno e di frescura», scrive l’avvocato, parlando di una vera “bruttura” urbana.
ABBATTIMENTO PINI: UN SACRIFICIO AMBIENTALE RICONOSCIUTO
La sentenza, pur respingendo il ricorso, non ignora gli effetti dell’intervento. I giudici hanno esplicitamente osservato che con l’abbattimento “si sono sacrificati tutti gli altri interessi pubblici cui quegli alberi assolvevano: funzione ecosistemica urbana, bellezza del paesaggio, qualità della vita cittadina, biodiversità vegetazionale e animale”.
Un passaggio che, secondo Caruso Frezza, rappresenta «la vera portata politica della pronuncia», un richiamo alla necessità che in futuro le amministrazioni compiano tutti gli accertamenti strumentali possibili prima di procedere ad abbattimenti di simile impatto.
IL COMMENTO DEL COMUNE DI VIBO SUL GIUDIZIO DEL TAR
“Non possiamo che accogliere con soddisfazione la sentenza del Tar della Calabria che ha sancito in maniera inequivocabile la correttezza dell’operato del Comune di Vibo Valentia nella vicenda dell’abbattimento, sempre e comunque per noi doloroso, dei pini di piazza Salvemini”. Il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, commenta così il pronunciamento della Sezione Prima del Tribunale amministrativo regionale, che ha confermato, sotto tutti i profili, la validità e la bontà degli atti prodotti dall’ente, giudicando “infondati” i ricorsi presentati dal WWF di Vibo Valentia.
“L’ordinanza del 19 febbraio – ricorda il sindaco – fu firmata nell’esclusivo interesse dei cittadini e della sicurezza pubblica, cosa della quale oggi ci viene dato atto. Per la mia amministrazione abbattere un albero è una misura estrema, che si adotta quando non vi sono altri modi per garantire la sicurezza pubblica. In tutti gli altri casi continueremo a privilegiare soluzioni alternative, nel pieno rispetto del valore imprescindibile che l’ambiente e il verde urbano rivestono per la qualità della vita e il benessere collettivo. “Abbiamo agito con responsabilità e trasparenza – aggiunge il sindaco Romeo – affidando le valutazioni a professionisti qualificati e prevedendo misure di compensazione ambientale. Il pronunciamento del Tar conferma che la tutela della sicurezza non è in contrasto con la sensibilità ecologica, ma può e deve essere gestita con equilibrio e competenza”.
I PROSSIMI PASSI
Con la sentenza del Tar, il Comune ottiene la conferma della legittimità dell’ordinanza ma dovrà dare seguito all’impegno – già ampiamente annunciato dall’ente, peraltro – di piantumare nuovi alberi nel piazzale, reperendo rapidamente le risorse necessarie. Il Wwf, pur sconfitto sul piano amministrativo, potrebbe valutare ulteriori iniziative, anche in sede civile, per sollecitare controlli più stringenti e garantire che la fase di ripiantumazione rispetti criteri di qualità e sostenibilità.
Il Quotidiano del Sud.
Vibo, taglio dei pini legittimo, il Tar dà ragione al Comune e torto al Wwf