Il Memorandum con Israele non va rinnovato: anche io ho firmato la diffida al governo
- Postato il 24 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Ogni giorno che passa emerge con maggiore nettezza la volontà genocida del governo Netanyahu. Mentre il popolo palestinese di Gaza è bombardato senza sosta e si moltiplicano le morti per inedia, specie dei bambini, dato il blocco criminale di ogni aiuto umanitario, c’è fra le file israeliane chi teorizza senza remore e senza ambagi la necessità di liquidare i Palestinesi, bambini compresi. Da ultimo, tale Moshe Feiglin, leader del partito Sionismo libertario, che fa parte della maggioranza nazisionista che sostiene Netanyahu, ha apertamente sostenuto, in un’intervista televisiva, la necessità di sopprimere tutti i bambini palestinesi, dato che non ci sarà vittoria finché resterà a Gaza anche un solo bambino.
Questo criminale d’altronde non fa altro che dare base “teorica” alla prassi abituale dei cecchini israeliani, usi a sparare alla testa ai bambini. Questo è d’altronde il livello del dibattito politico nell’”unica democrazia del Medio Oriente”, apertamente e fortemente sostenuta dai governi di occidentali e fra essi da quello italiano in tutte le sedi e soprattutto con l’invio di armamenti micidiali impiegati per massacrare i Palestinesi, sia a Gaza che in Cisgiordania.
Da ultimo il governo Meloni si è caratterizzato, unitamente a quello tedesco e a qualche altro, per l’ottusa pervicacia a non voler assolutamente porre in discussione l’Accordo fra Unione Europea e Israele. I commentatori attribuiscono l’atteggiamento esasperatamente filoisraeliano della Germania (ma il discorso potrebbe essere applicato anche all’Italia) al senso di colpa per l’Olocausto, ma il motivo di questa intollerabile complicità potrebbe essere agevolmente rovesciato. I genocidi tedeschi di ieri e i loro complici italiani, oggi complici dei genocidi israeliani, manifestano, a ottanta e più anni di distanza da Auschwitz, una certa coerenza nel voler essere sempre e comunque dalla parte dei carnefici e contro le vittime.
Ciò nonostante, l’enormità del genocidio in atto appare sempre più intollerabile suscitando le prime timide prese di distanza da parte di alcuni governi europei, costretti dalle rispettive opinioni pubbliche a rendere conto della propria disgustosa ipocrisia. Ma il governo italiano della signora Meloni, storicamente estimatrice e per molti versi epigona di Benito Mussolini, non accenna ad alcun pentimento. Per tale motivo vari giuristi, tra i quali il sottoscritto, hanno redatto, firmato ed inviato al governo italiano una diffida con la quale lo invitano a revocare Memorandum d’Intesa in materia di cooperazione militare e della difesa tra Italia e Israele, la cui tacita proroga è prevista per l’8 giugno 2025, data la sua evidente contrarietà coi principi costituzionali e le norme internazionali.
Un’altra importante iniziativa in materia è costituita dalla denuncia contro Meloni, il ministro degli Esteri Tajani, e quello della Difesa Crosetto per complicità nel genocidio e negli altri crimini israeliani. La denuncia è stata presentata un anno fa alla Procura di Roma, che finora non ha dato segni di vita in merito e sarà pertanto riproposta alla Corte penale internazionale, anche in forza del principio di sussidiarietà che governa i rapporti tra quest’ultima e le giurisdizioni penali nazionali.
Continuare la lotta per l’affermazione del diritto contro la criminale logica di potenza e lo sterminio dei deboli da parte dei forti è di fondamentale importanza per il futuro dell’umanità, oggi umiliata dai crimini di Netanyahu così come lo fu ottanta anni fa da quello di Hitler. È anche di fondamentale importanza la protesta di importanti settori del mondo ebraico che in tutto il mondo condannano il governo israeliano salvando la dignità di un’importante tradizione di pensiero e civiltà. Così come voci di condanna si levano dall’interno stesso dello Stato israeliano, come quella del deputato ed ex generale Yair Golan il quale ha affermato che “un paese sano di mente non fa la guerra ai civili, non uccide bambini per hobby e non si pone l’obiettivo di espellere una popolazione” e per questo viene fatto passare per pazzo dai nazisionisti.
Prese di posizione importanti per contrastare il genocidio in atto, prevenire ogni forma di antisemitismo e porre le premesse per la futura inevitabile convivenza pacifica e su di un piede di parità tra arabi ed ebrei sul territorio della Palestina storica che richiede anche lo smantellamento della legislazione dell’apartheid e la punizione di tutti i responsabili dei crimini e dei loro complici. Tutti compiti da assumere con determinazione per contrastare l’attuale atmosfera di guerra inevitabile e incombente, purtroppo avallata anche da autorità sempre meno autorevoli che tra l’altro tacciono vergognosamente sul genocidio in corso e “soluzione finale” della questione palestinese che il governo Netanyahu tenta di praticare.
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