La Cedu condanna l’Italia per l’inquinamento delle fonderie Pisano

  • Postato il 6 maggio 2025
  • Ambiente
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

L’Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per l’inquinamento delle fonderie Pisano in provincia di Salerno. “La forte combinazione di prove indirette e presunzioni permette di concludere che l’esposizione all’inquinamento abbia reso i ricorrenti che vivono nel raggio di 6 chilometri dall’impianto più vulnerabili a varie malattie, e che inoltre, non c’è dubbio che abbia influito negativamente sulla loro qualità di vita”, si legge nella sentenza della Cedu, arrivata dopo il ricorso presentato da 151 cittadini nel 2018.

Nel ricorso si ipotizzava anche la violazione del diritto al rispetto della vita privata dei residenti dei comuni di Salerno, Pellezzano e Baronissi. Ora i ricorrenti vedono ripagati i propri sforzi. La decisione della Cedu arriva anche in seguito ai risultati di alcuni studi condotti a partire dal 2017 che hanno evidenziato come queste persone presentino livelli di mercurio circa 5 volte superiori a quelli dell’intera popolazione esaminata. Al centro della sentenza anche i mancati sforzi da parte delle istituzioni per garantire la giusta protezione ai cittadini, oltre che all’insufficiente campagna di sensibilizzazione sul tema.

“I documenti presentati dalle parti – si legge nella sentenza – dimostrano che, dal 2008 al 2016, la fonderia ha causato un grave inquinamento ambientale senza che venissero fornite informazioni chiare alle persone interessate sui potenziali rischi a cui erano esposti continuando a vivere a pochi chilometri dall’impianto”. Per quanto riguarda il periodo successivo al 2016, invece, i giudici di Strasburgo riconoscono un maggiore impegno delle autorità che “hanno ideato e pianificato una serie di misure volte a ridurre al minimo gli effetti nocivi dell’attività della fonderia sull’ambiente e sulla salute della popolazione locale”, ma “osserva con preoccupazione che, nell’autorizzare la prosecuzione dell’attività dell’impianto e nel fissare nuovi requisiti ambientali e attività di monitoraggio che l’azienda deve rispettare, le autorità nazionali non hanno dato peso al fatto che la popolazione locale era già stata esposta a significativi effetti nocivi derivanti dall’esposizione prolungata all’inquinamento”.

La condanna della Corte pone quindi fine ad una situazione iniziata nel 2006, quando le autorità hanno deciso di trasformare l’area attorno alla fonderia da industriale in residenziale, un progetto che prevedeva anche un trasferimento della fonderia mai avvenuto. La posizione dei governi che si sono succeduti durante la vicenda è sempre stata di contestazione del ricorso dei cittadini, affermando che “non sono riusciti a stabilire e provare l’esistenza e la gravità delle conseguenze negative sulla loro vita privata e sulla loro salute e a stabilire un nesso di causalità tra tali conseguenze e l’inquinamento ambientale derivante dall’impianto”.

L'articolo La Cedu condanna l’Italia per l’inquinamento delle fonderie Pisano proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti