Von der Leyen vuole la guerra a oltranza. Dall’Europa del riarmo solo errori e ipocrisie

  • Postato il 24 aprile 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Bisogna denunciare e disertare apertamente questa Unione Europea che vuole trascinare gli europei in una guerra senza fine con la Russia.

I fatti sono questi: il presidente americano Donald Trump ha offerto in maniera ultimativa un piano di pace sull’Ucraina che è tutto favorevole a Vladimir Putin – il quale peraltro sta già vincendo la guerra sul campo e si prepara a una nuova offensiva. Il presidente ucraino Volodymir Zelensky e l’Unione Europea da parte loro hanno rifiutato (almeno per ora) l’offerta di Trump e vogliono proseguire il conflitto armato. Secondo il piano di Trump 1) la Nato non accetterà l’Ucraina come suo membro; 2) la Crimea verrà riconosciuta formalmente come regione russa e 3) i territori attualmente occupati dai russi rimarranno di fatto occupati dai russi. In pratica questo piano è la piena sconfitta dell’Ucraina e della politica di Zelensky, che ha sempre irresponsabilmente puntato a una impossibile “vittoria” (?) sulla Russia di Putin.

Se Zelensky – l’uomo che portò a Panama i suoi capitali prima che scoppiasse la guerra – accettasse l’ultimatum di Trump dovrebbe ammettere di avere sbagliato tutta la sua politica: infatti ha spinto perché l’Ucraina abbandonasse la sua neutralità per chiedere l’adesione alla Nato – un’organizzazione bellica dichiaratamente antirussa, che ha fatto guerre illegali, e sempre perse, in Serbia, Afghanistan, Iraq, Siria e Libia. Zelensky ha così contribuito in maniera decisiva a sfidare il colosso russo e a sacrificare il suo paese spingendolo in una guerra che poteva e doveva essere evitata fin dall’inizio.

Il problema è che ora la guerra è persa e c’è la resa finale dei conti. Come afferma Trump, Zelensky “può avere la pace, oppure può combattere per altri tre anni prima di perdere l’intero Paese”.

L’Europa – in particolare Germania e Francia – rimane oggi schiacciata nella posizione più idiota che esista: quella di volere continuare una guerra a oltranza che aveva voluto evitare e che potrebbe portare alla sconfitta totale dell’Ucraina, o anche alla guerra atomica. La dirigenza europea sembra impazzita e in preda a brutte allucinazioni. Il paradosso è che i paesi europei non vogliono la pace ma … vogliono partecipare ai negoziati di pace avviati da Trump! Il paradosso è che l’Europa vorrebbe che la pace fosse fatta alle condizioni poste dagli ucraini quando invece l’Ucraina ha perso la guerra e non ha più la forza di difendersi. Ma è chiaro anche ai bambini che la pace viene dettata purtroppo dai vincitori e non dai vinti. Le condizioni di Trump sono negative per Kiev ma andando avanti tutto potrebbe peggiorare ulteriormente per l’Ucraina.

E’ chiaro che riconoscere ufficialmente l’annessione della Crimea alla Russia è un brutto colpo per il diritto internazionale: il problema è che anche l’indipendenza del Kosovo dalla Serbia ottenuta con i bombardamenti è stato un colpo micidiale per il diritto internazionale. Però tutti i paesi del G7 – Canada, France, Germany, Italy, Japan, United Kingdom, United States, e anche Australia, South Korea, Saudi Arabia e Turchia – hanno riconosciuto il Kossovo indipendente, mentre al contrario tutti i paesi fondatori dei Brics – Brazil, China, India, Russia, South Africa, e anche Argentina, Indonesia e Mexico – hanno rifiutato il riconoscimento formale, rispettando così il diritto internazionale.

In nome della Unione europea l’Alto rappresentante per la politica estera, la estone Kaja Kallas, è stata netta. “L’Ue non riconoscerà mai la Crimea come russa. La Crimea è l’Ucraina”. Il problema è che la Kallas è stata nominata da Ursula von der Leyen ma non è mai stata eletta da nessun cittadino europeo e dunque non rappresenta nessuno. Neppure la tedesca Ursula von der Leyen, capo della Commissione Ue, è stata mai eletta dai cittadini europei.

L’Unione Europea è tanto più ipocrita considerando che in base al Trattato di Maastricht non ha nessuna competenza sulla politica estera europea, e quindi la Kallas non avrebbe neppure diritto di parola. I paesi europei sono – per fortuna – completamente indipendenti riguardo la politica estera e la difesa. Inoltre la Kallas e la Ue non hanno mai condannato i massacri indiscriminati e gli stermini di donne e bambini compiuti dal governo Netanyahu in nome della lotta al terrorismo di Hamas, ma in realtà fatti per annettersi Gaza e la Cisgiordania, e parte della Siria e del Libano, e costruire la Grande Israele contro il diritto internazionale.

Il problema fondamentale è che l’Europa della von der Leyen ci sta facendo scivolare verso la guerra con la Russia e vuole riarmarsi senza avere mai tentato di negoziare con Putin. Bisogna opporsi fermamente al riarmo dell’Europa che non ha mai voluto avviare negoziazioni e non vuole la pace. Non c’è difesa europea possibile senza pace.

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Il Fatto Quotidiano

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