Caso orali di maturità 2025: tanto rumore per nulla!
- Postato il 25 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Fa più rumore un albero che cade piuttosto che una foresta che cresce. Sul caso “maturità 2025” è proprio il caso di dirlo. Due o tre ragazzi su miglia che hanno fatto l’esame di Stato si sono rifiutati di fare l’orale per protestare contro il sistema di valutazione della nostra Scuola. Hanno trovato il modo di urlare sostanzialmente che la Scuola così com’è fa schifo (e son pure d’accordo) e gli adulti di ogni tipo e di ogni genere si son precipitati a giudicare.
Al netto del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha fatto Valditara (quello è il suo ruolo in questo “teatrino estivo”) mi preoccupano quelli che si son messi a filosofeggiare sulla scelta di questi giovani dividendosi tra pro e contro e insegnando loro che “la rivoluzione non si fa così”, “che la Scuola va cambiata con le riforme”, “che non serve il clamore” eccetera eccetera. Una buona volta che un paio di 18enni aprono bocca si è scatenato il finimondo.
E’ da anni che ad ogni esame di Stato scrivo per dire che la maturità è un inutile rito superato che piace tanto ai boomers ma non agli studenti che comunque sanno che una volta ammessi superano la prova. Valditara che tuona: “Dall’anno prossimo verrà bocciato chi non fa l’orale” fa solletico a questi ragazzi perché – è certo – che si inventeranno altri modi per protestare, vivaddio!
Ciò che oggi ci dovrebbe preoccupare non è il rumore creato da una minoranza ma il silenzio rassegnato della maggioranza degli studenti che ogni anno fanno l’esame di maturità senza dire la loro, subendo una Legge, chinando la testa al volere di chi fin dall’infanzia sceglie tutto per loro.
Più che indagare sulla protesta di questi tre o quattro sarebbe interessante effettuare un sondaggio sugli altri per comprendere la reale maturità con cui affrontano la “maturità”.
Da maestro ho l’impressione che a loro questa scuola non piaccia ma che non abbiano alcuna voce in capitolo per poterla cambiare. Chi incontra un bravo insegnante non lo dimentica più e gli cambia la vita ma quest’ultimi – insieme a qualche preside coraggioso – sono sempre più messi a tacere con diversi metodi che il “sistema” usa per non cambiare nulla (dai voti alle pagelle alle lezioni frontali alle classi numerose alla falsa inclusione allo studio contenutistico e via dicendo). Una cappa che si respira da anni al punto che quando qualcuno osa protestare ci si stupisce.
Ultima annotazione: Valditara fa Valditara ma prima di lui altri ministri di Centro Sinistra non hanno mai ascoltato i ragazzi e lasciato la maturità così com’è.
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