Nel centro storico di Genova è nato un nuovo spazio d’arte contemporanea gestito da artisti
- Postato il 23 luglio 2025
- Arte Contemporanea
- Di Artribune
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Nata come strada romana che collegava Levante e Ponente, oggi Via della Maddalena a Genova è una strada stretta e tortuosa – tipica dei caruggi genovesi – che taglia un quartiere molto vivace e popolare. Qui, e più precisamente al numero 96, a dicembre 2024 è nato Amanda Artist Run Space, uno spazio d’arte contemporanea dedicato ai talenti emergenti e alla sperimentazione musicale. Un progetto che prende forma su iniziativa di un gruppo di artisti e docenti universitari, Matteo Cremonesi, Alessandro Ferraro, Demetrio Giacomelli, Stefano Repetto e Federica Capurro.










Le mostre da Amanda Artist Run Space a Genova
A oggi lo spazio ha ospitato diverse mostre di artisti locali e internazionali, tra cui Line 1 di Mario Silva e Il Corpo Latente di Angelo Vignali, a cui ora si aggiunge Now I lay me down to sleep di Federica Zotti (Chiari, 1991), visibile sino al 25 luglio (data in cui è prevista una performance alle ore 19). Ai progetti espositivi si affianca anche Pulce, il format interamente dedicato al video sperimentale, a cura di Demetrio Giacomelli.

Mario Silva e Angelo Vignali da Amanda Artist Run Space
Fondatore dello spazio d’arte Circolo Oblò a Milano, l’artista Mario Silva (Londra, 1993) ha abitato gli spazi di Amanda a Genova con Line 1 a febbraio 2025. Per l’occasione, l’artista ha utilizzato elementi propri del paesaggio lacustre milanese – l’atmosfera dell’idroscalo, boe, pedane per wakeboard, tiranti d’acciaio, suoni e rumori d’ambiente- per riflettere sulle connotazioni sensibili della realtà, insistendo sul rapporto tra prelievi diretti (cavi d’acciaio) e rappresentazioni mediali (tele, suoni).
Differente è invece l’approccio di Angelo Vignali (Milano, 1987), la cui ricerca si basa sul rapporto tra immagini, memoria e tempo. In occasione della mostra Il Corpo Latente, ospitata nel mese di aprile, la riflessione sulla figura paterna è stata declinata in una pluralità di linguaggi, passando dalla scultura alla fotografia, dal video alla performance.

La mostra “Now I lay me down to sleep” di Federica Zotti a Genova
Incentrata sulle forme di codificazione, rappresentazione e interiorizzazione della sessualità, la ricerca di Federica Zotti per gli spazi di Amanda a Genova prende forma in una serie di opere a parete e installazioni delineano un orizzonte in cui memoria, desiderio, gioco e ritualità si intrecciano.
“Entrando in mostra, il visitatore si trova immerso in una grande installazione a pavimento fatta di decine di statuine di ceramica illuminate da altrettante candele”, spiega Giacomo Saccomanno, autore del testo critico della mostra. “Le pareti bianche, riverberando la luce, acquisiscono tonalità calde e mutevoli, mentre le figurine, appena abbozzate e dalle fisionomie molli, ricalcano la malleabilità della cera in procinto di sciogliersi. L’effetto d’insieme produce un ambiente liminale, intimo e sacro, nel quale immergersi”.
Valentina Muzi
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