Alisa-Liguria Salute, firmato l’accordo a tutela dei lavoratori. Uil Fpl si sfila: “Garanzie insufficienti”

  • Postato il 22 agosto 2025
  • Altre News
  • Di Genova24
  • 2 Visualizzazioni
sede alisa

Genova. È stato firmato oggi l’accordo sindacale per il personale di Alisa che dal 1° settembre sarà trasferito a Liguria Salute (la nuova azienda creata dalla giunta Bucci), al dipartimento Sanità della Regione e alle aziende del servizio sanitario regionale. Il documento è stato sottoscritto da Fp Cgil e CislFp, ma non dalla Uil Fpl che ha confermato le perplessità espresse già negli scorsi giorni. A siglare l’intesa per la Regione sono stati il presidente Marco Bucci, l’assessore Paolo Ripamonti e il direttore generale Nicola Poggi.

“La trasformazione di Alisa in Liguria Salute è stata decisa politicamente e disposta con legge regionale, pertanto, in questi mesi come organizzazioni sindacali abbiamo lavorato e mediato per la difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, sia di coloro che sono trasferiti in Regione Liguria e agli enti del servizio sanitario regionale, sia di coloro che rimangono incardinati nei ruoli di Liguria Salute, nonché dei dipendenti degli enti riceventi”, spiegano Maria Pia Scandolo e Luca Infantino (Fp Cgil Liguria e Genova) e Gabriele Bertocchi (Cisl Fp Liguria).

“Con la sottoscrizione dell’accordo abbiamo ottenuto garanzie per tutte le richieste emerse nel corso dell’assemblea dei lavoratori del 30 luglio 2025“, continuano i sindacalisti. Per quanto riguarda il salario “il passaggio alle altre amministrazioni non inciderà sul trattamento economico e pensionistico del personale trasferito”. Anche il salario accessorio dei lavoratori trasferiti e di quelli degli enti riceventi (Regione e servizio sanitario regionale) “viene salvaguardato con risorse aggiuntive”. Inoltre “i lavoratori trasferiti seguiranno le funzioni a cui erano assegnati in Alisa”.

Entro il 30 settembre la Regione Liguria bandirà gli incarichi a tutela delle loro competenze e professionalità, finanziandoli con risorse aggiuntive. “L’accordo quadro è stato firmato. Adesso vigileremo sugli aspetti operativi, come l’assegnazione dei lavoratori ai diversi uffici, temi che saranno affrontati in ulteriori incontri, il primo dei quali è già programmato per il 17 settembre – concludono Fp Cgil e Cisl Fp -. Il presidente Marco Bucci ha, inoltre, garantito la tutela dei lavoratori interinali con la conservazione del loro posto di lavoro. Come sempre siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, con senso di responsabilità, a tutela e difesa dei loro diritti”.

Garanzie insufficienti secondo Milena Speranza, segretaria regionale della Uil Fpl: “Abbiamo il dubbio che questo accordo possa essere veramente onorato. Secondo noi non è abbastanza tutelante rispetto agli enti che accolgono, non c’è nessuna sicurezza sull’incremento di fondi e soprattutto non siamo sicuri che si possano usare parti variabili per consolidare gli stipendi. Speriamo non ci siano interventi da parte della Corte dei conti. Non ci opporremo in alcun modo, ma nel dubbio non firmiamo”.

Ad oggi, da quanto risulta, i dipendenti non sanno ancora ufficialmente dove saranno collocati a partire da settembre. Di oltre un centinaio di lavoratori tra personale sanitario, tecnico e amministrativo solo 40 rimarranno in Liguria Salute, la maggior parte finirà in Regione e solo una minoranza verrà destinata ad Asl e ospedali. I dirigenti medici saranno sempre alle dipendenze della nuova azienda, ma presteranno servizio in comando presso il dipartimento regionale.

Cosa cambierà da Alisa a Liguria Salute

Dismessi i panni di Alisa, creata nel 2016 della prima giunta Toti, Liguria Salute manterrà funzioni strategiche e operative, mentre la governance delle aziende sanitarie sarà in capo al dipartimento regionale. Tra le competenze riconosciute dalle legge regionale ci sono la logistica della sanità regionale, l’approvvigionamento dei farmaci, la determinazione dei criteri per le gare (che restano di competenza della Suar), l’individuazione dei fabbisogni per le aziende, attività ispettive e di vigilanza, consulenza tecnica alla Regione. Tutto questo, secondo il piano della giunta Bucci, dovrebbe consentire di tagliare i costi da 12,53 milioni all’anno a poco meno di 5 milioni, in modo da reinvestire la differenza sulle prestazioni per abbattere le liste d’attesa.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti