Roberta Metsola dice finalmente la verità: ci sarà riarmo senza nessun esercito unico

  • Postato il 4 giugno 2025
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di Pietro Francesco Maria de Sarlo

La verità è come l’olio fino, con il tempo viene a galla. Questa è l’unica difesa contro le fake news perché a propagandarle spesso sono proprio i potenti e i giornali che invocano controlli e censure preventive se non addirittura leggi perché, si sa, dietro una fake news c’è sempre lo straniero e questo straniero quasi sempre è Putin.

Romano Prodi da Fazio il 9 marzo 2025: “Il riarmo europeo è un primo passo necessario ma poi subito un unico comando con un’unica strategia per un unico esercito europeo”. Con sfumature diverse più o meno lo stesso concetto lo hanno espresso Draghi, Gentiloni e Mattarella con il suo recente ‘nessun dorma’. La difesa e l’esercito comune lo hanno dato per fatto tutte le principali testate come giustificazione del Rearm Europe. Tranne qualche poverello come me che quando Draghi disse ‘bisogna operare come se fossimo un unico Stato’ ha detto che non era possibile senza violare 27 Costituzioni, per il semplice fatto che la Ue non è uno stato federale ma è una coalizione di Stati retti da Trattati e spesso con Istituzioni dai poteri non codificati e dai confini incerti. L’Eurogruppo, ad esempio, non ha chiare procedure per nominare i propri organi, ha solo un potere consultivo tra gli Stati che condividono l’Euro ma il suo enorme potere, pur essendo un organismo informale, si è dispiegato in tutta la sua asprezza con il massacro della Grecia.

Proprio il ragionare della Ue come se fosse un unico Stato la rende sempre meno trasparente e con continui ricorsi a procedure con scarsa legittimità democratica come il ricorso all’art. 122 per la procedura di urgenza per il Rearm Europe. Unico Stato che non mai si farà perché Germania e Francia mai cederanno il proprio potere a favore di un potere più grande ma condiviso.

E poi, dopo tutte queste chiacchiere a vanvera arriva Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo che dice: “Non stiamo parlando di un esercito europeo comune, ma piuttosto di una interoperabilità tra tutte le forze dei Paesi europei. Dobbiamo essere onesti, oggi non esiste” la possibilità di un esercito unico. Il Re è nudo, tutto da rifare.

Ma le fake news continuano come quando si afferma che a mettere in crisi la Ue siano i sovranisti. Cosa che è parzialmente vera se si individuano correttamente i sovranisti. Keir Starmer, cancelliere di un Paese che ha il sovranismo nel midollo e che non fa neanche parte della Ue, si vede con Emmanuel Macron e Friedrich Merz, cancellieri di altri paesi dal dna sovranista, e Donald Tusk per determinare la politica sulla guerra Ucraina – Russia di un gruppo di sedicenti volenterosi e fuori da ogni mandato Ue. Volenterosi come quelli che sulla base di fake new colossali aggredirono l’Iraq. L’allegra comitiva si fa scorrazzare senza meta o iniziativa a destra e a manca da Zelensky senza dare una idea su come porre fine al conflitto.

Merz annuncia che la Germania invierà missili all’Ucraina a lunghissima gittata e senza limiti di utilizzo perché per difendersi ha bisogno di colpire insediamenti militari in Russia. E se con pari logica la Russia bombardasse le fabbriche in Germania dove si costruiscono questi missili? La Nato sarebbe obbligata e entrare in guerra? Kallas, responsabile della politica estera europea, quindi anche a nome dell’Italia, afferma che “L’Unione europea istituirà un polo per la sicurezza marittima nel Mar Nero” che è uno dei nodi strategici per la difesa Russa. Dichiarazione fatta per favorire gli sforzi di pace?

Nel mentre di fronte al genocidio a Gaza i tedeschi, come per l’Olocausto, e gli italiani, come per le leggi razziali, si girano dall’altro lato. Le vecchie e buone abitudini sono dure a morire.
Caro Presidente Mattarella, più che ‘nessun dorma’ spero che tutti si diano una calmata e facciano delle salutari pennichelle.

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