Le voci dal palazzo, Tajani: “Orban? La politica estera la decidiamo io e la premier”. Salis: “Il premier ungherese più parla più rivela la sua indole fascista”. De Cristofaro: “È l’internazionale nera”

  • Postato il 29 ottobre 2025
  • Politica
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Nel palazzaccio della politica fa discutere la visita in Italia del premier ungherese, Viktor Orbán e le sue parole contro l’Europa e su Kiev: “L’Unione Europea non conta nulla. Dirò a Trump di togliere le sanzioni a Putin”. “La linea in politica estera dell’Italia la esprime il Presidente del Consiglio e la esprime il Ministro degli Esteri” taglia corto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Quello di Orban è un viaggio dai contorni ancora poco chiari” dice la segretaria dem, Elly Schlein. “Orban più parla più rivela la sua indole fascista” attacca l’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Salis.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“La linea in politica estera dell’Italia la esprime il Presidente del Consiglio e la esprime il Ministro degli Esteri. Le altre posizioni sono posizioni individuali, ma la linea politica del governo è chiara”. (Antonio Tajani)

“Quello di Orban è un viaggio dai contorni ancora poco chiari e dalle implicazioni geopolitiche preoccupanti che sembrano voler spingere l’Italia verso una posizione di contrasto con l’Unione Europea, nel tentativo di assecondare gli interessi nazionalisti di Orbán e il suo legame economico ed energetico con la Russia di Putin”. (Elly Schlein)

“Anche su Orban, due vicepremier e due linee alternative. Il problema non è l’Europa, è il governo italiano”. (Nicola Zingaretti, Partito Democratico)

“Per noi l’Unione Europea è fondamentale. Lo dico con forza e per questo le parole di Orbàn sono esattamente l’opposto del pensiero di Noi Moderati e del Partito Popolare Europeo, di cui siamo parte”. (Maurizio Lupi, Noi moderati)

“Orban più parla più rivela la sua indole fascista”. (Ilaria Salis, Alleanza Verdi e Sinistra)

“La Lega dice quello che la Meloni non può dire. Ma in realtà la Lega, la Meloni, Trump e Orban sono esattamente la stessa cosa, sono tutte facce della stessa medaglia. È l’internazionale nera che odia la democrazia e non sopporta la democrazia, che cerca di mettere in campo, nei vari paesi dove governa, una vera e propria svolta da un punto di vista molto poco democratico”. (Peppe De Cristofaro, Alleanza Verdi e Sinistra, Agorà)

“Tajani si sgola per rassicurare che ‘la linea in politica estera la decidiamo io e Meloni’. Bene, allora esattamente quale sarebbe questa linea? È quella della premier Meloni? Quella di Salvini? È quella del ministro Crosetto? Di fronte a questa grande confusione sotto il cielo, le opposizioni per farsi alternativa devono trovare un progetto forte da contrapporre a questa cacofonia che rende il nostro Paese debole agli occhi delle cancellerie internazionali”. (Enrico Borghi, Italia Viva)

“La visita di Orbàn in Italia ha messo ancora una volta in evidenza tutte le contraddizioni e la confusione del governo Meloni in politica estera. In poche ore, l’esecutivo è andato in tilt, mostrando gravi divisioni interne ed un’incoerenza imbarazzante”. (Piero De Luca, Partito Democratico)

“Orban in Italia bersaglia l’Europa, l’Ucraina e pure la nostra stampa ma Meloni tace e gli srotola il tappeto rosso. Il silenzio della premier corrisponde a un implicito endorsement del nostro Governo alle politiche ungheresi filorusse e autoritarie, in piena contraddizione con quanto deliberiamo in Parlamento”. (Tatjana Rojc, Partito Democratico)

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