Novità in Umbria. A Narni c’è uno spazio espositivo nei sotterranei di Palazzo dei Priori
- Postato il 12 settembre 2025
- Arte Contemporanea
- Di Artribune
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Nasce come “costola narrativa” della programmazione ufficiale di THEPÒSITO Art Space a Narni, il nuovo spazio espositivo Spin-OFF, ideato per promuovere tutto ciò che rimane ai margini, tra linguaggi ibridi, visioni anomale e tempi obliqui. Non a caso, la sede sono i sotterranei di Palazzo dei Priori. La programmazione, curata da Valentina Muzi e Lorenzo Rubini, prende il via il 13 settembre 2025 con la mostra Chronotopia di Chiara Fantaccione e Fabien Zocco.

A Narni inaugura Spin-OFF di THEPÒSITO Art Space
“THEPÒSITO è fondamentalmente una project room, quindi tutti i progetti che vi prendono forma sono site-specific, pensati appositamente per quello spazio. Questo modus operandi mi è sembrato interessante da proporre anche in altri luoghi del territorio, perché la mia ricerca, come curatore, è da sempre orientata al contemporaneo e fortemente legata al contesto locale. Partendo da questa riflessione, ho avuto la fortuna di incontrare Valentina Muzi: le nostre visioni si sono subito allineate, in particolare rispetto a una comune riflessione sul concetto di tempo. Da qui è nato Spin-off, che già nel nome suggerisce qualcosa che si muove in parallelo al programma ufficiale della galleria, pur sviluppando una propria identità autonoma. La nostra ricerca curatoriale mira proprio a selezionare, di volta in volta, il lavoro più adatto a indagare questi diversi livelli di temporalità. Può sembrare complesso, ma in realtà è un processo molto organico, e credo sia un progetto particolarmente significativo, perché rappresenta una sorta di apertura verso l’esterno: una “uscita” dallo spazio espositivo fisso verso un dialogo più ampio con il territorio”, spiega ad Artribune Lorenzo Rubini.

La mostra inaugurale di Spin-OFF
Chronotopia è un’indagine concettuale e visiva sul tempo e le sue molteplici declinazioni. Il titolo è un neologismo che fonde “chrono” (tempo) e “topia” (luogo), richiamando uno spazio temporale instabile, abitato da ritmi non umani, percezioni intermittenti, visioni decentrate. Così, la mostra presenta un doppio sguardo sul tempo artificiale attraverso le voci dei due artisti che esplorano territori dove questo non è più esperienza lineare o umana.

Gli artisti e le opere in mostra da Spin-OFF
Fantaccione, artista umbra attiva tra Terni e Roma, porta in mostra Golden Hour (2024), un’installazione luminosa che ribalta l’esperienza del tramonto, trasformandolo in struttura visiva astratta, verticale, quasi scultorea. In The World I Know (2023), invece, costruisce un paesaggio completamente digitale, generato da un algoritmo CGI, dove il tempo non scorre ma viene eseguito, calcolato, replicato. Parallelamente, l’artista francese Fabien Zocco in From the Sky to the Earth(2014) fa dialogare nomi di stelle e immagini urbane estratte da Google Street View, generando un paesaggio inedito, tra cosmologia e quotidianità digitale. In Survol (2016), invece, è lo sguardo della Stazione Spaziale Internazionale a tessere un flusso ininterrotto di immagini e suoni della Terra, frammentato da canti nazionali e testi poetici. In entrambi gli artisti, l’umano viene messo da parte o dimenticato: il tempo si smaterializza, diventa spazio, codice, flusso. Le opere suggeriscono una chronotopia in cui il ritmo vitale non è biologico ma artificiale, un tempo-macchina che ci attraversa senza appartenerci.
Caterina Angelucci
L’articolo "Novità in Umbria. A Narni c’è uno spazio espositivo nei sotterranei di Palazzo dei Priori" è apparso per la prima volta su Artribune®.